Un bel colpo quello messo a segno stamane dalla Poderosa Pallacanestro Montegranaro. Dopo aver ingaggiato il play Matteo Palermo dalla Scaligera Verona, oggi annuncia l’ingaggio per la prossima stagione di un altro playmaker come l’ex-Pesaro Andrea Traini, reduce da una buona stagione comunque in quel di Brescia in Lega A.
Marchigiano di Loreto (AN), nato il 23 agosto del ’92, Andrea Traini muove i primi passi agonistici nella vicina USB Porto Recanati. Il suo talento lo porta subito a trasferirsi alla Stamura Ancona ma ci resta poco, arriva la chiamata della Vuelle Pesaro con la quale canotta vince le Finali Nazionali U17 del 2009.
La sua ascesa porta Andrea Traini in prima squadra tra le fila della Vuelle e poi conquista la medaglia d’argento agli Europei U20M in Spagna, inchinandosi in finale alla stessa Spagna di Nikola Mirotic, compagno di squadra di giocatori come Alessandro Gentile o Andrea De Nicolao.
Al rientro a Pesaro non trova molto spazio (…), decide quindi di tornare in DNA a Recanati. Coi leopardiani Andrea Traini gioca un’ottima seconda parte di regular season (7,9 punti, 2,9 rimbalzi, 3,2 assist) per poi esplodere fragorosamente nei playoff, nei quali sale addirittura a 17,6 punti, 4,8 rimbalzi e 4,8 assist a sera, griffando un high da 34 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per 53 di valutazione nel match vinto contro Capo d’Orlando.
Torna in A nella “sua” Pesaro con maggiori garanzie di minutaggio, ma stavolta è la sfortuna ad accanirsi contro di lui: due infortuni al ginocchio lo tengono a sole 8 partite giocate nel 2012-13 (nelle quali fa comunque vedere ottime cose: 6,4 punti in 14,1 minuti) e a saltare l’intera stagione successiva, per rientrare nell’estate 2014 in quel di Napoli, in Serie A2 Gold. Il ginocchio continua a tormentarlo, ma in 13 partite mette a referto comunque 9,2 punti, con 4,7 rimbalzi e 3,0 assist a sera.
Nel 2015-16 torna a Recanati ed è protagonista nella salvezza della formazione gialloblu ai playout con 9,5 punti, 3,3 rimbalzi e 3,3 assist. Nel 2016 arriva ad Udine, sempre in A2, trovando però meno spazio: riesce comunque a contribuire nella stagione da matricola dei bianconeri con 5,7 punti e 2,0 assist a gara. Lo scorso anno ecco la sfida: quella di tornare in Serie A, pur se con un ruolo marginale, in una squadra proiettata verso l’alto.
Lo chiama Brescia ed Andrea Traini si fa sempre trovare pronto quando coach Diana lo chiama in causa: 23 partite giocate, 1,7 punti e tanta energia in 6,8 minuti a partita per dimostrare di poter stare ancora a quel livello. Ora torna in A2, a Montegranaro, con una nuova sfida: quella di far vedere a tutti di essere un giocatore di assoluto livello per la categoria.
Ecco le prime parole di Andrea Traini
«E’ stata una trattativa molto veloce, è successo tutto in pochi giorni. Appena è arrivata l’offerta con il mio procuratore abbiamo subito ritenuto Montegranaro come la scelta migliore nonostante ci fossero altre alternative sul piatto. Torno vicino a casa e ovviamente fa piacere, ma non è stato certo l’elemento decisivo. Quel che conta è che ho trovato una società ambiziosa, che ha voglia di confermarsi a buon livello in questo campionato, partendo da quanto di buono fatto nella passata stagione. Ci saranno aspettative più alte, ma proveremo a costruire la nostra identità passo dopo passo».
Queste le parole di coach Cesare Pancotto
«Nella ricerca di giocatori che fossero motivati a sposare il nostro progetto, sicuramente Andrea è stato uno di quelli che abbiamo trovato con più entusiasmo. Ci serviva un giocatore con personalità e faccia tosta, da far sentire importante. Nella nostra idea uscirà dalla panchina per cambiare il ritmo della partita, per “emozionarla”, come mi piace dire. Un giocatore che può correre il campo, che può innescare i tiratori ma anche creare per sé stesso e che sa essere velenoso anche in difesa».
Queste le parole del gm Alessandro Bolognesi
«Era nostra prerogativa trovare un giocatore con qualità, che entrasse dalla panchina e che potesse cambiarla con il suo talento. Andrea risponde perfettamente a questo identikit».