Una storia che va avanti da diversi anni quella della Stella Azzurra. Una storia che profuma di vittoria nel settore giovanile, titoli italiani raccolti solo al maschile e molto meno al femminile – le squadre rosa sono comunque una novità in casa stellina da non più di un triennio, tempo al tempo – ed oltre ai titoli nazionali anche i piazzamenti, ancora più numerosi dei tricolori conquistati: un bel andare.
Nel frattempo, un impegno costante nella serie B nazionale senior con risultati a volte buoni come quest’anno (la sconfitta vs Palestrina nella semifinale Playoff del Tabellone D della serie B), ma a volte anche non buoni (lo scorso anno la salvezza dalla retrocessione ai Playout in un drammatico spareggio in Gara3 vs la Vis Nova). Nel mezzo di questi accadimenti agonistici sempre e solo lui, Germano D’Arcangeli il Nocchiero o se preferite, lo stakanovista del parquet.
Sempre dentro e fuori dal campo Germano a gestire i ragazzi, ad allenarli, a guidarli nelle molteplici gare sia esse giovanili che senior, coadiuvato da uno staff di collaboratori che ne predicano il verbo ma che lo aiutano anche a limare gli errori, impossibili da evitare quelli. Ma dato che un simpatico calambour afferma che “…Sbagliando s’impara ma sbagliando non s’impera…”, eccolo spesso in prima persona a correggere, ad agire, ma senza mai prendersi troppo sul serio.
Eppure Germano D’Arcangeli potrebbe e dovrebbe prendersi sul serio, visto pure le prestazioni ondivaghe in bilico spesso tra il benino ed il male per provare a sintetizzare al massimo evitando ogni sfumatura, del nostro basket giovanile nelle manifestazioni continentali europee di categoria. Dovrebbe e potrebbe prendersi sul serio dall’alto della sfilza di trofei vinti allenando da tempo ormai ragazzi che arrivano da ogni parte del mondo, inseguendo la qualità potenziale come obiettivo ed alla fine osservando numericamente il frutto del proprio lavoro giocare in almeno 300 unità nei campionati professionistici, prevalentemente in Italia ma non solo.
Ma ora spunta all’orizzonte una nuova sfida, impegnativa e difficile. Si chiama campionato di A2 girone Est, quello che da quando è stato istituito incorona la vincente che poi sale in Lega A. Lo disputerà a Roseto con la maglia degli Sharks per provare ancora a stupire, con i suoi ragazzi come Lazar Nikolic e Yancarlos Rodriguez ma anche con giocatori come Brandon Sherrod, Simone Pierich, Nikola Akele o Wesley Person più altri, come ama definirli lui, puledri di razza. Ne abbiamo parlato ieri insieme di tutti questi temi, sperando che quanto abbia detto Germano D’Arcangeli possa almeno portare degli spunti sui quali riflettere, almeno…Buona visione e soprattuto, buon ascolto!
Fabrizio Noto/FRED