Brescia, 29 settembre 2018 – Forse questo è l’anno buono , avranno pensato i tifosi milanesi dopo aver visto la seconda semifinale tra la loro squadra del cuore e la Germani Brescia nel nuovissimo PalaLeonessa. E’ l’anno buono per non soffrire più in Italia e per fare strada in Eurolega, questo dovrebbe esser stato il pensiero dominante alla fine della partita. Partita che ha avuto senso fino all’intervallo, chiuso sopra solo di 5 lunghezze da parte degli uomini di Pianigiani a causa di una seconda parte di secondo quarto all’insegna del relax mentale che nemmeno una corazzata come Milano si può permettere , pena rimonta da parte dell’avversario. Dopo la pausa lunga però,un parziale di 17-0 per i biancorossi che ha stritolato le ultime difese bresciane ed ha spianato la strada per un 4 quarto da energy saving in vista della finale. Fin qui la fredda cronaca come diceva un vecchio personaggio tv; ora vediamo insieme quali spunti di valutazione ed analisi ci hanno fornito questi 40 minuti di semifinale.
Dal punto di vista milanese direi che Pianigiani sarà soddisfatto si, ma non al 100%. Perché sicuramente il secondo quarto non gli è piaciuto come nemmeno le numerose palle perse banali anche se non hanno avuto effetti nefasti. Io aggiungo che si e’ già intravista l’ingiocabilità di Milano in serie A e pensiamo che di fronte aveva una squadra di ottimo livello di serie A…. Troppo fisica ,lunga e talentuosa davanti, ben attrezzata anche dietro e nelle piccole cose . Tutte lacune dello scorso anno che sembrano sistemate grazie all’arrivo di giocatori tipo Brooks e Burns, giocatori capaci di segnare 5 punti in due ma di essere ugualmente importanti a rimbalzo,in difesa e negli aspetti del gioco che non vanno nelle statistiche e cioè ciò che gli americani definiscono intangibles. Averli ingaggiati da italiani poi acuisce ancora di più il gap con le altre.
Interessante notare come la chimica tra le due stelle di Milano nel reparto guardie sembri già a buon punto, altra notevole differenza rispetto a 12 mesi fa. Anche se a volte Mike James esagera nelle forzature e Nedovic , al netto della stupenda partita disputata, è un giocatore che a volte scompare dalla partita. Hanno l’età giusta per smussare questi difetti che a parer mio li separano dall’essere dei top player in Europa in maniera permanente e non solo a sprazzi.
Insomma i nuovi arrivi direi che hanno meritato tutti una promozione compreso un poco visibile Della Valle. La vecchia guardia invece ha giocato come eravamo abituati dai playoff dell’anno scorso: Gudaitis dominante in area e Micov il solito professore elegante e chirurgico, Cinciarini e Kuzminskas che portano il loro mattone alla causa . Gli unici in ombra sono stati Bertans e Fontecchio ma e’ ovvio che ruotando in 11 non è facile trovare spazi per mettersi in mostra. Tra meno di 24 ore si torna in campo e non mi stupirei di vederli protagonisti in finale (specie il lettone). Questa dev’essere la forza di una grande squadra dalla panchina lunga quale Milano ambisce ad essere.

Mike James
Se fossi in Diana invece non sarei né troppo arrabbiato né troppo preoccupato. La squadra ha giocato bene per 20 minuti ma ha tirato male anzi malissimo per 40. Difficile vincere anche contro l’ultima in classifica se si tira 1/19 da 3…consiglierei la società bresciana di sistemare diversamente le luci in alto in vista del campionato! Scherzi a parte una giornata storta ci può stare e la difesa milanese ha fatto il resto.
Parlando dei singoli , ottima impressione mi ha lasciato Hamilton ma il giocatore ha ottimo pedigree quindi sorpresa non è . Allen invece è stato soverchiato dal duo di esterni milanesi ma potrà rifarsi ampiamente perché ha qualità , vedremo se saprà inserirsi nei meccanismi di squadra : cosa che invece pare aver già fatto l’ex di serata, quell’Abass che a Milano ha speso gli ultimi 2 anni. Si vede che a Brescia è più a suo agio , sa di poter sbagliare senza venir subito punito e sa anche di essere un tassello fondamentale sia in attacco che in difesa. Stagione importante la sua e io penso che non la sbaglierà.
Mika invece e’ parso molto in ritardo di forma così come Moss , mentre Beverly tra i nuovi è quello che mi ha impressionato di meno. Credo sarà soltanto un discreto cambio per i lunghi. Alla fine chi ha veramente tradito Diana è stato il blocco italico perché Vitali e Zerini han giocato parecchio al di sotto delle proprie possibilità cosi come Sacchetti . Da Ceron e Laquintana nonostante il basso minutaggio nemmeno un lampo anche se non han fatto danni : con Brescia in Eurocup però servirà anche un loro contributo fattivo per allungare le rotazioni ; ormai son maturi entrambi per fare questo step.
Concludendo , Brescia nonostante il risultato punitivo mi ha confermato che sarà nei quartieri alti della classifica pronta a dare battaglia anche in Europa, mentre su Milano approfondiremo meglio il discorso domani dopo la finale che la vede strafavorita contro una Torino si atletica e talentuosa ma per dirla alla Pianigiani senza vissuto che ha battuto però Trento in semifinale (se volete approfondire….. https://all-around.net/2018/09/29/zurich-connect-supercoppa-2018-ottima-fiat-torino-che-batte-trento-per-81-72-e-vola-in-finale-nel-primo-match/).
Buona finale!
Cristiano Garbin
@garbo75