David Cournooh, Dejan Kravic, Kevin Punter, Brian Qvale, Tony Taylor, Amath M’Baye, Kelvin Martin. Questo il mercato estivo della Virtus Bologna, che ha completato un totale restyling del proprio roster. Confermati solo Pietro Aradori, Filippo Baldi Rossi e Alessandro Pajola, trio titolare di contratto per la prossima stagione. Il tutto con l’arrivo in panchina di Pino Sacripanti e dietro le scrivanie di Alessandro Dalla Salda e Marco Martelli. Salutati i fratelli Gentile, Ndoja, Lawson, Umeh, Lafayette, Slaughter, Jamil Wilson, coach Ramagli e il GM Julio Trovato.
Una vera e propria rifondazione necessaria per affrontare una stagione che proporrà il ritorno in Europa (Champions League) e servirà per riscattare un 2017/2018 conclusosi in maniera molto deludente. La società bianconera si presenta ai nastri di partenza del prossimo anno sportivo con le intenzioni di ben figurare su tutti i palcoscenici.
Il mercato è stato condotto con modalità insolite, almeno per la città di Bologna: pochi rumors, quelli usciti spesso si sono rivelati infondati o non concretizzati. Annunci improvvisi, spesso su giocatori di cui non si era mai parlato. Un modus operandi che ha spiazzato ma al contempo anche gasato la piazza, che ha visto arrivare diversi giocatori sconosciuti a queste latitudini ma che, a un’analisi un po’ più approfondita, si sono rivelati ottimi interpreti, specie a livello continentale.
E’ il caso di Kevin Punter, forse il maggior colpo per le V Nere, guardia capace di fulminee strisce da dietro l’arco dei tre punti. Reduce dalla miglior stagione in carriera, tra il Rosa Radom in Polonia (a oltre 19 punti di media) e la seconda metà all’AEK Atene culminata con le vittorie di Champions League e Coppa di Grecia. Lui e Pietro Aradori saranno la bocche da fuoco cui dovrà dare rifornimenti Tony Taylor, playmaker 28enne in arrivo dal Banvit, in Turchia.
Play fisico, gestore dei ritmi (quasi cinque assist di media nelle ultime due stagioni tra Turchia e Enisey Krasnoyarsk in Russia) ma anche capace di mettersi in proprio (13 punti di media al Banvit). Sui pick & roll si divertirà a servire i corpaccioni di Brian Qvale e Dejan Kravic. Giocatore affermato e reduce da una lunga carriera europea, seppur non certo vecchio (29 anni), il primo. Astro nascente dell’ultimo campionato greco con il Panionios il secondo.
Qvale è stato il centro titolare (in coabitazione con Frank Elegar) del Lokomotiv Kuban finalista di Eurocup nell’ultima stagione, dopo due anni ottimi (15+6 rimbalzi di media) a Oldenburg. Mobile e tecnico, sarà lui il pivot titolare di Sacripanti, portando in dote tutto quello che possono dare i suoi 210 centimetri. Altezza che non difetta nemmeno a Kravic (lui pure sopra i 2.10), giocatore canadese di passaporto serbo che dopo aver girato qualche campionato minore ha giocato davvero un ottimo campionato in Grecia.
Lottatore, sicuramente più sgraziato di Qvale, ma anche lui con una velocità di piedi sorprendente per un giocatore della sua stazza e capace di giocate abbastanza atipiche per un centro. Uscendo dalla panchina darà minuti all’ex Kuban, completandolo bene in quanto a capacità e caratteristiche sul parquet.
A questi quattro volti nuovi per il nostro torneo si sono affiancati Cournooh, M’Baye e Martin, atleti in arrivo, rispettivamente, da Cantù, Milano e Cremona. Il primo sarà il primo cambio degli esterni, giostrandosi tra i ruoli di guardia e play e portando il suo impatto fisico in campo. M’Baye proverà a rilanciarsi dopo le fatiche dell’ultimo anno milanese, partendo dallo spot di “4” titolare. Kelvin Martin, rivelazione nella sorprendente Vanoli Cremona dell’ultimo campionato, porterà in dote la sua esplosività, probabilmente come sesto uomo di lusso.
Un roster, insomma, intrigante. Con punti di forza evidenti e possibili debolezze. Sicuramente ci sarà grande fisicità tra gli esterni. Taylor e Martin sono giocatori con atletismo di alto livello per il nostro campionato e lo stesso discorso vale per Amath M’Baye, che dovrà lottare anche sotto i tabelloni. Dove la Virtus, però, qualche problema di impatto potrebbe averlo. Qvale e Kravic, a dispetto dei centimetri, non sono rimbalzisti eccezionali (meno di dieci rimbalzi di media in due nell’ultima stagione per loro). M’Baye è un “4” atipico e dietro Baldi Rossi a sua volta non è un rimbalzista di primissimo livello.
Di contro, sul perimetro la pericolosità al tiro è ai massimi livelli: Tony Taylor viene da una stagione da oltre il 40% di realizzazione da dietro l’arco, Kevin Punter si è attestato al 37%, Aradori al 35, Kelvin Martin al 39, M’Baye in campionato ha segnato col 38% e lo stesso Baldi Rossi, seppur tiratore situazionale, ha scollinato abbondantemente il 40% nel 2017/2018.
Si è già creata una notevole aspettativa tra i tifosi che non vedono l’ora di osservare in campo tutti i giocatori insieme. A ottobre ricomincerà anche l’avventura in Europa, con un girone di Champions League che proporrà avversarie come il Neptunas Klaipeda, il Besiktas e l’Olimpia Lubiana.
La Segafredo è chiamata a rispondere presente e i movimenti estivi sembrano andare tutti in questa direzione.