Missione compiuta, l’Italbasket U20M ritorna almeno tra le prime 8 d’Europa, cancella quindi la pessima figura dello scorso anno a Creta battendo agli ottavi dei campionati europei tedeschi una Grecia brutta, sporca e cattiva.
Di solito quell’appellativo in riferimento ad una squadra appena citato veniva portato ad esempio positivo in passato – Luca Dalmonte docet con la sua Virtus Roma 2014-15 – nei confronti di un team vincente ma che non eccellesse nel gioco e che poi, tirando fuori gli attributi e “menando”, riusciva a prevalere sull’avversaria di turno. Oggi invece non è andata così. La Grecia U20M ha realmente giocato una gara sporca, giocando male ed “attaccando” gli Azzurri in ogni parte del campo alzando anche lo scontro fisico e verbale. Era da tempo che non mi capitava di assistere ad una gara in cui la squadra ellenica, ad ogni fischio, si lamentasse e si dimenasse così tanto contro eventuali torti subiti. Evidentemente coach Ioannis Kastritis era consapevole dell’inferiorità dei suo team rispetto agli Azzurri ed ha cercato quindi di vincerla con le “cattive”.
Per fortuna o per merito, decidete voi ma io propenderei per un 50 e 50, i ragazzi di coach Dalmasson hanno comunque tenuto la barra a dritto senza mai smarrire completamente il filo della concentrazione e, soprattutto, senza mai rispondere fisicamente e verbalmente alla “caciara” greca anche in termini di gioco, ma pagando appunto in termini di pulizia della propria manovra, di serenità nella gestione del possesso palla e quindi con il grosso rischio di perdere la gara, eventualità che sul 64-64 al 37′ poteva che rappresentarsi più di una remota possibilità.

Coach Eugenio Dalmasson
Infatti, dopo aver chiuso primo e secondo periodo in vantaggio sul 41-33 sfruttando anche i tanti liberi concessi a causa del’eccessiva aggressività ellenica ed i loro tanti errori al tiro, ed avendo tutto sommato il match in controllo dopo una partenza rivedibile nei primi 5′ di gioco (male male Alessandro Pajola, purtroppo), l’Italbasket U20M non riusciva a piazzare il colpo del KO allorquando Alessandro Lever (meno in auge del solito, sottoposto oggi ad un trattamento difensivo di raddoppi intelligente anche se sporco da parte dei ragazzi allenati da coach Ioannis Kastritis), si procurava un gioco da tre punti che, se il libero aggiuntivo fosse andato a bersaglio, avrebbe messo tra le due squadre ben 10 punti di margine. Invece da quel 43-34 (max vantaggio Italia in tutta la gara), la Grecia intensificava la propria vis agonistica, la difesa Azzurra non brillava in modo eccessivo nel tentativo di sbarrare la strada al proprio canestro e, cosa ancora più disdicevole, perdeva smalto e soprattutto occasioni su occasioni per mettere in chiaro le cose definitivamente, mentre gli ellenici però si avvicinavano piano piano.
Chiudendo il terzo periodo sul 54-51 sempre in favore dell’Italbasket U20M, ci si aspettava prima o poi lo strappo tra chi ci provava, la Grecia, ma senza grande costrutto, e chi invece sembrava avere tutto sotto controllo, l’Italia, ma senza avere quel cinismo di scappare via nel punteggio, a causa o di quel tiro sbagliato o di quel passaggio mal dato al compagno che non lo metteva nelle migliori condizioni possibili. Pertanto, quando uno dei migliori marcatori greci Michail Lountzis centrava la tripla del pareggio sul 64-64 (tanti tiri dei greci da 3, per fortuna con una percentuale del 23% finale), lo spettro della beffa era cosa fatta e neanche troppo remota, a giudicare come l’Italia avesse comunque tenuto sempre sotto gli avversari nel punteggio dopo il sorpasso del primo periodo (liberi di Tommaso Oxilia, oggi Top scorer del team con 16 p.ti, al 4′ sull’11-10).
Coach Dalmasson chiamava tempo al 37′ ed al rientro in campo ecco il vero MVP della gara: Andrea Mezzanotte. Il lungagnone magro magro di Treviglio prima piazzava una stoppata ad Agravanis, quella del potenziale vantaggio greco che psicologicamente avrebbe potuto avere l’effetto di una vera mazzata sul collo. Sull’azione successiva Davide Moretti si procurava due liberi da ossigeno puro, 66-64 (glaciale il figlio di Paolo, 15 p.ti per lui oggi, letteralmente braccato in campo), e nell’attacco ancora successivo e fallito dei greci, dall’altro lato del campo sempre Andrea Mezzanotte schiaffeggiava a rimbalzo d’attacco per Oxilia che ringraziava, 68-64.

L’MVP del match, Andrea Mezzanotte
Finita? Quando un non proprio brillantissimo Lorenzo Bucarelli finalmente ne metteva due, dal gomito in arresto e tiro a modo suo (70-64), sembrava proprio di sì ma la Grecia adesso c’era, eccome! Prima un buon Christatidis si faceva beffa in area di un Lever troppo su con le gambe per poterlo contenere e quando Papadakis rimetteva dopo una tripla ben costruita, eccoci ancora sul 70-70 a 51″ dalla fine e greci sempre più carichi, giustamente. Ma questa sera il Go-to-guy era proprio Andrea Mezzanotte. La Grecia si metteva a zona dopo il time-out (da DIMENTICARE l’12% al tiro da tre degli Azzurri, anche se generato da 17 tiri…), e quando la palla dell’attacco tricolore sembrava ristagnasse senza costrutto, il lungo di Treviglio si alzava dall’angolo con il suo jumper dentro l’arco ma completamente storto ed uscendo quasi dal campo, però centrando la retina, ma non prima che la palla baciasse abbondantemente il ferro, rimbalzando dentro!?!? Scoramento ellenico (a dir poco), successivo loro tiro sbagliato e dopo i liberi di Moretti e quelli di Bucarelli sancivano il sudatissimo ma meritato 76-70 finale, e con esso il passaggio ai quarti.
Si vola dunque ai quarti vs la Croazia, missione quindi compiuta come diceva ieri Eugenio Dalmasson. Ma contro i croati servirà più cinismo di quello visto oggi e sopratutto una difesa più attenta, una difesa in cui le guardie cercano, ad esempio, di passare di più sopra il blocco e non dietro, favorendo quindi tiri più comodi agli avversari. Vedremo, intanto congratulazioni a questi ragazzi che tornano a respirare l’aria salubre dei posti più in alto in graduatoria, sperando che si possa andare più avanti possibile. Forse questo loro modo di “vivere” le partite, proprio come il Mondiale egiziano dello scorso anno, questo modo di battagliare senza mai arrendersi bensì vincendole alla fine, è un loro marchio di fabbrica in fin dei conti, lo sapremo nel proseguio della manifestazione…
Parziali: 21-16; 20-17; 13-17; 22-20
Fabrizio Noto/FRED