Continuiamo la presentazione della stagione 2018/2019 da parte della Redazione di All-Around. Tutto lo staff del sito ha fatto le proprie previsioni in vista del campionato ormai alle porte, e da lì è stato stilato il “classificone redazionale”. Da qui cominciamo a presentare rapidamente tutte le sedici partecipanti al torneo.
Oggi alziamo il sipario sulle squadre dalla posizione dodici alla numero nove. Qui trovate le posizioni dalla sedici alla tredici.
12- HAPPY CASA BRINDISI: Mercato interessante quello condotto dalla compagine pugliese. La società di Fernando Marino ha messo a segno una serie di colpi che la rendono squadra da tenere decisamente d’occhio. Tre certezze: la coppia prelevata dall’Hapoel Tel Aviv, Adrian Banks, di ritorno a Brindisi dopo le meraviglie della stagione 2015/16, e Tony Gaffney, ala forte veterano dei campionati europei, però all’esordio in Italia, più il gran colpo Jeremy Chappell, reduce da un’eccellente stagione a Cantù. Con loro due scommesse, diverse però nella forma: da una parte Wes Clark, che sarà il playmaker titolare essendo appena uscito dal college di Buffalo dove ha viaggiato, nel suo anno da senior, a 15 punti, 5 assists e il 40% da tre punti. Dall’altra John Brown, che ha fatto meraviglie in A2 negli ultimi due anni tra Roma e Treviso e ora passa in serie A, per smentire tutti quelli che vedono nella sua scarsa taglia fisica (centro di poco oltre i due metri e meno di 100 chili di peso) un ostacolo insormontabile a certi livelli. Questi cinque formano un nucleo che certamente tra le mura del Pala Pentassuglia sarà difficile da battere per tutti. Il gruppo, dove non ci sono state conferme al di fuori di coach Frank Vitucci, viene poi completato da una panchina tutta italiana. Nicolò Cazzolato, Riccardo Moraschini, Jakub Wojciechowski e l’interessante Alessandro Zanelli, in arrivo da Legnano, dovranno avere la capacità di dare buoni minuti di riposo ai titolari. Magari avendo la capacità di ritagliarsi un posto al sole, utilizzando l’atletismo del roster a disposizione e la guida tecnica di un giocatore eccellente come Banks.
22 punti in 25 minuti: CAPITANO E #MVP! @iadrianbanks #Agent0 #ABCaptain pic.twitter.com/yX1conPvUj
— HappyCasaNBB (@HappycasaNBB) September 16, 2018
11 – VANOLI CREMONA: La grande sorpresa della passata stagione: dal ripescaggio dell’ultimo secondo ai playoff, passando per una stagione ai mille all’ora agli ordini di Meo Sacchetti. E per il campionato 2018/2019 si riparte con una serie di scommesse tutte da scoprire. Cinque i confermati dal passato campionato (Ruzzier, Ricci, Portannese, Gazzotti e Travis Diener), a cui si sono aggiunti altrettanti esordienti nel nostro campionato. In guardia evoluirà Tre Demps, in arrivo da due anni in Belgio, a Mons, in un campionato che spesso è l’officina di rodaggio per talenti di alto livello europeo. Dubbi sulla taglia (189 centimetri, non grande atletismo), ma nei suoi due anni nel Vecchio Continente ha mostrato tiro da tre punti mortifero (43,5%) e un carattere di ferro. A fianco a lui, nel back court, un suo vecchio compagno di college a Northwestern: Drew Crawford, reduce da una stagione condotta a 16 punti e 5 rimbalzi di media, col 41% da tre in Israele al Maccabi Rishon Lezion. Entrambi giocatori diligenti (bassissime percentuali di palle perse), ma anche atleti non eccezionali. Da valutare insieme. Sotto canestro, invece, la coppia forse più curiosa da vedere quest’anno. Nello spot di ala forte Peyton Aldridge, mentre sotto canestro Mangok Mathiang. Due giocatori, teoricamente, complementari. Aldridge è il classico bianco, tanta tecnica e poco atletismo, che sarà oggetto di culto per molti appassionati di college basket. Minaccia da dietro l’arco (39% in carriera) e capace di segnare in più modi dal post. Da valutare al suo esordio fuori dalla NCAA. Mathiang, invece, è un atletone, decisamente più dotato fisicamente che tecnicamente. Anche per lui esordio in Europa, dopo un anno in G-League. A completare il quadro Wesley Saunders, ala in arrivo dal Joensuun Kataja, in Finlandia. Numeri interessanti (14 punti, 8 rimbalzi, il 38% da tre), ma tutti da tarare al livello del nostro campionato. Cosa da fare con buona parte del roster giallo blù, sempre con il plus Sacchetti in panchina.

Wesley Saunders in azione (dal sito Vanolibasket.com)
10 – GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Pochi innesti ma mirati per la società emiliana che, in ogni caso, si prepara a una stagione di cambiamento. Dopo otto anni, infatti, non sarà più Max Menetti il capo allenatore. Volato a Treviso per provare a riportare in A la Dè Longhi, Menetti ha lasciato il posto a quello che fu il suo vice, Devis Cagnardi. Da lui riparte la Grissin Bon, che nel roster, però, vuole proseguire il processo di crescita iniziato da tanti giocatori la stagione passata. Digerito l’addio di Amedeo Della Valle, passerà sulle spalle di Leonardo Candi, Federico Mussini e Niccolò De Vico l’onere di essere il nuovo enfant prodige del basket reggiano. Con i veterani Cervi, Llompart e il nuovo arrivo, da Pistoia, Raphael Gaspardo, che porterà alla causa la sua versatilità e il suo dinamismo, a fare da chiocce a un gruppo completato da soli tre americani. Tutti di sicuro interesse. Il primo nome da tenere d’occhio è quello di Ricky Ledo. Seconda scelta NBA con Dallas, talento da Eurolega (un passato nell’Efes Pilsen), ma testa che non sempre ha seguito le sue capacità sul parquet. Da lui passa molto della stagione dei biancorossi. Se riuscirà a incanalare il suo genio e sregolatezza in maniera costruttiva, facendo valere in prevalenza i momenti positivi su quelli negativi, allora Reggio Emilia potrà essere una bella mina vagante. Altrimenti non stupitevi di vederlo fuori dai giochi in breve tempo. Decisamente meno incognita Spencer Butterfield. Guardia in arrivo dall’Alba di Berlino, dove si è costruito la fama di realizzatore e, soprattutto, cecchino pazzesco dall’arco (42, 46 e 45% da tre punti nei suoi tre anni in Europa). Classico esterno bianco, con movimenti di una pulizia estrema. Si ha un millimetro di spazio difficilmente sbaglia al tiro pesante. Tutto da scoprire, invece, Eric Griffin, ala forte pescata in Israele (Hapoel Eliat). Atletico e abbastanza leggero come fisico (circa 90 chili di peso), può aprire il campo col tiro da tre punti. I reggiani lasciano qualche dubbio nel pitturato dove l’unica vera presenza di peso è Riccardo Cervi, storicamente perseguitato da problemi fisici. Problemi fisici che stanno minando la preparazione già ora. Al PalaBigi ci si aspetta una squadra fresca e da battaglia, ma le questioni delicate sono diverse.

Ricky Ledo (dal sito Pallacanestroreggiana.it)
9 – FIAT TORINO: Estate decisamente movimentata in casa FIAT. Dopo un’altra annata deludente, nonostante la vittoria in Coppa Italia, si è deciso di rifondare tutto. Partendo dal colpo Larry Brown in panchina. Il 78enne nativo di Brooklyn, già di suo arrivato in ritardo per problemi di salute, è stato il primo acquisto ad effetto di un mercato che si preannunciava spumeggiante. E lo è stato, anche se non proprio secondo i piani della società. In ordine sparso: firmato Royce White, talentuosissima ala forte con problemi caratteriali non indifferenti. E infatti il suo sbarco in Italia non avverrà mai. La FIAT, dopo aver atteso il suo arrivo qualche giorno oltre la data prevista, comunica di aver rescisso il contratto. Al suo posto c’è la firma di Jamil Wilson, di ritorno in Piemonte dopo il finale di stagione 17/18 con la Virtus Bologna. Ad oggi Wilson in Italia ancora non si è visto. E’ notizia di queste ore che l’ex Los Angeles Clippers abbia fatto slittare la data del suo arrivo di qualche giorno. Niente di allarmante per ora, ma non si sa mai. Visto anche il resto. In ala piccola, per esempio, c’era stata la firma di Jaylen Morris, altro giocatore di gran talento, arrivato, però, con clausola NBA escape. E la chiamata dalla NBA è arrivata, in effetti. Dai Milwaukee Bucks. Dunque Torino nuovamente sul mercato, a prendere Vojislav Stojanovic, giovane bombardiere, l’ultimo anno a Capo d’Orlando. Infine, anche gli infortuni. In playmaker il titolare doveva essere Tra Holder, messo fuori gioco, però, da un infortunio a una spalla poco dopo la firma. E quindi sostituito da Tyshawn Taylor, ex Kansas University, con qualche breve apparizione in NBA e reduce da un anno in seconda lega turca. Nessun problema, se non altro, con James Michael McAdoo, il principale colpo di mercato dei torinesi, pur reduce da diversi problemi fisici. Lungo con un passato ai Golden State Warriors dove però non è riuscito a compiere il salto per diventare un giocatore NBA in pianta stabile, che ora tenta il salto in Europa per costruirsi una carriera nel Vecchio Continente. La sicurezza dovrebbe essere Tekele Cotton, guardia veterana dei campionati europei, in arrivo da Ludwigsburg, mentre Tony Carr, ventenne in uscita da Penn State è una scommessa tutta da scoprire e, notizia di queste ore, parrebbe in arrivo anche un signor giocatore come Victor Rudd. A coprire la pattuglia USA ci sono gli arrivi di Carlos Delfino e Marco Cusin, oltre a quello di Simon Anumba, italo-nigeriano lo scorso anno a Battipaglia in serie B. Gli unici confermati sono il capitano Peppe Poeta e il giovane David Okeke, che punta a esplodere definitivamente sotto la guida di coach Brown, in una stagione che parte sotto il peso di mille interrogativi.
https://twitter.com/FiatTorinoAux/status/1030505540110168064