Il classico bicchiere riempito a metà: l’immagine simbolo dell’esordio europeo dell’Olimpia è questa , e come sempre in questi casi c’è chi vede la parte piena e chi quella vuota. Cercheremo ora di analizzare questo bel bicchiere da ambedue i punti di vista.
Bisogna però fare una premessa: cercheremo di evitare per quanto possibile confronti con gli anni scorsi per motivi che definirei logici. Ogni annata è a sé stante ed ogni avversario è diverso, quindi guardiamo solo al presente.
Presente che intanto vede l’Olimpia a quota due punti e questo conta, perché alla fine era l’obiettivo primario della spedizione montenegrina. Considerando che i prossimi avversari di nome fanno Real Madrid e Olympiakos sarebbe stato delittuoso tornare con una sconfitta con il serio rischio di iniziare con tre passi falsi in fila. Ciò non è avvenuto e questo fa parte del bicchiere mezzo pieno.
Le altre note positive vengono dal fatto che la squadra ha sempre condotto la partita e non si è fatta prendere dal panico nemmeno nel momento di massima difficoltà. Certo , avere giocatori esperti come Micov o Nedovic aiuta tantissimo ed in campo lo si è visto. A me è piaciuta parecchio la disponibilità a passarsi la palla e la drastica diminuzione rispetto allo scorso anno di isolamenti e di uno contro uno ( o contro il mondo). Vero è che ogni tanto James si lascia prendere la mano dal suo enorme talento atletico e tecnico: Pianigiani però penso abbia messo in conto questo aspetto e starà a lui limitare il più possibile scorribande e zingarate del numero 2. Perché abbiamo visto anche ieri che James è e sarà sempre più il motore di questa Olimpia capace con le sue penetrazioni e la sua velocità in transizione di far tirare piedi a terra i vari tiratori presenti a roster.
Tra le note positive voglio segnalare anche un Kuzminksas molto più convinto ed inserito rispetto alla scorsa stagione, come ovvio che sia. In una serata dove ha sparato due mattoni da fuori contro il tabellone ha capito che doveva rendersi utile in altri modi e così ha fatto, dimostrandosi uno dei giocatori più completi in circolazione. Mi ha impressionato soprattutto la sua presenza a rimbalzo in attacco, sempre velenoso con le sue lunghe leve.
Poi c’è Micov, il migliore in campo. Beh su di lui poco da dire: uno scienziato del gioco che ieri sera ha fatto fruttare la differenza di stazza coi pari ruolo e nel finale ha punito ogni cambio sistematico della difesa con movimenti tratti da pagina 2 del manuale del basket. Immarcescibile, ma sarebbe bene per la squadra non acuire la dipendenza nei finali dalla sua presenza perché contro squadra più fisiche ed atletiche non sempre il buon Vlado riuscirà ad essere così incisivo.

Parliamo poi del reparto lunghi: per conto mio ad oggi, checché ne dicano i telecronisti, c’è un uomo che fa reparto da solo e viene dalla Lituania. Anche quando non brilla particolarmente come ieri sera è il totem difensivo al quale l’Olimpia si aggrappa nei momenti difficili e la boa in attacco utile a levare pressione agli esterni ed a procurarsi falli(usando anche buoni dosi di malizia ed esperienza)chiudendo triangoli offensivi quando non direttamente dei pick and roll. Gudaitis si candida ad essere uno dei top europei nel ruolo di 5, e per me lo è già.
Tra le note positive ci metto anche la gestione della gara da parte dello staff tecnico. Sempre ottimo tempismo nel fermare il gioco nei momenti di difficoltà e buone rotazioni dalla panca. Interessante anche l’opzione del quintetto denza play in un momento decisivo con Nedovic e Della Valle a menare le danze: direi esperimento riuscito e dato anche lo stato di forma di Jerrells unito al fatto che il coach non ritiene Cinciarini da rotazione in Europa credo che lo rivedremo. Certo, Micov è stato spremuto molto ma questa è stata catalogata come partita fondamentale per cui il fine giustifica il mezzo. Non mi stupirei di vedere un Micov in tribuna domenica a Bologna ….magari con ancora tanti minuti a Della Valle, ieri strepitoso. In tanti avevano dubbi sulla sua capacità di “starci” in Eurolega. Ha risposto alla grande Amedeo, ed ha dimostrato che se usato da terminale e non da costruttore di gioco può essere letale. Bene così.
Passiamo ora alle dolenti note : son convinto che il 99% dei tifosi milanesi si siano arrabbiati davanti alla tv per i troppi rimbalzi offensivi concessi dall’Olimpia. A mio parere non c’è direttamente un problema rimbalzi. C’è che il problema deriva anche dal fatto che i piccoli devono tenere di più le penetrazioni avversarie. A me la prova difensiva di James e Nedovic non è piaciuta granché, specie del primo. Troppa ricerca del recupero a tutti i costi e poca opposizione fisica al palleggiatore: facendo cosi si espongono i lunghi al pubblico ludibrio perché non possono sempre chiudere le falle.
Non mi è piaciuto nemmeno il black out avuto nel terzo quarto quando si è smesso di giocare di squadra. Per questa Olimpia a mio parere è imprescindibile: iniziare a giocare uno contro uno é come tagliare di un buon 70% la potenza offensiva biancorossa. Specie per cercare triple dopo 5 secondi dall’inizio dell’azione con l’uomo in faccia, un difetto soprattutto di James che spiega perché ha percentuali molto basse da 3 punti.
Altra nota negativa le prestazioni di Tarczewski e Burns : se per il secondo si sapeva che l’impatto con la realtà europea avrebbe potuto essere violento causa mancanza di centimetri soprattutto ma anche di tasso atletico completamente diverso rispetto alla serie A un discorso va fatto per il buon Kaleb.
Su questi schermi avevo già scritto (
https://all-around.net/2018/07/24/lega-a-postemobile-mercato-2018-19olimpia-milanomanca-lultimo-tasselloecco-i-possibili-candidati/ ) che a mio parere non è ancora pronto per giocare tanti minuti in Eurolega e la prestazione di ieri me l’ha confermato. Troppo ingenuo, si carica di falli ed in attacco è pericoloso solo se servito in movimento per farlo andare a schiacciare. Un po’ pochino in effetti: sono sempre più convinto che l’ingaggio di un ala-pivot dinamica che abbia almeno un buon range di tiro sia necessario per aumentare il ventaglio di opzioni nella faretra milanese. Vedremo se il persistere di queste sensazioni indurrà l’Olimpia a tornare sul mercato.
Last but not least, due parole sugli avversari: che non fosse una squadra debordante di talento lo si sapeva però va apprezzato il fatto che hanno dimostrato parecchio carattere. Sono convinto che in casa daranno fastidio a molte squadre anche blasonate, specie quando inseriranno meglio Craft e Clarke (ieri zero punti in due) . Ah, Earl Clark è proprio un bel giocatore.
Garbin Cristiano
@garbo75