Data | Risultato | ||||
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04/06 02:08 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 122-103 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
SERIE: 2 : 0 32:28, 59:46, 90:80 |
Troppa Golden State per i Cleveland Cavaliers: Steph Curry realizza 9 triple (record nelle Finals) e chiude con 33 punti, guidando gli Warriors al secondo successo nella serie insieme ai 26 di Kevin Durant e i 20 di Klay Thompson. Ai Cavs non serve un LeBron James da 29 punti e 13 assist.
Questa volta Golden State e Cleveland non hanno dato vita alla girandola di emozioni del primo episodio della serie, per quanto i Cavs ci abbiano anche provato per almeno tre quarti. Arrivati all’ultima frazione con 10 punti da recuperare, LeBron James e compagni già con il fiato corto hanno dovuto issare bandiera bianca davanti all’esplosione balistica di Steph Curry, che ha tenuto il meglio del repertorio per la stanza finale del suo poema da 33 punti, 7 rimbalzi e 8 assist, mettendo già le mani sul premio di MVP. Il numero 30 di Golden State ha chiuso con 9 triple a segno, un nuovo record per la storia delle NBA Finals (e tante quante quelle realizzate dagli interi Cavs), realizzandone cinque solamente nell’ultima frazione, trasformando una gara fin lì comunque combattuta in un “blowout” in favore dei padroni di casa, ora in vantaggio per 2-0 nella serie. Curry però non ha dovuto fare tutto da solo, visti i 26 punti di un chirurgico Kevin Durant (10/14 dal campo con 9 rimbalzi e 7 assist per +24 di plus-minus, il migliore della partita) e i 20 di Klay Thompson (8/13 dal campo nonostante la sua presenza fosse in dubbio). Con Draymond Green impegnato a prendersi cura della difesa (8 rimbalzi marcando spezzo James faccia a faccia) e della distribuzione dei palloni (7 assist), a dare supporto alle tre stelle sono stati i contributi inattesi di JaVale McGee e Shaun Livingston. Il primo è partito titolare al posto di Kevon Looney e ha segnato 12 punti con 6/6 al tiro, facendosi trovare pronto da subito tagliando con rapidità verso il canestro; il secondo ne ha aggiunti 10 dalla panchina senza sbagliare neanche uno dei cinque tiri tentati nei 15 minuti in cui è rimasto in campo, tenendo immacolato il suo score in queste Finals (9 tiri, 9 canestri). Quando gli Warriors tirano con percentuali eccellenti — 57.3% dal campo e 41.7% da tre — e si prendono cura del pallone (solo 12 palle perse a fronte di 28 assist), diventa semplicemente impossibile tenere il passo dei campioni in carica sul loro campo di casa.