Continuiamo la presentazione della stagione 2018/2019 da parte della Redazione di All-Around. Tutto lo staff del sito ha fatto le proprie previsioni in vista del campionato ormai alle porte, e da lì è stato stilato il “classificone redazionale”. Da qui cominciamo a presentare rapidamente tutte le sedici partecipanti al torneo.
Oggi alziamo il sipario sulle squadre dalla posizione otto alla numero cinque.
Qui trovate le posizioni dalla sedici alla tredici.
Qui quelle dalla dodici alla nove.
8 – OPENJOB METIS VARESE: Una delle più belle sorprese della passata stagione. La Varese di Attilio Caja, dopo un avvio pessimo, sorprese tutti, a tratti dominando il campionato nel girone di ritorno e guadagnandosi un’insperata qualificazione ai playoff. Squadra che in pochi si aspettavano a quei livelli, i lombardi torneranno più agguerriti che mai per il prossimo campionato. Il mercato estivo ha portato poche ma mirate novità in casa Openjob Metis. Confermati Avramovic, Cain, Natali, Tambone e Ferrero, saranno affiancati da Dominique Archie, Ronald Moore, Thomas Scrubb, Pablo Bertone e Antonio Iannuzzi. Un roster molto interessante e che, dovesse trovare una buona intesa, potrebbe davvero fare cose importanti. Archie è un ritorno per il nostro campionato, dopo le ottime cose viste a Capo d’Orlando nel 2016/2017, ma deve rilanciarsi da una brutta stagione in Israele, al Bnei Herzelia, dove non ha mai convinto del tutto: 8 punti e 4 rimbalzi col 31,7% da tre e sotto il 50% di effective field goal. Ronald Moore, invece, è stata una delle poche note positive dell’opaca stagione scorsa di Pistoia, che lascia dopo tre stagioni di crescita costante: play che sa dare ordine alla squadra ma anche contributo offensivo. 11 punti, 4 rimbalzi e quasi sei assists di media per lui agli ordini di Vincenzo Esposito. Una scommessa abbastanza sicura in cabina di regia. Thomas Scrubb, sulla carta, è il nome più pregiato. Ma, in maniera simile a Dominique Archie, deve parzialmente rilanciarsi dopo che la stagione giocata con la Sidigas Avellino è stata non negativa, ma comunque al di sotto di quelle che erano le attese (in campionato, a scanso di equivoci, ha viaggiato col 53% da tre punti). A condividere lo spot di playmaker con Ronald Moore, come visto, ci sarà Pablo Bertone, ottimo acquisto in arrivo dalla stagione pesarese che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Mentre un terzo in cerca di rilancio è Antonio Iannuzzi, davvero deludente nella passata stagione tra Torino e Brindisi. Sarà lui a dover dare minuti di respiro a Tyler Cain sotto le plance. In panchina, ovviamente, confermato Attilio Caja, che cercherà di nuovo di sorprendere tutti. Questa volta senza il vantaggio del fattore sorpresa dalla sua parte, ma con una squadra che, al pronti via, appare più competitiva.
https://twitter.com/PallVarese/status/1035990172331110402
7 – DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Estate di rivoluzione per la Dolomiti Energia, che ha dovuto salutare due campioni come Dominique Sutton e Shavon Shields e prepararsi alla ricostruzione di un roster che rimane comunque molto intrigante e ha tutto per fare bene e sorprendere nuovamente. Le due grandi scommesse dei trentini sono in playmaker e in pivot, entrambe serbe e di provenienza comune: il prolifico serbatoio della Stella Rossa di Belgrado. Nikola Radicevic e Nikola Jovanovic sono i due giocatori su cui ruoteranno molti dei destini della Dolomiti. Radicevic, 24 anni, era una promessa NBA (57^ scelta dei Denver Nuggets nel 2015) che non è mai riuscita a completare la sua maturazione. Mancino, più ragionatore che realizzatore (sotto il 31% da tre l’anno scorso), dopo tre anni tra Siviglia (compagno di Kristaps Porzingis), Stella Rossa e Gran Canaria mai da attore protagonista, cercherà di ritagliarsi un ruolo primario con la maglia dell’Aquila. Discorso simile per Jovanovic. Lui pure 24enne, compagno di squadra di Radicevic per un periodo l’anno scorso a Belgrado. Si parla di un 2.11 vero, con stazza e una formazione che è avvenuta anche con la maglia del college di Southern California. Per lui primi minuti veri di Eurolega l’anno scorso (8.1 in 16 partite). Giocatore attivo, buon rimbalzista, con rapidità di piedi per crearsi il tiro sotto il ferro. Segnatevi il suo nome perché può essere una delle grandi attrazioni di questo torneo. A fianco al duo serbo c’è il ritorno di Devyn Marble dopo l’anno di inattività per l’infortunio al ginocchio patito contro Milano due anni fa. A Trento tutti si augurano di ritrovare l’atleta ammirato nel 2016/2017. Così come tutti si augurano che due anni in chiaro scuro a Milano non abbiano appannato il talento di Dada Pascolo, di ritorno alla casa madre per ricominciare a splendere di luce propria. Da Pistoia, poi, in arrivo Fabio Mian, guardia che porterà la sua pericolosità da dietro l’arco all’arsenale di coach Buscaglia. Interessante anche la scommessa su Andrea Mezzanotte, che prova il salto dopo convincenti stagione in A2 a Treviglio. Confermati Toto Forray, Diego Flaccadori, Dustin Hogue sotto canestro e Luca Lechthaler come quarto lungo. La Dolomiti rimane una candidata seria alla solita esplosione della seconda metà di stagione che ormai contraddistingue i suoi campionati. Non andrà sottovalutata.

Dall’account Twitter @AquilaBasketTN
6 – BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Dopo la delusione della passata stagione, con il mancato accesso ai playoff e una cavalcata europea abbastanza fiacca, in Sardegna si è lavorato per allestire un roster pronto a riscattarsi, pur senza compiere una rifondazione totale. Confermati Bamforth e Pierre tra gli americani, insieme agli italiani Spissu, Devecchi e Polonara. Un buon nucleo che ha garantito una dose di talento iniziale non male attorno a cui si è cucito il mercato estivo. Che ha portato all’arrivo di un vero colpo come Jaime Smith in posizione di playmaker, quello che era stato un po’ il tallone d’Achille del Banco l’anno passato. A dare il cambio all’ex Cantù, oltre a Marco Spissu, ci sarà Stefano Gentile, in uscita dalla Virtus Bologna. Bamforth, così, potrà agire unicamente da guardia, in un reparto esterni che sarà completato dall’atletico Terran Petteway, visto nel 2016/2017 a Pistoia e l’anno scorso diviso tra Nanterre e PAOK Salonicco (53 partite complessive a 10,2 punti e 3 rimbalzi di media). Completamente rifatto il look sotto canestro, con gli arrivi di Rashawn Thomas e Jack Cooley. Il primo è un atletone, ala forte di 2.03 alla prima esperienza in Europa dopo un anno di G-League con la squadra affiliata agli Oklahoma City Thunder. 14 punti e 7 rimbalzi di media per lui, ma tutto da scoprire qua. Cooley, invece, è un centro grosso (parecchio, 2.08 per 120 chili), non particolarmente mobile, ma con movimenti morbidi. L’anno scorso era negli Stati Uniti con i Sacramento Kings, ma ha già avuto esperienze europee con Trabzonspor, Malaga e Ludwigsburg. Dovrebbe, nelle intenzioni, integrarsi bene con le doti di atipici come lo stesso Thomas, Dyshawn Pierre e Achille Polonara. A coprire eventuali minuti di necessità ci sono anche gli arrivi di Daniele Magro e Ousmane Diop. In definitiva una squadra che sembra avere le carte per poter rifarsi in questa stagione, anche se rimangono alcuni dubbi, come, per esempio, una pericolosità da dietro l’arco tutta da testare (fuori da Smith, Bamforth e Spissu gli altri non sono grandi specialisti). Starà al neo coach Vincenzo Esposito mettere in ordine i pezzi del puzzle. E tornare a far divertire gli appassionati del Palaserradimigni.
https://twitter.com/dinamo_sassari/status/1041415912971284481
5 – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Come per Sassari, anche a Bologna è stata un’estate dove si è lavorato per riscattare un 2017/2018 finito in maniera beffarda, con l’eliminazione dalla post season proprio all’ultimo tuffo. Qua la rivoluzione è stata più marcata. Si sono “salvati” solo i giocatori con contratto: Pietro Aradori, Filippo Baldi Rossi e Alessandro Pajola. Per il resto tutto nuovo. A partire da coach (fuori Ramagli dentro Sacripanti), GM (fuori Trovato, dentro Martelli) e AD (dentro Alessandro Dalla Salda). Sul parquet, poi gli acquisti sono stati otto, tutti con in comune un’età compresa tra i 26 e i 30 anni. La punta di diamante risponde al nome di Kevin Punter, fresco vincitore da protagonista della Champions League con l’AEK Atene, dopo la prima metà di stagione con il Rosa Radom in Polonia (17 punti di media in complessive 55 partite col 37% da tre punti su quasi sei tentativi a gara). Attaccante di primissimo livello. Tiratore mortifero. Si candida come uno dei potenziali cannonieri del nostro torneo. In playmaker, poi, c’è stato l’arrivo di Tony Taylor, dal Banvit in Turchia: giocatore completo, in Europa dal 2013, capace di servire i compagni (4 assist di media lo scorso anno), ma anche di mettersi in proprio (12,3 punti col 39% da tre). Accoppiata intrigante, invece, sotto canestro. Dove da un lato si è ricorsi alla solidità di Brian Qvale, veterano del vecchio continente, l’anno scorso finalista di Eurocup con il Lokomotiv Kuban. Integrandolo a una scommessa molto interessante come Dejan Kravic, centrone (2.12 veri) sbucato fuori dal sommerso del campionato greco col Panionios (12 punti, 5 rimbalzi, una stoppata di media in 19’). Se il primo dei due è un centro di stazza e con buoni movimenti, Kravic è atletico, corre il campo con sorprendente agilità e ha una coordinazione inaspettata sulla ricezioni in corsa. La scommessa dei bianconeri, invece, è Amath M’Baye: dopo le meraviglie brindisine è arrivata una stagione largamente sotto le attese a Milano (solo 17 partite giocate in campionato, fuori dal roster per i playoff). La Virtus vuole cercare di ritrovare il talento che impressionò tutti in Puglia due anni fa. Più certezza, al contrario, dovrebbe essere Kelvin Martin, dinamo d’energia in arrivo da Cremona dove, agli ordini di Meo Sacchetti ha giocato la sua miglior stagione in carriera. Il parco italiani, poi, è stato completato da mister utilità David Cournooh e da Alessandro Cappelletti, che sarà l’undicesimo uomo del roster e cercherà di sfruttare quest’occasione per rilanciare la sua carriera dopo tanta sfortuna e due pesanti infortuni che lo avevano costretto all’inattività l’anno passato. Bologna, in definitiva, non si nasconde: il 2018/2019 dovrà essere un anno di riscossa, anche con il ritorno in campo europeo (in Champions League). La squadra è certamente intrigante. A Pino Sacripanti il compito di farla rendere al 101%.

Kevin Punter al tiro (foto dall’account Twitter @Virtusbo)