Un’altra partita di bellezza superlativa è andata in scena al palasport di Casale Monferrato: gara 2 tra Novipiù e GSA Udine, 81 a 61 per i piemontesi, è sembrata la copia di Trieste-Montegranaro, per durezza fisica, bellezza tecnica, correttezza in campo, bravura degli arbitri. L’ha vinta con ampio merito come recita il punteggio la squadra di casa perché l’ungo il percorso della gara ha trovato diversi protagonisti nei momenti diversi della gara il che vuol dire che ha trovato sempre una sola cosa: la squadra.
Dykes e Sanders danno il via alla partita, con Udine che prova fin da subito a premere sull’acceleratore e con Ferrari si porta sul 3-6: è immediata la risposta di Tomassini che in un amen attua il controsorpasso (8-6) mentre il ritmo è già altissimo. Il botta e risposta tra Pellegrino e Sanders manda in visibilio il PalaFerraris, ma Raspino è glaciale dall’arco e Dykes lo segue dall’area: Martinoni nel mentre s’impone sotto le plance ed è ancora Sanders a tenere la Junior sul 12-13. Caupain e Dykes cercano l’allungo, ma Severini pareggia subito i conti dalla lunga distanza (19-19), mentre Dykes chiude il periodo 19-21.
La Novipiù inizia questo secondo periodo stringendo le maglie della difesa ma litigando una volta di troppo con il ferro: è Blizzard a sbloccare la situazione dopo più di 2′ dall’arco, mentre Marcius ne approfitta qualche secondo dopo dall’area siglando il 24-21. La Novipiù continua a difendere con un’intensità clamorosa mentre Severini e Sanders muovono ancora la retina rossoblu: Udine trova i primi punti a metà quarto con Caupain e Bushati, e coach Ramondino ferma subito il gioco (27-25). Al rientro è Tomassini a suonare subito la carica mentre i friulani continuano ad essere in difficoltà ad attaccare il canestro: Severini ha la mano che non trema dai 6.75 metri, ma dall’altra parte ci pensa Pellegrino a macinare punti e Caupain realizza solo uno dei tiri a disposizione (32-30). Casale si affida ancora una volta alla coppia Severini-Tomassini e le due squadre vanno all’intervallo lungo sul 36-32.
Il parziale di 5-0 firmato da Severini apre il terzo quarto, mentre dall’altra parte Dykes va a segno dall’area: Tomassini continua a a far muovere la retina rossoblu e Raspino lo segue a ruota. Severini ha le mani bollenti e infila la tripla del 47-35, con i rossoblu che alzano sempre di più il muro difensivo e Pellegrino sbatte contro le torri Cattapan e Martinoni: la formazione ospite non riesce a trovare la strada del canestro e Sanders ne approfitta per realizzare il 53-35. Udine ritrova punti con Dykes dalla lunetta ma è ancora Sanders a portare punti ai rossoblu; gli ospiti provano ad affidarsi al solito Dykes, mentre Bushati non è preciso dalla lunetta. La Novipiù ha un momento di difficoltà nell’andare a segno, ci pensa Tomassini con due tiri liberi a interrompere la striscia negativa e a chiudere il quarto 62-40.
Tutto pronto per la festa al PalaFerraris se non che Udine non ci sta ed essendo una squadra forte ed orgogliosa prova a rialzare la testa. Dikes – che giocatore! – Pinton e Mortellaro in 3 minuti e mezzo riportano la GSA quasi a contatto, 64 a 52 con l’inerzia che sembra aver cambiato sponda. Ma nessuno ha fatto i conti con un signore del 1980 nativo della Florida, Brett Allan Blizzard, sin lì autore di soli 4 punti. E che decide che questo è il suo momento: 3 punti per spezzare sul nascere lo schema “corna” chiamato da Tomassini, poi dopo un altro 0-4 udinese firmato da Dykes e Mortellaro, un canestro da due fantastico ed un altra tripla dopo una palla rubata una transizione ed un arresto e tiro. Punteggio 74 a 56 con 3’37” da giocare. Sembra la mazzata definitiva sulle ambizioni della GSA Udine che non riesce a trovare più quella spinta di inizio frazione anche perché la serata ai liberi è veramente triste per i ragazzi di coach Lardo (9 su 17 alla fine) e questo taglia le gambe. Denegri e Marcius cementano il vantaggio con l’ultimo cabnestro di un ottimo Sanders che prende gli applausi di tutto il palazzo a nome di tutta la squadra che ha giocato una partita di altissima qualità.