E’ una Brindisi dall’approccio molto diverso rispetto a quello mostrato una settimana fa a Milano, quella che debutta il 14 ottobre davanti ai suoi tifosi. La gara contro Pesaro ha sicuramente un appeal diverso rispetto a quella con le Scarpette Rosse, nondimeno è già fondamentale in ottica salvezza. VL ed Happy Casa puntano entrambe alla permanenza nella massima serie e i due punti conquistati da Brindisi sono già oro in cassaforte.
La partita è all’inizio bruttina, con entrambe le squadre che faticano a trovare un qualsiasi tipo di ritmo e non sempre per merito delle difese avversarie. Brindisi in attacco è un po’ frettolosa mentre Pesaro è sprecona. Il primo break arriva infatti proprio quando i padroni di casa iniziano a costruire con maggior pazienza, nella seconda metà del secondo quarto, arrivando a tiri più comodi dopo aver mosso la difesa.
Nonostante l’approccio un po’ soft alla gara, però, la ripresa vede un ulteriore allungo della Happy Casa, con una VL che controbatte solo timidamente. Brindisi controlla in sostanza tutta la seconda metà, senza che gli avversari riescano a scalfire più di tanto il divario in doppia cifra.
Promossi e bocciati
Promossa sicuramente la difesa di Brindisi, che all’esordo contro l’Olimpia aveva mostrato un po’ il fianco a penetrazioni fin troppo facili degli avversari. Qui invece la New Basket mostra una solida difesa a uomo che non concede spazi ai lunghi pesaresi, nonostante la differenza sfavorevole di chili e centimetri sotto canestro. La Happy casa dunque non paga dazio, aggiustando anche i problemi a rimbalzo e chiudendo il confronto sotto le plance sostanzialmente in parità (39-42).
Certo l’attacco di Pesaro, ancora troppo figlio di facili individualismi e soggetto a palle perse, ha agevolato il compito alla difesa dei padroni di casa. La VL ha tirato troppo male da 2 (41%) e ai liberi (58%) per pensare di impensierire gli avversari, e non è bastata neanche la buona percentuale dalla lunga distanza (40%) a mantenere in piedi la baracca. Le palle perse poi, tantissime alla fine (20), hanno condannato gli ospiti soprattutto negli ultimi due quarti, dove Pesaro ha letteralmente regalato agli avversari semplici passaggi d’apertura che hanno condotto agli inevitabili contropiedi brindisini.
Promossi a pieni voti, poi, sicuramente Jeremy Chappell e Riccardo Moraschini. L’americano è stato il vero trascinatore dei suoi, levando le castagne dal fuoco soprattutto nei momenti iniziali, quando la sua squadra era un po’ in panne e faceva fatica a trovare soluzioni con continuità. 18 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist sono i numeri di una prestazione a tutto tondo sporcata da pochissimi errori. La guarda italiana invece ha portato un enorme contributo dalla panchina, segnando 16 punti e arrivando al ferro a ripetizione. Unica pecca della sua partita, che sarebbe potuta essere stellare, è rappresentata dai tanti errori dalla lunetta.
Semplicemente rimandato Tony Gaffney, che ha fatto tante cose buone per la squadra, come testimoniano i 10 rimbalzi e i ben 7 assist, ma ha fatto registrare la sua seconda prestazione negativa al tiro, chiudendo con 2 soli punti e 1/9 dal campo.
Per Pesaro bene McCree, autore di 24 punti, che però non è mai uscito dal campo e forse alla fine ha pagato la stanchezza.
Nel complesso, Brindisi ha convinto sotto quasi tutti i punti di vista, se si esclude un approccio non proprio aggressivo alla gara e le iniziali difficoltà in attacco. Per la VL invece ci sono ancora molte cose da sistemare, sia nell’equilibrio dei possessi in attacco che nella solidità difensiva. La buona notizia per la società marchigiana è che il roster quest’anno sembra avere decisamente più qualità rispetto all’anno scorso, e questo potrebbe aiutare a raggiungere una salvezza meno sofferta.
Happy Casa Brindisi – VL Pesaro 88-73
Lorenzo Olivieri