Quando il 31 maggio scorso, sull’onda della disperazione e di quanto sentivamo in giro chiederci da amici e conoscenti anche sui social, lanciammo su All-Around la provocazione che forse basket e volley romani di A2 avrebbero potuto provare a tornare a giocare al PalaLottomatica, eravamo ben lontani, il Direttore Fabrizio Noto che di quella provocazione era il titolare ed io che l’accolsi subito, che qualcuno era già al lavoro su questo progetto.
Perché è chiaro che una operazione del genere richiede tempi importanti e nessuno di noi crede che la nostra provocazione abbia sortito alcun effetto benefico o positivo sulla felice conclusione della trattativa. Ci teniamo con soddisfazione il fatto che almeno sul web siamo stati gli unici a parlarne ed anche su alti media siamo stati tra i pochi a farlo. Contenti noi…
Già… ho scritto felice conclusione della trattativa. Ma per chi? Per la Virtus. La Roma Volley per bocca del suo presidente, Antonello Barani, ha dichiarato di non avere interesse al palazzo dell’Eur per motivi di budget. Ma l’Eurobasket anche qui per bocca del suo numero uno, Armando Buonamici, dalle pagine de Il Tempo ha lanciato fuoco e fiamme sulla questione “PalaEur”. “Noi da tempo eravamo in trattative con il Comune – ha detto Buonamici al collega Carlo Santi – e stavamo lavorando per abbattere i costi. L’idea era di utilizzare il Pala Eur nello stesso turno, uno il sabato sera uno la domenica, ma c’era anche la possibilità di giocare di domenica una alle 16 ed una alle 20. Di questo ho parlato con l’Amministratore delegato del palazzo dell’Eur. Eppure avevamo parlato anche di costi: una partita al PalaEur costa 16 mila euro più spese di controllo ed Iva. Mi è stato detto che c’erano solo tre date disponibili. Da tre date a tre anni di disponibilità: questa ce la dovranno spiegare“.
Ora sembra che io abbia qualcosa con l’Eurobasket. Non ho bisogno di spiegare nulla perché per la mia simpatia per il club di via dell’Arcadia parla quello che ho sempre scritto qui e sulla Cronaca di Roma di Repubblica, specie quando dopo la promozione di A2 salutai il ritorno di una realtà romana importante nella massima serie auspicando che facesse da traino per tutto il movimento. Però da qualche tempo ci sono delle cose nella comunicazione della società che non mi tornano e può darsi che il problema sia mio. Anzi sicuramente è così.
Provo a metterle in ordine. Uno: le date disponibili. Da quel che ho visto io sul sito della All Event Spa – la società che gestisce l’utilizzo del PalaLottomatica – almeno da settembre al 31 dicembre di date disponibili tra sabati e domeniche ce ne erano ben più di tre. Allora chi racconta una cosa strana? Come mi sono informato io si può informare chiunque e chiedere spiegazioni. Ho visto male? Strano…
Due: perché l’Amministratore delegato del palazzo dell’Eur? Perché non quello della All Events? Questione di contatti personali? O magari nell’intervista c’è stata una confusione di nomi, legittima vista l’importanza e la rabbia del momento?
Tre: l’anno scorso non era uscita proprio da via dell’Arcadia o proprio dal presidente Buonamici la voce – magari ricordo male quindi pronto ad essere smentito – che l’Eurobasket sarebbe andata da sola a giocare al palazzo dell’Eur forte di un main sponsor importante che voleva il palazzo e di una serie di altri sponsor in grado di coprire le altre spese? Ripeto una voce che mi sono sognato, un gossip come è facile etichettare le cose scomode che vengano ricordate?
Pronto, prontissimo ad essere smentito ed a scrivere su questa stessa pagina un post nel quale mi rimangio tutto, ammesso che abbia offeso qualcuno. Ma non regalateci questa battaglia inutile, squallida che appartiene, per chi come me vive nella pallacanestro romana da quando è nato, alla rivalità di cortile, al prato del vicino che è più bello, al fatto che lui è così ma io ce l’ho più….La storia recente d’altronde dimostra che un accordo di qualsivoglia natura tra Virtus ed Eurobasket è molto difficile dall’attuarsi. Servirebbe una voglia di non pestarsi i piedi – non dico di collaborazione o di aiutarsi che sarebbe già il paradiso – che mi pare non esista nemmeno all’orizzonte più lontano. Presidenti, giuro ci basta e ci piace moltissimo solo il derby in campo…
Il resto è tutto molto triste. Ed aggiunge tristezza al fatto che la città di Roma, la Capitale non abbia impianti in grado di ospitare tutte le formazioni che volessero fare sport di alto livello: questo è uno scandalo insopportabile per chi ama lo sport. Per chi vuole fare sport. E che porta poi chi ci casca a litigare, a discutere, a spendere soldi per emigrare sia pure a pochi chilometri dalla città. Impoverendola di cultura, giovani, opportunità, futuro.
Eduardo Lubrano