Pesaro – Lo scontro diretto alla prima di campionato produce una sfida ad alto livello emotivo, vista la posta in palio già importante, tra Vuelle Pesaro ed OriOra Pistoia, con una partita in equilibrio per tutti i quaranta minuti ed un discreto livello di gioco tra due formazioni che hanno giocato a viso aperto.
Alla fine, come giustamente rilevato dal coach pistoiese Ramagli, l’hanno decisa gli episodi e dinanzi ad collettivo apparso migliore come quello di Pistoia, ha prevalso il talento individuale di una Vuelle che comunque, nel corso della partita, ha saputo innalzare la qualità globale del suo gioco.
Era importante raccogliere i due punti e sicuramente la Vuelle, giocando in casa, poteva sentire una maggiore tensione sulle spalle ma la sfrontatezza dei suoi americani le ha permesso di venire fuori da un paio di situazioni difficili nel primo tempo per poi prevalere nella seconda parte di gara, raggiungendo un migliore equilibrio nel proprio gioco offensivo; tutto questo mentre Pistoia è stata più ordinata per tutto il match ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca recriminando sulla pessima percentuale ai tiri liberi e sulle troppe palle perse.
Il nuovo colpo d’occhio dell’Adriatic Arena è di grande impatto; la nuova illuminazione in stile NBA, con il pubblico in penombra e tutte le luci rivolte al campo, creano una grande atmosfera, grazie anche ad un pubblico di casa abbastanza numeroso e caldo nonché ad una nutrita rappresentanza della tifoseria ospite.
Si comincia, come ci si attendeva, con la squadre ad affrontarsi a viso aperto senza eccessivi tatticismi; nei primi frangenti si fa preferire la Vuelle, che infatti in un paio di occasioni prova già l’allungo, portandosi anche sul +6 (11-5), grazie ad un quintetto base che va presto tutto a segno ma soprattutto con Murray sugli scudi per quanto riguarda la parte realizzativa e Mockevicius per quanto riguarda i rimbalzi.
L’abbrivio iniziale dei padroni di casa però piano piano si spegne e così emerge la migliore organizzazione di gioco degli ospiti, che iniziano a fare male con il dinamismo dei loro lunghi atipici contro cui la Vuelle non ha molte armi; così a 3:20 dal termine del primo quarto Krubally impatta a quota 14 e poi nel prosieguo, aiutato da Auda e dalle triple di Kerron Johnson , consente a Pistoia di chiudere il primo quarto in vantaggio sul 23-18, mentre Pesaro non segna più da troppo tempo.
In apertura di secondo quarto gli ospiti toccano il massimo vantaggio sul 18-26 grazie a Peak, ma poi si sveglia McCree, che pone fine al digiuno della Vuelle con una fiammata da 5 punti, mentre poi è una tripla di Blackmon a riportare la parità a quota 28.
La partita prosegue con questo leitmotiv, con la OriOra a farsi preferire per continuità e maggiore organizzazione di gioco e la Vuelle che dimostra di avere maggiore talento individuale ma ancora tanto da migliorare a livello di gioco di squadra; Pistoia tocca ancora il +6 (30-36) grazie ad Auda e Kerron Johnson, poi Pesaro ritorna ancora a -1 prima che nell’ultima azione Kerron Johnson (14 punti nel primo tempo per lui) non trovi la classica tripla sulla sirena che fissa il parziale sul 39-43.
La Vuelle si riporta in avanti nel terzo quarto, raggiungendo in un paio di occasioni il +5 (la ultima sul 55-50) grazie ad una tripla ignorante di McCree e ad un bel cesto di Murray; ma è soprattutto Mockevicius a trascinare i suoi, non solo con tanti rimbalzoni, ma anche con punti e stoppate, tant’è che quando coach Galli lo chiama in panchina a rifiatare, la OriOra recupera in un amen, per poi riuscire a chiudere il quarto ancora in vantaggio di 1 (57-58) con la consueta tripla sulla sirena, questa volta di Peak.
La partita oramai sembra indirizzata sui binari dell’equilibrio ed in effetti così sarà anche per tutta la durata dell’ultimo quarto. La Vuelle trova qualche punticino dalla panchina con Ancelotti e l’inaspettato Zanotti, mentre Pistoia risponde con i soliti Auda e Kerron Johnson, a 1:46 i padroni di casa si trovano sul +5 (75-70) per quello che potrebbe essere l’allungo decisivo, ma poi i ragazzi di Galli sprecano qualche attacco e così Pistoia riesce nuovamente a riportarsi a portata di tiro (77-75) ad una quarantina di secondi dalla fine grazie ai tiri liberi di Peak e Krubally.
Ai successivi tiri liberi di Mockevicius risponde un Bolpin lasciato libero di arrivare fino al ferro, ma poi il fatto decisivo viene dalla fischiata arbitrale sulla rimessa, quando a Kerron Johnson viene fischiato un fallo antisportivo; un glaciale Mockevicius segna ancora i due liberi e poi, dopo l’attacco della disperazione fallito dagli ospiti, il punteggio finale viene fissato da Blackmon sull’83-77.
Victoria Libertas Pesaro – OriOra Pistoia 83-77
Parziali: 18-23; 21-20; 18-15; 26-19
Progressione: 18-23: 39-43; 57-58
Mvp: fatta eccezione per un Artis ancora un po’ timido, tutti i nuovi arrivati della Vuelle hanno destato buona impressione, ma nelle prima di campionato ci sentiamo di premiare con la palma del migliore in campo il pivot Mockevicius, sicuramente il meno appariscente di tutti, ma capace alla fine di portare a casa una doppia doppia di punti e rimbalzi (13+13) e di essere il migliore per valutazione della partita (27)
Wvp: la sua prestazione non è stata di certo fallimentare, ma da Dominique johnson si attendeva sicuramente di più, sia in termini di punti realizzati, ma soprattutto in termini di leadership, visto che per buona parte della partita non è riuscito ad incidere neppure come
Spogliatoi
Galli
Ero pronto ad una partita sofferta, combattuta ed equilibrata, contro una squadra esperta e più organizzata; la chiave è stata riuscire a limitare a 34 punti l’attacco di Pistoia nel secondo tempo. Al di là del risultato sono contento perché, soprattutto nell’ultimo quarto, abbiamo disputato un match di buona qualità offensiva e per tutto il secondo tempo siamo stati bravi anche in difesa. Stasera ognuno, per quel che poteva dare, ha fatto molto bene ed è stato importante avere pericolosità offensiva dai nostri lunghi soprattutto nel secondo quarto. Gli ultimi cinque minuti sono stati importanti sia da un punto di vista difensivo che offensivo e da lì dobbiamo ripartire.
Ramagli
Sono partite che si decidono su piccoli dettagli e su situazioni poco considerate, come palle vaganti, rimbalzi concessi in maniera puerile ed i tiri liberi sbagliati; su questi fattori si è decisa la partita. Noi dovevamo giocare questo tipo di partita, riuscendo almeno parzialmente a limitare le folate di Pesaro, ma poi siamo stati disattenti su questi dettagli che hanno deciso una gara equilibrata dal primo all’ultimo minuto e con un livello di tensione già alto nonostante fosse la prima di campionato
Giulio Pasolini