Rieti, 23 settembre 2018 – La prima edizione del Torneo “Aria Sport Cup” di Rieti se lo aggiudica il rullo compressore Happy Casa Brindisi di coach Frank Vitucci, vittoriosa in questa preseason ben 8 volte su 8 dopo aver incontrato formazioni di quasi tutte le categorie, comprese squadre straniere come Sarakya e KK Buducnost. Ok, forse significherà poco ma, come diceva Monsieur Lapalisse “Meglio vincere che perdere!” e stasera la “vittima” è stata la Virtus Roma di Piero Bucchi, dell’ex-coach dell’ultima promozione in Lega A della New Basket Brindisi (ben 5 stagioni a Brindisi).
I pugliesi s’impongono dunque per 76-68 ma la Virtus Roma, come si evince dal punteggio, non ha certo sfigurato al cospetto della squadra di Lega A, denotando un notevole spirito di adattamento e voglia di sacrificarsi, giocando palla dopo palla ed addirittura andando anche avanti per lunghi tratti del secondo periodo, chiuso in vantaggio sul 34-36. Senza ancora Massimo Chessa indisponibile, la Virtus Roma ha dato letteralmente filo da torcere ad una squadra di categoria superiore. Per l’Urbe ancora sugli scudi Henry Sims con una tonante doppia doppia (19 punti e 12 rimbalzi), premiato Mvp della kermesse, ben coadiuvato dall’ex-Brindisi Nic Moore (20) ed Alibegovic anche lui da doppia doppia (11 punti e 10 rimbalzi).

Sims in azione
Un match spigoloso quindi e caratterizzato da percentuali non altissime in virtù della pressione difensiva anche da parte di Brindisi, che da subito hanno voluto imprimere sin dalla palla a due. La Happy Casa partiva bene ed accelerava con le giocate di Wes Clark, a segno con 8 punti consecutivi prima di subire un colpo che lo terrà fuori dalla contesa nella seconda parte di gara. La Virtus Roma rispondeva con la coppia Moore-Sims, solo loro a referto nel 16-22 di Brindisi alla fine del primo periodo.
Nel secondo quarto poi la formazione capitolina rispondeva con il gruppo degli italiani, in primis a guidare la riscossa virtussina: Baldasso, Saccaggi e Landi erano i protagonisti, insieme ad Alibegovic, di un 18-4 di parziale che portava la Virtus Roma a condurre per 34-26 con 3’30” sul cronometro. Ma Capitan Adrian Banks (18 punti) si caricava di responsabilità sulle proprie, larghe spalle ed avvicinava Brindisi all’intervallo sul -2 (36-34).

L’ex-Moore in azione
Al rientro dall’intervallo lungo, era sempre quel satanasso di Banks, insieme ai 9 punti di John Brown (altro ex ma stavolta di Roma), a propiziare l’allungo dei pugliesi nel terzo periodo sul 40-48 mentre la Virtus provava a resistere con Moore per il 52-59 di fine parziale.
Nell’ultimo periodo Chappell era molto prezioso, ancora Brown (19 punti top scorer dei suoi), protagonista per energia ed efficacia ed i binari cui si indirizzava la partita prendeva la direzione Brindisi. L’altro ex di turno Nic Moore provava a tenere a galla la Virtus Roma con le sue solite triple dalla distanza per 20 punti totali realizzati ma la Happy Casa portava a casa il terzo trofeo pre-stagionale e l’ennesimo sorriso per i propri tifosi. Finiva 76-68 ma con una Virtus Roma decisamente positiva in questa partita sulla carta più che sbilanciata dati i valori in campo.

Un positivo Santiangeli per Roma
A fine gara, ecco il commento di Piero Bucchi della Virtus Roma:
«Nel complesso ottime risposte, la squadra ha fatto dei minuti davvero molto buoni poi alla lunga è venuta fuori la loro fisicità che ci ha messo un po’ in difficoltà ma era ampiamente prevedibile. Malgrado questo, però, la squadra ha avuto un’ottima reazione e, al di là del punteggio, tenere lo scarto sotto i dieci punti vuol dire che ce la siamo giocata facendo le nostre cose. Ovviamente abbiamo ancora molto da fare ma complessivamente oggi una buona partita per noi».
Happy Casa Brindisi-Virtus Roma 76-68
Parziali: 22-16; 34-36; 59-52; 76-68
HAPPY CASA: Banks 18, Brown 19, Rush 5, Gaffney 6, Trojan 6, Lukosius, Zanelli 5, Moraschini 5, Clark 8, Cazzolato, Chappell 4, Taddeo. All.: Vitucci.
VIRTUS ROMA: Alibegovic 11, Moore 20, Sandri 2, Baldasso 4, Saccaggi 7, Landi 5, Sims 19, Matic, Santiangeli, Cusenza, Spizzichino ne, Lucarelli ne. All.: Bucchi.
Fabrizio Noto/FRED