E’ stato un inizio decisamente frizzante quello del massimo campionato di Lega A edizione 2018-19. Erano in programma due anticipi nella serata di sabato 6 ottobre e sono stati due incontri decisamente spettacolari, con giocate di eguale livello ma soprattutto con emozioni a non finire.
In rigoroso ordine orario, scendevano per primi in campo la Sidigas Avellino e la Red October Cantù, sul neutro di Pistoia per la squalifica del campo degli irpini, con il pari esordio in Lega A sulle rispettive panchine per i due coaches, Nenad Vucinic per i verdi d’Irpinia e Evgeny Pashutin sulla panchina dei brianzoli.
Pronti, via ed Avellino parte a mille in attacco, mostrando con evidenza che tutte le problematiche viste e vissute in precampionato fossero ormai solo cronaca del passato. La coppia Caleb Green e l’ex-NBA Norris Cole fanno la parte del leone in attacco ma stupisce soprattutto la maturità dell’ala ex-Sassari di due stagioni fa: “cattivo”, preciso, un costante punto di riferimento per i propri compagni con numeri alla fine da standing ovation: doppia doppia in carrozza con 32 punti, 15 rimbalzi e 42 di valutazione. Ma Norris Cole non lo lascia mica da solo collezionando un esordio da paura, doppia doppia anche per lui con 21 punti e ben 13 assist! Da sottolineare un paio di cose: la doppia doppia anche di Matt Costello (12 p.ti e 10 rimbalzi), anche lui al debutto in Italia insieme ai 15 p.ti di Demetris Nichols ed agli 11 di Keifer Sykes ma anche lo 0 assoluto degli italiani a referto eccezion fatta per i 3 punti di Ariel Filloy (sapendo però che Luca Campogrande era fermo ai box per guai fisici).
Il finale dice 98-81 per la Sidigas Avellino e non ammette molte repliche ad una Red October Cantù apparsa molto simile a quella squadra buona 6 giorni fa ad Anversa vs il Telenet, buona ma non al punto di poter reggere il campo vs una squadra più affamata di vittorie, esattamente come gli Antwerp Giants. Per Cantù, che viene presa a ceffoni nel primo periodo (32-20), tenendo poi meglio il campo nei restanti periodi ma perdendo comunque sia il terzo che il quarto parziale, non basta un ottimo Capitan Ike Udanoh, autore di una prestazione da 19 punti (9/10 al tiro), 7 rimbalzi e 5 assist, risultando il top scorer dei biancoblù.
Per il resto, cosa scrivere? Evidente che manchi qualcosa alla Red October, per questa ragione nel tardo pomeriggio di ieri, mentre Cantù faceva il suo esordio stagionale in Serie A sul parquet del “PalaCarrara” di Pistoia, all’Aeroporto di Milano Malpensa è sbarcato Davon Jefferson, ultimo acquisto canturino. L’ala statunitense, reduce da un’esperienza trionfale in Porto Rico con tanto di titolo con la maglia dei Capitanes de Arecibo, è sbarcata in Italia intorno alle ore 18:00 con un volo da Los Angeles. Forse non sarà la panacea per un team che fa fatica a calarsi subito in gara, fattore che sta condizionando le sue gare ufficiali ad oggi. Ma mentre contro gli ungheresi del Szolnoki Olaj poteva andar bene partir male e finire in crescendo, appena si è alzata un pò l’asticella Cantù ha fatto una gran fatica a stare in scia sia dei Giants ieri che di Avellino oggi. Per fortuna Pashutin ne è consapevole, solo le prossime gare ce lo diranno anche se, come leggerete in basso, sapere di contenere Green e Cole e vederli alla fine i migliori in campo non va per niente bene…
Sala Stampa
Nenad Vucinic
“Siamo contenti di aver vinto la partita, era molto importante: siamo una squadra nuova ed io stesso sono un esordiente in Serie A. Eravamo un po’ preoccupati perché Cantù aveva già giocato quattro match di qualificazione alla Basketball Champions League, mentre noi abbiamo disputato solo la preseason. Questa sera in attacco siamo stati bravi a crearci un vantaggio consistente, ma dobbiamo migliorare dal punto di vista difensivo, specialmente sugli 1 vs 1. Domani partiremo alla volta della Russia, dove affronteremo il Novgorod, che è una buona squadra. Molto probabilmente Lollo D’Ercole non sarà dei nostri perché è prossimo a diventare papà e non vogliamo privarlo di un momento così gioioso della sua vita. Questo ovviamente riduce le nostre rotazioni ma ci affideremo all’apporto di Spizzichini e del giovane Sabatino”.
Evgeny Pashutin
“Per noi era una partita difficile, lo sapevamo. Tutta la settimana ci siamo soffermati in particolare su due giocatori, Green e Cole, lavorando per contenerli in partita. Ma non siamo stati in grado di farlo. Green ha segnato 32 punti, riuscendo a tirare a volte anche con troppo spazio. Dovevamo concentrarci su di lui, come da piano partita. Il risultato è però sotto gli occhi di tutti. Questo gli ha permesso di trovare subito fiducia fin dal primo quarto, riuscendo a segnare 23 punti nel solo primo tempo, dove noi abbiamo faticato molto soprattutto nella gestione del ritmo.
Abbiamo commesso troppi errori, non correndo abbastanza e non riuscendo a chiudere bene sugli avversari a rimbalzo. Poi, nel secondo tempo abbiamo giocato meglio in difesa, continuando però a perdere Green. Abbiamo subito 98 punti oggi, troppi. Noi, invece, per la seconda gara consecutiva abbiamo segnato più di 80 punti, senza però riuscire a cogliere la vittoria. La nostra mentalità deve essere differente se vogliamo vincere: dobbiamo giocare di squadra, condividendo di più il pallone in transizione, prestando attenzione a non perdere troppi palloni.
Avellino ha meritato di vincere, sono stati meglio di noi oggi. Adesso non ci resta che tornare in palestra per sistemare un po’ di cose. Dobbiamo imparare dai nostri errori e lavorare duramente in allenamento per migliorarci in difesa. Siamo una squadra giovane quindi siamo in grado di poterlo fare, dobbiamo lavorare e lavorare. Sarà mia responsabilità cercare di migliorarli sotto questo aspetto.”
Sidigas Avellino – Red October Cantù 98-81
Parziali: 32-20, 26-26; 22-19, 18-16.
Nell’anticipo successivo, di scena invece sul campo dei vice-campioni d’Italia bis della Dolomiti Energia Trentino, è andata in scena una gara a dir poco pirotecnica e spettacolare tra i padroni di casa e la Vanoli Cremona. La vincono secondo ogni pronostico proprio i lombardi di Meo Sacchetti che espugnano la BLM Arena dopo ben due tempi supplementari per 99-104.
È una gran Vanoli quella che riesce ad ottenere il meglio da tutti i suoi giocatori, quasi come se ci si trovasse in un cantiere ed ognuno abbia portato il mattoncino necessario per portare a casa una partita vinta e persa più volte lungo tutti i 50 minuti. Paradossalmente nonostante quanto dica il punteggio finale, la Vanoli Cremona la vince in difesa nei momenti cruciali del match che diventa incandescente nei due tempi supplementari ed il team lombardo di fatto a tratti la domina anche nei 40′ di gioco. Bravi però i bianconeri a non mollare, a rifarsi spesso sotto.
Il primo supplementare vede la Vanoli Cremona portarsi avanti con i liberi di Saunders ma Trento recupera e trova con Marble il più 4 a pochi secondi dal termine. Ma prima Saunders con una penetrazione e poi Crawford con il canestro dopo la scippata in difesa riportano la Vanoli in parità (89-89). Ed è proprio la buona difesa di Ruzzier su Radicevic che regala al pubblico e alle squadre altri cinque minuti di extra time.
Nel secondo supplementare, sempre Cremona sembra di nuovo affondare dopo il buon 4-0 dei padroni di casa ma le due triple di Ricci e Aldridge la riportano avanti di due (93-95). Sauders si prende la scena con uno sfondamento subito, una palla recuperata e cinque liberi a segno. Chiudono i conti Crawford e Ruzzier freddissimi dalla linea della carità per il 99-104 finale.
Ottimo lavoro quindi per i ragazzi di Meo Sacchetti che meglio di così era difficile potessero fare. Ottimo Saunders, non tanto per la tripla dell’aggancio al 40′ di gioco che porta le due squadre al primo supplementare, quanto per la sua costante presenza su i due lati del campo: una minaccia per Trento in attacco, un difensore sempre pronto a sacrificarsi per il compagno battuto.
Diversi sono stati i giocatori protagonisti di questa pirotecnica partita. Per la Vanoli Cremona, oltre al già citato Saunders ci sono i 20 punti di Crawford con 3 rimbalzi e 2 assist e soprattutto una grande partita difensiva, i 15 di Ricci autore di una partita solidissima e di canestri dal peso specifico enorme e i 18 e 7 rimbalzi di Peyton Aldridge. 7 assist per Ruzzier, 4 con 9 punti per Diener.
Per una Trento invece stupita e colpita da questa grande verve cremonese, grande prova di Radicevic con 19 punti (12 nel quarto periodo) e 7 assist. 17 e 5 assist per Flaccadori e doppia cifra anche per Gomes (16), Hogue (14) e Forray (10). Comunque anche se fa male questa sconfitta in casa, la Dolomiti Energia Trentino di Maurizio Buscaglia ci ha abituati a queste partenze problematiche per poi recuperare in stagione. La buona notizia è che comunque i bianconeri torneranno subito in scena alla BLM Group Arena di Trento mercoledì 17 ottobre in occasione del Round 3 di EuroCup contro lo Zenit San Pietroburgo, ed ancora prima saranno di scena a Villerbauenne vs l’ASVEL tra meno di 72 ore per assorbire la sconfitta, sarà quasi un’impresa vincere vs la corazzata russa ma vedremo. Ovviamente il disappunto a fine gara è notevole, qualcosa ancora non va, specialmente in difesa, una volta marchio di fabbrica del team.
Sala Stampa
Maurizio Buscaglia
«Abbiamo giocato una brutta partita, abbiamo avuto la possibilità di vincerla nonostante tutto, ma non l‘abbiamo sfruttata e alla fine abbiamo perso: meglio così per certi versi, cerchiamo di usare questa prima di campionato come riferimento per capire quanta strada dobbiamo ancora fare. Dobbiamo tornare in palestra con il chiaro obiettivo che occorre migliorare il modo in cui giochiamo assieme. Abbiamo abusato del palleggio, ci è mancata circolazione di palla: non eravamo pronti ad inizio match, tanti rimbalzi ci sono passati sopra alla testa».
Dolomiti Energia Trentino – Vanoli Basket Cremona 99-104
Parziali: 15-19, 31-37; 52-56; 77-77