Lo strano Derby di Bologna, in occasione del Memorial Porelli. Se ne parlava ormai da mesi di questa partita mai amichevole ma che, per forza di cose, tali contorni avrebbe assunto per una notte. E alla fine la partita si è giocata. Ed ha rispecchiato un po’ quello che ci si aspettava: in campo, dove la Segafredo non ha avuto particolari problemi a disporre di una pur volenterosa Fortitudo, e fuori, dove l’assenza della Fossa dei Leoni ha tolto ogni pathos sugli spalti, pur con un’ottima e rumorosa presenza di tifosi bianconeri.
Le amichevoli tra squadre di due categorie diverse sono sempre difficili, da guardare e giudicare. Sei stranieri contro due. Roster con troppa differenza di qualità, fisicità e lunghezza. L’impatto biancoblù sulla partita è stato anche buono (avanti subito 6-2), con la Virtus palesemente bloccata a livello mentale. Poi però, quando Taylor (MVP della serata con 18 punti) e Punter (20 per lui) si sono sbloccati, lentamente la contesa è morta, peraltro senza mai decollare a livello di spettacolo.
19-9 al decimo, 42-18 a metà, 66-41 alla terza sirena. Con la Fortitudo a 0/13 da dietro l’arco alla pausa lunga, peraltro rimasta senza Daniele Cinciarini dopo pochi minuti per un colpo a una mano da rivalutare nei prossimi giorni.
La Virtus ha banchettato a rimbalzo finchè c’è stata un minimo di storia (19-7 a fine primo quarto), contro un’avversaria che ha come solo vero lungo Giovanni Pini. Insomma, per i padroni di casa la partita è servita per lo più a livello mentale, dovendo confrontarsi con una situazione in cui si aveva tutto da perdere e in un ambiente comunque abbastanza teso in avvio.

Ancora ottimi lampi di Alessandro Cappelletti (foto dalla pagina Facebook Virtus Segafredo Bologna)
La risposta è stata comunque positiva: la Virtus ha fatto le sue cose, non sempre con lucidità, facendo una partita offensiva non troppo positiva, ma ricevendo risposte importanti dai sopracitati Taylor e Punter, ma anche da un Cappelletti che, stante un infortunio a Pajola (taglio al mento, due punti di sutura), ha avuto a disposizione minuti preziosi, messi a frutto alla grande. Per il ruolo di cambio del playmaker il ragazzo ex Siena c’è eccome. Buoni sprazzi anche per Filippo Baldi Rossi, ispirato al tiro ma presente anche nel pitturato.
Per la Fortitudo da segnalare un terzo quarto da 16 punti (dopo un primo tempo da zero) per Kenny Hasbrouck. Non ha sfigurato, di mestiere, l’ex capitano della V Nera Guido Rosselli, mentre Marteen Leunen è apparso ancora molto indietro. Stesso discorso per capitan Mancinelli. Ingiudicabile Fantinelli, che ha giocato con una maschera protettiva per via della frattura alle ossa nasali rimediata nelle scorse settimane.
6° MEMORIAL LUIGI E PAOLA PORELLI
@Virtusbo – @F103Official 81 – 60
Risultato Finale
MVP dell'incontro Tony Taylor pic.twitter.com/kOIGygVhJg
— Virtus Segafredo Bologna (@VirtusSegafredo) September 15, 2018
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FORTITUDO BOLOGNA 81-60
Virtus: Taylor 18, Punter 20, Martin 8, M’Baye, Qvale 13, Pajola, Cournooh, Baldi Rossi 10, Kravic 4, Cappelletti 6, Berti 2.
Fortitudo: Fantinelli 8, Venuto 5, Hasbrouck 20, Cinciarini, Rosselli 12, Mancinelli 6, Leunen 5, Pini 2, Benevelli 2, Sgorbati NE, Franco NE, Prunotto NE.
Parziali: 19-9; 23-9; 24-23; 15-19.
Progressione: 19-9; 42-18; 66-41; 81-60.
MVP: Tony Taylor.
WVP: Stefano Mancinelli.