Roma, 2 settembre 2018 – In un PalaTellene denso di entusiasmo per il sold out ma anche caratterizzato dalla solita, torrida temperatura interna, è andata in onda la prima uscita ufficiale della nuova Virtus Roma di coach Piero Bucchi opposta alla Givova Scafati di coach Marco Calvani.
Una buona galoppata, a briglie poco sciolte però perchè le due squadre non han certo lesinato in intensità e vis agonistica. Clima dunque quasi da prima di campionato, con molti contatti fisici a volte anche un pò eccessivi ma sempre nello spirito della piena cavalleria sportiva e con la terna arbitrale spesso in difficoltà per alcune lamentele dei giocatori in campo, con alcuni tecnici fischiati per proteste e più di un paio di volte addetti a calmare, spiegare e gestire nel vero senso della parola alcuni dei protagonisti in campo, alcuni di loro molto ma molto ben “dentro” la sfida.
La partita è stata vinta a mani basse quasi dal team campano anche se si è svolta con la formula dell’azzeramento del punteggio ad ogni fine quarto ma anche grazie al falcidiamento numerico del roster virtussino. Assenti infatti alla palla a due non solo il centro Henry Sims (dicono arrivi il 10 settembre), ma anche il duo dei playmaker, Nic Moore e Tommy Baldasso, tenuti a riposo precauzionalmente per affaticamenti muscolari di diversa entità.
Niente di allarmante per i due della Virtus Roma, sia chiaro, ma la sfida ne ha sofferto come era prevedebile nell’equilibrio tecnico-tattico dei singoli quarti e, detto con estrema sincerità, tutti quei temi che potevano destare un qual certo interesse nel vedere due squadre teoricamente protagoniste nel prossimo campionato di Serie A2, seppure dopo una decina di giorni di lavoro, sono andati a ramengo.
Ma festa era e festa è stata per il popolo virtussino, che dopo molto tempo ha risposto più che presente alla prima chiamata, osservando attentamente, incoraggiando i propri giocatori in maniera chiassosa ad ogni canestro ma senza mai dissentire al cospetto di qualche logico svarione, inevitabile con anche le terze linee in campo ed in assenza di diversi titolari. Ma attorno alla squadra l’aria è stata positiva, facilitata anche dall’aver premiato, nel prepartita e per mano del Dg Paolo Ronci, i Top5 abbonati a #VirtusIsComing insieme a Nic Moore e Tommaso Baldasso con delle t-shirt personalizzate per ogni abbonato: erano anni che non si vedeva una cosa del genere a queste latitudini, anni? Forse mai!!
Il match è stato molto maschio, fisico, duro a volte anche in modo un pò eccessivo. Coach Bucchi ha dovuto fare a meno sia di Moore e Baldasso tenuti a riposo precauzionale per affaticamento muscolare, affidando la gestione del gioco a Massimo Chessa il quale ha svolto diligentemente il suo ruolo. Molto bene Daniele Sandri (8), voglioso di far vedere che quest’anno la Virtus Roma lo vedrà spesso con lo sguardo da tigre ma anche il resto della truppa, a partire da un Aristide Landi (9) molto più vicino a canestro rispetto al passato sino ad Andrea Saccaggi e Marco Santiangeli, almeno sino a quando quest’ultimo non ha subito una leggera scavigliata che lo ha consigliato a fermarsi ai box. Il coach virtussino ne ha così approfittato per dare minuti anche ai giovani Spizzichino, Spinosa, Lucarelli e Matic che hanno giocato tutto l’ultimo quarto insieme a Cusenza.
Un capitolo a parte merita Amar Alibegovic, 17 punti per lui ed una presenza fisico-mentale quasi inaspettata, nonostante debba ancora smaltire qualche chilo di troppo. L’ala figlio d’arte ha fatto vedere una bidimensionalità riconosciutagli ma un contro è saperlo, un contro è vederlo fisicamente realizzare le cose delle quali è accreditato: tiro da tre, tiro da due, lucidità e buona difesa.
Unico neo, a livello del tutto personale, la impossibilità di avere tutto il roster subito a disposizione per coach Bucchi. La Virtus Roma ha bisogno di costruire affiatamento di gioco e tutte queste assenze in gare come queste non può essere un valore positivo. Se c’è un malanno fisico si potrebbe comunque provare a far giocare il ragazzo e caso mai fermarsi se sentisse qualche dolore. Ma sono opinioni del tutto personali, aspettando Mister Henry Sims nel frattempo.
Per la Givova Scafati invece un ottimo test. Già andata ufficialmente in campo qualche giorno fa vs Matera, i gialloblu di Marco Calvani hanno fatto vedere una notevole capacità di assortimento offensivo, con Romeo e Tommasini in cabina di regia, il Marine Rossato a fungere da collante e con la coppia americana Aaron Thomas e Shaquille Goodwin a creare lo scompiglio avvalendosi anche della verve di Marco Contento. Oltretutto, quando hai dalla tua Sgobba ed Amannato con Italiano a dare fiato sotto le plance, beh…La Givova è una squadra che darà sicuramente filo da torcere a tutti, specialmente poi se Marco Calvani riuscisse a “calibrare” il mirino nella testa di un ottimo Aaron Thomas, a mio personalissimo parere un giocatore dalle potenzialità straordinarie per questo campionato, dopo il primo anno passato a Roma sponda Virtus speso nel capire in che razza di pianeta fosse atterrato.
Comunque, per gli amanti delle cifre, questi i parziali dei quattro quarti: 10-15; 18-23; 19-19; 8-20.
Per la Virtus Roma prossimo impegno sabato 8 settembre, ore 18:00, nel torneo di Cassino contro la Benacquista Latina.
Fabrizio Noto/FRED