Per arrivare a giocare al Polisportìu d’Andorra bisogna arrivare ai circa 2000 metri d’altezza della sesta nazione più piccola d’Europa, il Principato di Andorra, incastonata nella catena montuosa dei Pirenei che divide la Francia dalla Spagna. Politicamente è uno stato indipendente retto da due coprincipi: il vescovo della diocesi spagnola di Urgell e il presidente della Repubblica di Francia,
Ed è qui che domani, mercoledì 10 ottobre la Germani Brescia affronta la sua seconda partita in 7Days Eurocup. “Ad Andorra il nostro obiettivo è quello di alzare la qualità della nostra prestazione e diventare ancora più solidi“. Queste le parole di Andrea Diana, coach della Germani Brescia Leonessa, alla vigilia della prima trasferta europea della stagione, che vedrà il quintetto bresciano impegnato sul campo del Morabanc Andorra, una delle squadre che da tempo frequenta i piani alti della classifica della Liga ACB.
“In questa fase della stagione la priorità è portare avanti il nostro concetto di squadra, inteso come mentalità e sistema di gioco – spiega l’allenatore della Leonessa -. Abbiamo analizzato insieme la partita di Varese, dove sicuramente ci sono stati dei passi in avanti sull’aspetto mentale, ma allo stesso tempo ci sono stati ancora tanti errori tecnici, soprattutto difensivi“.
“Aver perso di un punto contro una delle squadre meglio organizzate dell’intero campionato da un lato ci deve far capire quanti margini di miglioramento abbia questa squadra – prosegue il coach della Leonessa -, mentre dall’altro mi piacerebbe che alcuni di questi errori non venissero ripetuti già dalla partita di mercoledì ad Andorra. L’obiettivo è quello di alzare ogni volta la qualità della nostra prestazione e diventare sempre più solidi“.
“Andorra è una squadra molto profonda, in cui tutti i giocatori sono coinvolti e inseriti nel sistema, sia in termini di minuti che di responsabilità – conclude coach Diana -. Giocano una pallacanestro moderna, fatta di letture e tanto movimento, con un alto numero di passaggi. Il primo obiettivo sarà quello di limitare al minimo le loro scorribande, evitando canestri presi in contropiede. In attacco, invece, dovremo prestare molta attenzione al loro pressing tutto campo, limitando il numero di palle perse e cercando di costruire attacchi bilanciati. Sarà sicuramente emozionante riabbracciare Michele Vitali, un ragazzo che ci ha dato molto nei primi due anni di Serie A“.