A mia memoria erano anni che non accadeva. Anzi, e sono pronto ad essere smentito non era mai accaduto da quando seguo la pallacanestro e cioè da 40 anni. La città di Roma si presenta alla prossima stagione quella 2018-19 con due squadre maschili e due femminili nelle rispettive serie A2: Leonis e Virtus tra gli uomini, Elìte e Gruppo Stanchi Athena tra le donne.
Partiamo dalle ragazze. Elìte Basket Roma è una società giovanissima che in qualche modo ha bruciato le tappe come si dice, ma senza affrettare nulla. “Crediamo nel Basket perché è maestro di vita, perché – mettendo al pari assist e canestro segnato – assegna il giusto valore allo sviluppo del talento individuale e alla esaltazione del lavoro in team.” dice il Presidente Alessandro Bui. Nel palmares della società della zona di Roma est figurano già :
- Coppa Lazio 2017/2018
- Vittoria regular season Serie B FIP Lazio 2017/2018
- Campioni Regionali Serie B FIP Lazio 2017/2018
- Vittoria Playoff nazionale e Promozione in Serie A2 2018/2019
- Vittoria 1^Trofeo Isola di Ponza 2018
L’allenatore è Massimo Prosperi ex giocatore ed allenatore delle giovanili della Virtus Roma, il Team Manager è Laura Ortu, la società è molto ben organizzata e l’ambizione sportiva è quella di fermarsi nella serie cadetta e poi…L’esordio sarà il 30 settembre alle 18.00 in casa della Pallacanestro Femminile Umbertide. L’organico è equilibrato e forte e l’entusiasmo di aver vinto la serie B nella scorsa stagione può essere ancora il carburante giusto per affrontare soprattutto l’inizio di stagione che per le neopromosse è la fase più importante. Il campo di casa è il Pala Colle La Salle in via dell’Imbrecciato.

Elìte Basket Roma
Ed eccoci al Gruppo Stanchi Athena Basket Roma che ha 24 anni di attività nel basket femminile. Una lunga serie di successi a livello giovanile e di giocatrici convocate nelle varie Nazionali. Tra cui Gaia Gorini nata e cresciuta nel vivaio della società di Talenti ed ora all’Umana Venezia ed in pianta stabile nell’Italia,e Lavinia Santucci che ha smesso pochi anni fa. La squadra del presidente Carlo Munari è stata ripescata in A2 il 14 luglio scorso ed ha fatto una scelta precisa di puntare su un organico tutto italiano e tutto romano tranne due giocatrici. Anche in questo caso l’obiettivo è la permanenza nella serie A2. L’allenatore e Francesco Goccia, esperto della categoria, il Direttore Tecnico è Mauro Casadio, grande conoscitore della serie A, della A2, allenatore e scopritore di diversi talenti. L’esordio sarà il 29 settembre alle 18.30 in casa della Magnolia Campobasso. Il campo di casa sarà il Pala Donati in via Clelia Bertini Attilj.
Ed ora le due squadre maschili. In comune hanno moltissimo. Il passato recente: l’ultima stagione è stata a dir poco orribile. Per entrambe ma non è il caso di tornarci sopra. La dimostrazione che tutte e due hanno capito come fosse necessario provare a cambiare è arrivata in estate con le rivoluzioni che le hanno coinvolte.
Se la Leonis ha cambiato anche allenatore, Fabio Corbani è il timoniere e mantenuto solo tre giocatori della passata stagione, in casa Virtus si è deciso di confermare il tecnico, Piero Bucchi che ha portato alla salvezza la formazione virtussina al primo turno di play-out. Anche qui solo tre conferme e largo alle novità. La sensazione sulla carta è che Leonis e Virtus sembrino pronte per un campionato molto dignitoso e certamente migliore dell’ultimo, ma anche l’anno scorso mi ero sbilanciato soprattutto a favore della squadra dell’Eur che appariva molto ben attrezzata se non per vincere il campionato – come affermato dal suo presidente Armando Buonamici – quanto meno per fare dei buoni play off. Dunque per ora nessun giudizio definitivo ma solo una valutazione generica su quelle che appaiono essere le potenzialità dei due gruppi, davvero interessanti.
Quello su cui invece vorrei sbilanciarmi è quello che già da due anni proprio Fabio Corbani andava sottolineando: il fervore della pallacanestro romana. Che magari si muove sottotraccia, che magari vive di piccole liti quotidiane per un pezzettino di terra (un giocatore o una giocatrice) che non hanno niente a che vedere con le questione sportive serie. Che magari tende a sopravvalutarsi o al contrario a buttarsi giù come accade per ogni cosa nella Città Eterna dove l’alibi di averne viste di ogni genere è buono per ogni cosa. Basta! Va bene abbiamo visto tutto e tutti, c’è stato l’Impero Romano e c’è il Papa. Ma non conta più nulla perché il mondo va avanti e, nel piccolo della pallacanestro, il mondo è andato molto avanti.
Le quattro squadre di cui ho scritto rappresentano un’occasione unica per la città per riappassionarsi definitivamente a quello che io e qualcun altro consideriamo lo sport più bello ed affascinante del mondo. E per dar finalmente seguito ad una frase che pronunciò 35 anni Valerio Bianchini dopo la vittoria dello scudetto col suo BancoRoma :”Roma è pronta per avere un campo di basket in ogni quartiere“.
Eduardo Lubrano