Torino, 3 luglio 2018 – E’ stato il primo giorno di Marco Cusin alla FIAT Torino, un Marco Cusin decisamente motivato e già pronto, se potesse, ad allenarsi sin da ora per la nuova stagione che vedrà il semaforo verde tra ancora un mese, se non di più.
Un’annata alle spalle da dimenticare, a Milano poche soddisfazioni in un roster in cui era il terzo lungo dietro a Tarczewski e Gudaitis ma neanche con la possibilità di poter dare un contributo allorquando i due compagni dichiaravano forfait.
Oggi sembra rinato Marco Cusin, sorridente e motivato:
“Le sensazioni che provo sono di gioia per questo nuovo capitolo della mia carriera e di grande voglia di iniziare. Metterò la mia esperienza al servizio della squadra e dei compagni e l’operazione che dovrà vederci subito in prima linea sarà quella di creare la giusta armonia nel gruppo. Il feeling tra i suoi vari componenti, al di là dei nomi e dei singoli valori, è fondamentale per ottenere risultati e superare anche quei normali momenti di difficoltà che tutte le squadre sono costrette ad affrontare durante la stagione”.
Che ambiente si aspetta Marco Cusin a Torino?
“Ho parlato con diversi giocatori che sono stati parte della mia nuova Società e tutti me l’hanno descritta positivamente. Mi hanno raccontato della passione del pubblico, del Palazzetto gremito e del grande attaccamento alle sorti della squadra. Dovremo essere bravi a trascinare la platea e farla diventare la nostra arma in più, sia nelle partite di campionato che in quelle di Coppa”.
Gli Obiettivi di Marco Cusin in questa stagione?
“E’ prematuro parlarne anche se sono logici, ovvero la conquista delle Final Eight di Coppa Italia, i playoff e il superamento del 1° turno in Europa. Dovranno però essere fissati step by step nel corso della stagione e rappresentare il frutto di quella coesione di cui ho parlato prima, nonché della nostra capacità di seguire le linee guida dettate dal coach”.
Cosa significa poter essere allenati da un maestro della pallacanestro mondiale come Larry Brown:
“Un’occasione unica che non capita a tutti in carriera. Sono certo che pretenderà molto da ognuno di noi, avendo allenato dei grandi interpreti del movimento NBA, ma sono pronto alla sfida. E’ stato, questo, un altro dei motivi che hanno fatto cadere la mia scelta su Torino”.
Una città che attende Marco Cusin con grande trasporto:
“Sono pronto a ricambiare. Non la conosco benissimo, se non per qualche passaggio in Nazionale e in campionato ma tutti, Peppe Poeta per primo, me l’hanno descritta come molto bella ed ospitale. Non vedo l’ora di conoscerla ed apprezzarla”.