Cremona, 17 maggio 2018 – Se Milano ha stupito ieri per come abbia dominato la Serie vs Cantù, cosa dire dei Campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia che passano anche loro questa sera alle semifinali battendo la Vanoli Cremona in Gara3 per 72-99 e mettendo a segno una media di 97,3 punti realizzati a gara?
Poco da dire se non che la Reyer è forse al momento all’apice della sua forma, mai in discussione anche Gara3 e coach Meo Sacchetti, con la solità onestà intellettuale che lo contraddistingue, ammette al termine che la sua Vanoli ha forse compiuto il massimo di quanto potesse fare in questa stagione, evidenziando che se Cremona è a questi Playoff è anche per demerito di squadre come Bologna, Torino, Reggio Emilia o Sassari.
Ma concentrandoci su questa partita, la potenza espressa nel campo dalla Reyer forse poche volte si era vista in stagione. Mentre la naturale ed attesa antagonista Milano ha più volte in stagione espresso la propria forza in campionato, questa sera Venezia non ha sbagliato nulla nel PalaRadi pieno come un uovo: forte in difesa come nelle due gare precedenti; lucida nella scelta dei migliori tiri in attacco; concentrata nel capire quando e come accellerare; libera di testa al punto tale di collezionare un più che positivo 10/25 dalla lunga e di dominare in area con 48 rimbalzi vs i 31 dei biancocelesti lombardi.
E sono 4 di fila, cioè sono 4 anni consecutivi che gli orogranata arrivano tra le prime 4 del campionato italiano, una netta ed evidente costanza di rendimento all’interno di un’apparato che magari durante la stagione, anche e soprattutto in Europa, fa storcere il naso per come non riesca ad esprimere tutto il suo potenziale sul legno, nonostante poi porti a casa qualche buon risultato come la FIBA Europe Cup. Adesso però coach De Raffaele sembra aver trovato la quadra. Probabilmente il grave infortunio di Orelik ha favorito l’arrivo di gente come Austin Daye (altra prova superba stasera con 19 p.ti e 9 rimbalzi, doppia doppia sfiorata), Edgar Sosa e Michael Jenkins ma Venezia non ci ha mai stupito per i nomi che son sempre arrivati tra le calle della Laguna, ci ha semmai stupito per come questi talenti non riuscissero in passato mai a giocare insieme di squadra.
Adesso non accade anzi, De Raffaele dallo scorso anno è riuscito a gestire pesi e contrappesi, rinunciando anche a vere e proprie stelle come Stone per avere equilibrio e far rendere al meglio gente come Haynes, De Nicolao o Stefano Tonut, famosi più per la loro discontinuità che per altro, e senza trascurare un Biligha decisamente cresciuto. E Venezia accetta la sfida lanciata quindi dalla EA7 Milano, non me ne abbiano i tifosi di Trento od Avellino ma alzi la mano chi non attende una degna Finale Scudetto tra la Reyer e Milano!?!?
Per Cremona, logica uscita dal campo e dalla Serie con la sensazione di aver dato tutto ma proprio tutto, con il popolo del PalaRadi a festeggiare l’addio al basket giocato di Drake Diener, una sconfitta difficile da evitare ma almeno la consapevolezza di aver posto le basi per il prossimo anno. Ha tenuto testa alla Reyer per tutto il terzo periodo ma alla fine i lombardi han dovuto arrendersi.
Cronaca (dal sito Reyer.it)
Nessuna novità, né di roster (ancora out Cerella, ancora Jenkins preferito a Johnson), né di quintetto (Haynes, Tonut, Bramos, Daye e Watt), con il centro che sblocca il punteggio dopo un rimbalzo offensivo, a cui risponde Milbourne con una schiacciata, poi Tonut segna e, in contropiede, fornisce a Daye l’assist per il 2-6 al 2’. Gli orogranata sfruttano l’ampia varietà di alternative per doppiare Cremona (6-12 al 3’30”) con le triple di Bramos e Daye. Dall’8-14 con i liberi di Tonut al 4’30”, la Vanoli torna ad un solo possesso (11-14 al 6’), ma la risposta dell’Umana Reyer è veemente ed arriva la prima doppia cifra di vantaggio con Daye protagonista (doppia cifra, più tre rimbalzi e un grande assist no look per Biligha). Dopo il 13-23 al 7’30”, Jenkins allunga ulteriormente con una schiacciata al 9’, poi Drake Diener chiude il primo quarto sul 15-25.
La difesa veneziana non molla, con Peric che entra in partita, anche in attacco, con sette punti (sfruttando anche un rimbalzo offensivo di Jenkins e una tripla aperta costruita con un’ottima circolazione) che danno all’Umana Reyer il 19-34 al 23’30”. Cremona spende il bonus, ma Johnson-Odom prova a caricarsi la Vanoli chiudendo un break di 6-0 che dà ai padroni di casa il 25-34 a metà periodo, proseguendo, dopo un libero di Tonut, con un gioco da tre punti per il 28-35 al 15’30”. Ma gli orogranata continuano a giocare con grande calma e fluidità e, nonostante il terzo fallo di Watt già al 17’, infilano un controbreak di 0-10 con lo stesso centro., una tripla di Daye, un libero di Biligha, un contropiede di Bramos dopo recupero difensivo di Jenkins che impedisce un facile canestro a Martin e, all’ingresso nell’ultimo minuto, due liberi ancora di Daye che valgono il massimo vantaggio: 28-45. Fontecchio e Johnson-Odom provano la reazione d’orgoglio, ma De Nicolao, con soli 3” da giocare, porta a casa il fallo dello stesso Johnson-Odom sulla sirena, facendo 2/3 dalla lunetta e mandando così le squadre all’intervallo lungo sul 32-47.
L’inerzia non cambia al ritorno in campo, con Daye primo a muovere il punteggio con un canestro allo scadere dei 24”. Il vantaggio orogranata rimane a lungo tra i 15 e i 17 punti, fino alla prima tripla (di Johnson-Odom) della partita cremonese: 39-53 al 23’: gli risponde Biligha, con una schiacciata a rimbalzo offensivo, poi un’altra schiacciata di Bramos, in contropiede dopo recupero difensivo, costringe Cremona al time out a metà periodo sul 41-59. Ma i padroni di casa non riescono a contrastare efficacemente l’Umana Reyer, che arriva per la prima volta al +20 con Peric e poi anche al +21 (41-61) con la tripla di Jenkins al 27’ (47-68). Cremona prova il pressing a tutto campo, con qualche errore di troppo degli orogranata, così un parziale di 8-0, chiuso dalla tripla di Portannese, riavvicina la Vanoli sul 55-68, anche se di nuovo Peric chiude il quarto col canestro del 55-70.
I padroni di casa provano a tenere alta l’aggressività, ma non hanno precisione al tiro, così, in un match in cui si segna poco, bastano un’accelerazione di Haynes e un gioco da tre punti di Biligha per il 57-75 al 31’30”. Ormai l’Umana Reyer può cominciare anche una sorta di gestione, allungando sul 59-84 al 34’30” con la tripla di Bramos e due canestri di Tonut. Arrivano quindi anche il momento di Sosa (che si procura però un leggero infortunio sul canestro del +30, 62-92, al 36’30”) e quello delle emozioni: il PalaRadi tutto in piedi per salutare la chiusura della bella stagione della Vanoli, l’addio al basket di Drake Diener (che mette anche una tripla), la presenza numero 145 di Tomas Ress nei playoff e la tripla di Bolpin del 66-99, con il finale che serve solo a Cremona per rendere meno amaro il finale: 72-99.
Sala Stampa
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Vanoli Cremona – Umana Reyer Venezia 72-99
Parziali: 15-25; 17-22; 23-23; 17-29
Progressione: 15–25; 32–47; 55–70; 72-99
MVP: Austin Daye è di un altro pianeta per come gestisca ogni palla che gli capita tra le mani. Per Cremona encomiabile Darius Johnson-Odom.
WVP: nessuno in particolare
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto