Roma, 12 luglio 2018 – Non ci si poteva certo attendere che coach Fabio Corbani cambiasse volto o fisionomia, dall’ultima volta che mi era capitato di intervistarlo. Era il 27 aprile del 2017 e la sua Virtus Roma si accingeva a disputare i Playoff, gli ottavi o se preferite il primo turno della post season, vs Ravenna, dopo aver disputato una stagione a dir poco positiva viste sempre le premesse della vigilia di quell’anno (iscrizione al campionato appesa ad un filo e roster praticamente fatto quasi di corsa con il GM Simone Gioffrè). Un uomo sereno, rilassato in quanto consapevole di aver comunque aver portato a termine una stagione in cui i tifosi della sua squadra potevano comunque dichiararsi soddisfatti, dimenticando la terribile stagione 2015-16, quella della salvezza all’ultimo respiro vs Omegna.
Oggi, 12 luglio 2018, a più di un anno di distanza da quell’intervista, di cose ne sono successe. Innanzitutto quella più importante, cioè che Fabio Corbani oggi è il coach della Leonis Eurobasket Roma, i “rivali” naturali quasi cittadini della Virtus Roma, quelli che sono giovani, vogliosi di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama nazionale e che hanno il desiderio di un riscatto dopo la stagione passata, irta di difficoltà ma per fortuna ormai alle spalle.
Due mondi quasi all’opposto, oserei dire: da una parte la tradizione e la storia del basket capitolino ai più alti vertici non solo italici incarnata appunto nella Virtus; dall’altra la bellezza della gioventù, quasi la sfrontatezza di voler lanciare una sfida all’anziana avversaria raggiungendo un traguardo da tempo dichiarato ed oggettivamente messo come obiettivo: quello di approdare al più presto in Lega A e, perchè no, far respirare di nuovo a Roma l’aria di una competizione europea.
Questo passaggio da una panchina all’altra, se volete anche da un’idea di come vivere il basket da una parte all’altra, non lo turba affatto, anzi. E’ nella sua mentalità di uomo di pallacanestro, puntare sempre a nuovi traguardi, nuovi obiettivi. Eppoi Fabio Corbani, da bravo milanese classe ’66, comprende bene cosa possa rappresentare sedersi su di una panchina di una società “rivale” nello stesso contesto geografico se non quasi comunale. No, non lo spaventa affatto questo salto da una sponda all’altra del Tevere, semmai lo carica ancora di più perchè, conoscendo la passione ed il desiderio del presidente Buonamici nel voler andare a conquistare gli allori più importanti, lo stimolano ancora di più lui che probabilmente, nella sua già fornita carriera, ha lavorato ed apprezzato molto una piazza come Biella: profondo nord ma gioia e colore assieme ad una passione forse unica in Italia.
L’ho incontrato di nuovo oggi Fabio Corbani per questa intervista “faccia a faccia” e nel suo sguardo c’è ancora la solita luce di fiero combattente che, a momenti, non sta nella pelle dalla voglia di voler scendere in campo per riprendersi quello che a novembre scorso la Virtus Roma, erroneamente, gli ha tolto. Lui non lo dirà mai questo, ovvio, eppoi quello è il passato, ora c’è appunto la Leonis Eurobasket Roma, un veliero da portare in acqua alta con i suoi otto decimi di squadra già fatta (ufficializzato proprio oggi Mohamed Tourè), aspettando il secondo straniero e l’ulltimo lungo prima di poter capire se potrà doppiare o meno Capo Horn in scioltezza.
Buona visione
Fabrizio Noto/FRED