Belgrado, 18 maggio 2018 – Quando Il Maestro, Zelimir Obradovic, supera l’allievo, Sarunas Jasikevicius. E’ una battuta ma la prima semifinale delle Final Four di Belgrado di Euroleague 2018 è dei Campioni in carica del Fenerbahce che superano, non agevolmente ma senza soffrire più di tanto, la “sorpresa” Zalgiris Kaunas per 76-67. Eh giah, la vince Il Maestro perchè il Fener entra in campo subito, in modo deciso, poggiando la sua gara su di una difesa ai limiti del perfetto ed impedisce nel primo periodo, scientificamente, che lo Zalgiris entri in gara con i suoi tiratori da tre e soprattutto con l’asse Pangos-Davies, vero e proprio spauracchio alla vigilia.
Sono spesso i numeri a dirci la verità, ad esempio pesano le 20 palle perse per i tricolori baltici ma, più che altro, questa sera la gara la vince la maturità, la freddezza o se preferite l’abitudine a certe sfide a certi livelli del Fenerbahce. Non è facile, anzi, non lo è per nulla giocarsi una Finale di Euroleague non avendone mai respirata una nella propria carriera ed in questo i ragazzi in maglia verde lo hanno accusato in tutta la loro evidenza. Ok, c’era Jasikevicius dalla propria parte ma non in campo a giocare e distribuire assist. Ad esempio, è bello avere dalla propria un Alì Muhammed, al secolo Bobby Dixon, che stampa ben 19 p.ti in quasi 12 minuti di gioco, farà la differenza o no? Direi di sì.
E cosa dire dei vari Jan Veselj o di un Gigi Datome monumentale da 16 p.ti e 3 stoppate? E di Kostas Sloukas, un vero piacere vederlo ballare in campo e distribuire palle a Nicolò Melli assieme a Brad Wanamaker, quest’ultimo partendo bene ma poi “offuscato” da un Dixon fantastico e quando Kalinic si sacrifica in difesa?
La gara è forse tutta quì, banale ma vero. Sempre avanti il Fener, sino anche al +13 del terzo periodo by Kalinic (50-37 al 26′), lo Zalgiris ha avuto tanto cuore, tanta grinta ma poca freddezza nel cercare di colpire quando avrebbe dovuto: arrivata almeno due volte sul -2 o sul -4, ha sempre visto il proprio sforzo frustrato o dall’incredibile Dixon di questa sera o da Gigione, una prova la sua di grandissima sostanza che ne rafforza la leadership in squadra e ne allarga gli orizzonte nel continente.
Onore allo Zalgiris comunque, vedremo se l’esperienza di questo anno sarà salutare per la prossima stagione.
La cronaca
Ovviamente la gara si disputa con una tensione enorme, sono più gli errori che i canestri, 7-1 al 6′ per il Fenerbahce ne sono la testimonianza con Wanamaker che detta legge o quasi assieme a Duveriouglu mentre i verdi di Lituania fanno 0/7 al tiro. Jasikevicius chiama tempo e subito dopo Pangos finalmente trova il fondo della retina, la tensione si attenua possesso dopo possesso per lo Zalgiris ed all’8′ sono i liberi di Sloukas a dare il +5 ai turchi (12-7). Obradovic ordina pressing a tutto campo subito per rallentare il ritmo offensivo ma, come se non bastasse, la potenza fisica dei campioni in carica sembra prevalere. Primi campi, Bobby Dixon, Melli, Nunnally e Gigi Datome in campo idem per Jasikevicius con Kavaliauskas. Lo Zalgiris attacca meglio adesso ma Gigi Datome si scada, dopo aver perso palla: prima attaccando il ferro e dopo con una tripla dall’angolo, 17-11 e time ancora dei verdi. Si chiude sul 19-13 con la buona notizia per lo Zalgiris che dopo aver tirato così male è dietro ai Campioni in carica di soli 6 punti. Intensità belluina ma siamo solo all’inizio.
Secondo periodo, si aspetta Brandon Davies ma invece ecco Gigi Datome: in un amen ancora tripla ed attacco al ferro, 10 p.ti e miglior scorer del match. Jasikevicius è una furia, chiama tempo 24-15 e max vantaggio Fener al 12′. La difesa dei turchi è qualcosa di raramente vista a queste latitudine, i lituani però riescono adesso ad attaccare il ferro con anche qualche fallo, facendosi largo nel pitturato gialloblu. Micic ed Udrih mitigano il divario ma si scatena Jan Veselj, al 16′ compie un’azione da vedere e rivedere, riceve palla dal solito Sloukas e schiaccia ad una mano staccando in salto prima dello smile lituano!! Max vantaggio turco (32-20 con +12) con 13/26 al tiro per i Campioni mentre diverse sono le perse i biancoverdi. Mentre Datome dice 12 p.ti all’attivo, miglior realizzatore della serata, piano piano sale il gioco di Pangos, arriva qualche palla buona per Davies (già con 3 falli a carico), e lo Zalgiris risorge dalla doppia cifra di svantaggio. Si chiude sul 39-33 sempre con i turchi avanti, in controllo del match ma due dati su tutto: lo Zalgiris non ha ancora messo a segno una tripla ed ha 11 perse all’attivo, può continuare così?
Terzo periodo, il Fener continua a chiudere la saracinesca in difesa e quando lo fa è anche spettacolo in questo senso. Se poi i verdi non vanno da tre ma ci va Wanamaker prima e dopo Kalinic, ecco confezionato il +13 per i turchi (50-37 al 26′). Gara finita? Beh, no. Lo Zarlgiris si scuote, tripla tripla di Ulanovas, poi Toupane (chi l’ha visto?), e Kavaliuskas, ancora l’ala dei verdi e poi tripla di Pangos, però…Parziale da (o-11) ed i lituani sono lì adesso, e chi l’avrebbe detto? Obradovic non è paonazzo ma è visibilmente contrariato, al rientro in campo inizia il Bobby Dixon o, se preferite, l’Ali Muhammed’s Show: si scalda le mani, segna due bei tiri con i verdi che reggono e si chiude sul 54-50.
Ultimo periodo, Dixon prosegue nel suo incredibile show: dopo che Brandon Davies ha dato il -2 ai suoi (54-52), prima Gigi e dopo due triple sparate quasi dal nulla dell’ex-play anche di Brindisi danno in un amen il +10 al Fenerbahce sul 62-52! Altro time-out dello Zalgiris, altra ri-scalata verso la vetta, encomiabili i lituani che arrivano sino al -6 con Ulanovas che beffa Datome ma Gigi “restituisce” la cortesia ma è palese che la difesa gialloblu sia uno scoglio troppo alto per i baltici oggi. Che ci provano, certo che ci provano ma la solidità turca è netta, si chiude sul 76-66 ed è quindi la terza finale consecutiva per il team d’Istanbul, chissà contro chi?
Fenerbahce Dogus Istanbul – Zalgiris Kaunas 76-67
Parziali: 19-13; 20-20; 15-17; 22-17
Progressione: 19-13; 39-33; 54-50; 76-67
MVP: Bobby, Bobby, Bobby ma anche Gigione, che serata!!
WVP: molti lituani ciccano la sfida ma anche Guduric, pupillo di casa, non brilla…La tensione che beffe che fa??!!?
Fabrizio Noto/FRED