Brescia, 28 settembre 2018 – Da sabato 29 a domenica 30 settembre come da tradizione parte la nuova stagione 2018-19 con la 5^ Supercoppa Italiana con la formula stile Final Four in vigore dal 2014, facendo seguito alle altre 19 edizioni precedenti tutte svolte invece con partita unica. Sarà questa però un’edizione extra-lusso perchè forse mai come in un recente passato, ci sono quest’anno molti argomenti che spingeranno tifosi ed appassionati a seguirla con grande interesse, si pensi ad esempio alle nuove squadre con forti motivazioni per portarla a casa, fra tutte la fantasmagorica FIAT Torino di Larry Brown, al gran debutto nella sua storia nella Supercoppa o l’Imperatrice AX Exchange Milano, insignita a giugno del titolo di campione d’Italia per 28^ volta.
Sarà una versione extra-lusso perchè il parterre sarà de roi, con il legno fresco e profumato del PalaLeonessa di Brescia inaugurato proprio la settimana scorsa, segno tangibile di un percorso iniziato diversi anni fa dai coniugi Bonetti e che oggi non vede solo la Germani Basket Brescia come contendente in campo del Trofeo stesso, anch’essa per la prima volta nella sua giovane storia come Torino, bensì nei panni dell’anfitrione che forse domani sera, nel secondo match della manifestazione alle ore 20:45, farà da damigella all’Imperatrice ma che nei prossimi anni potrebbe lei, da ex-Cenerentola del basket italiano, salire sul gradino più alto del podio, una gran bella favola che in molti sperino si compia!
Ma c’è anche grande curiosità nel vedere se quest’anno, per il terzo anno di fila, quei simpatici casinisti di Trento faranno marameo a tutti quanti come accaduto per due anni consecutivi. Difficile, certo, molto difficile che i Buscaglia’s Boys possano (finalmente) portare a casa una vittoria, specificatamente questa Supercoppa Italian 2018 ma la curiosità di vedere l’astronave bianconera in azione è tanta perchè ci sono degli italiani interessanti, due su tutti Andrea Mezzanotte ed Il Flacca oltre che al redivivo Dada Pascolo (sempre nell’arco della migliore tradizione dei trentini, dei maestri nella gestione degli “addio” e dei “ritorni” ma domani assente per malanno). E’ vero che, come in passato, la Dolomiti Energia è sempre partita malino se non quasi male ad ogni inizio stagione ma è l’unica squadra, insieme alla FIAT Torino di Sua Maestà Larry Brown, ad evocare dei sogni mitologici, l’antica lotta di Davide che sfida Golia tanto per dirne una. L’anno scorso i bianconeri furono sconfitti in semifinale da Milano, domani le tocca Torino, chissà…Forse potrebbe farcela perchè la FIAT non sembra al momento la corazzata che il suo Presidente Antonio Forni ha sognata che sia.
A Torino si vivono ore di particolare emozione. His Majesty Larry Brown non è mai stato un freddo e non tradisce l’emozione di esordire aldilà dell’Oceano Atlantico, con la consapevolezza di dover comunque far vedere che lui può e sa vincere anche in Europa:
“Sono e siamo molto elettrizzati per l’avvio dell’anno agonistico in una competizione così importante ed al cospetto di squadre che rappresentano il top del movimento nazionale. Stiamo definendo la formazione che scenderà in campo, la composizione della quale dipende dalle condizioni fisiche di qualche nostro giocatore. Le ultime decisioni le prenderemo domani prima del via. In ogni caso daremo il massimo per onorare l’impegno. L’ultima settimana l’ho vissuta con grande trasporto, derivante dalla definitiva composizione del roster grazie agli arrivi di Rudd e Wilson. Il gruppo è meraviglioso e finalmente a breve riusciremo ad allenarci tutti insieme cosa che per ora non è stata possibile. Un aspetto, questo, che ritengo fondamentale per crescere. Ciò mi galvanizza” .
Effettivamente, un pò come gli avversari dell’Aquila Basket (in campo domani alle ore 18:00), la FIAT Torino ha avuto un precampionato poco fausto in termini di infortunii ma anche con diversi colpi di scena nella composizione del roster, quindi capire chi domani possa scendere in campo con i favori del pronostico è abbastanza arduo. Ma se Torino dovesse scaricare a terra tutti i cavalli del proprio motore, la gara non dovrebbe avere storia perchè c’è più talento in casa gialloblu che non in quella bianconera. Ma le gare si vincono in difesa ed ecco che in difesa, se i Buscaglia’s Boys hanno recepito bene in questo primo mesi di lavoro i dettàmi del boss, allora Trento può fare lo sgambetto ai paperoni torinesi.
Sentiamo cosa ha da dire Maurizio Buscaglia a meno di 24 ore dal match:
“Dopo il nostro lungo e intenso precampionato ora è il momento di confrontarci immediatamente con un torneo di grande impatto anche emotivo, visto che nel giro di 48 ore si giocano le partite che assegnano il primo trofeo stagionale: il clima da “dentro o fuori”, come ho già avuto occasione di dire, darà a tutti i giocatori in campo motivazioni extra anche rispetto a quelle già altissime di un debutto stagionale. La nostra avversaria, Torino, ci mette subito di fronte ad una grande sfida: la Fiat ha un gruppo di giocatori di alto livello, un buon mix di gioventù ed esperienza, e tecnicamente ci troveremo a confrontarci con un roster di qualità e blasone europea che, dopo la vittoria della Coppa Italia nella scorsa annata, vorrà partire bene in vista di un’altra stagione con il doppio impegno in campionato ed EuroCup.”
Poi scopri che cìè anche un ex nella sfida di domani tra Trento e Torino, è Beppe Poeta, il quale ha le idee ben precise su come si dovrà scendere in campo domani, perlomeno in riferimento ai suoi compagni di squadra e partendo dal trionfo in Coppa Italia a Firenze in finale vs Brescia:
“Un gran ricordo la vittoria dello scorso anno a Firenze, ed ho detto ai nuovi che proprio per questo dovranno dare il massimo, omaggiando coloro che ci hanno lasciato in eredità la possibilità di competere in questo scenario, ovvero giocatori, staff tecnico e Società. Non sarà una partita facile quella con Trento perché siamo in ritardo di preparazione, come è noto a tutti. Il nostro roster è inoltre quasi interamente rinnovato e per arrivare alla giusta alchimia occorrono tempo e pazienza. Tatticamente dovremo impostare il confronto di semifinale sulla fisicità e sulla corsa”.

Dovrà essere quindi una bella festa di basket e che stia attenta però Milano, lo fa capire coach Andrea Diana in questa intervista di presentazione perchè Brescia ci crede, ci vuole e ci deve credere in base alla sua voglia di bagnare il PalaLeonessa, dopo l’inaugurazione positiva vs Varese, con una vittoria che tra l’altro le dia quello slancio beneaugurale per presentarsi in Europa il mercoledì 3 ottobre vs l’AS Monaco in grande spolvero:
Le chiavi tattiche delle due gare? E’ molto probabile che nel primo match tra Torino e Trento determinante sarà il ritmo difensivo con il quale i bianconeri riusciranno ad imbrigliare gli avversari, loro sì con in mano un discreto numero di punti. La sensazione è che Larry Brown sia consapevole del trappolone che voglia tendergli Buscaglia, è tutta lì la gara, presumibile quindi un ritmo basso di gara da parte di Trento e possessi al limite dei 24″ con l’idea di fiaccare la lucidità della FIAT, come quel cavallo che ha voglia di correre ed invece lo tieni alla briglia.
In Brescia vs Milano invece i padroni di casa dovranno fare appello al loro gioco esterno vs le torri milanesi. Inutile mettere l’accento sulla potenza stratosferica del duo Gudaitis-Tarczewski ma ora, con l’avvento di Mike James, bisogna anche preoccuparsi dal perimetro, non perchè l’ex-Pana sia un tiratore naturale dalla lunga ma perchè può realmente diventare illegale se si presta il fianco alle sue scorribande verso il ferro. Non ci metteremo poi a discutere Vlado Micov, o l’apporto che Jeff Brooks possa donare al gioco dei campioni d’Italia oltre ad Amedeo Della Valle, insomma, non si vedono tanti punti deboli nella Milano di questa stagione. Ma la logica può anche esser sovvertita dalla voglia di capovolgere il pronostico iniziale, Brescia è sicuramente di per se una buona squadra ulteriormente rafforzata dagli innesti di Byron ed Hamilton, oltre al lavoro che potrà fare Erik Mika con Gerald Beverly ma non si potrà prescindere dall’attenzione ed alla cura di ogni pallone.
Fabrizio Noto/FRED