Seconda giornata di campionato in archivio. Il campo consacra ancora una volta la Vanoli Cremona e il gruppo apparentemente perfetto di Milano. Primi sorrisi per Brescia e Sassari. Dietro cadono Trieste, Pistoia e Pesaro.
CREMONA SHOW CONTRO AVELLINO, MILANO SUPERA UN’OTTIMA BOLOGNA
Il colpaccio della giornata lo mette a segno Cremona, che gioca una partita pressoché perfetta, batte Avellino 94-88 e resta punteggio pieno, mettendo in fila la seconda affermazione consecutivo di valore altissimo, dopo il successo all’esordio sul campo di Trento. Ancora un match a punteggio altissimo per gli uomini di Sacchetti, che impongono la legge del PalaRadi anche a una Sidigas forse un po’ stanca dal doppio supplementare di Coppa contro il Nizhny, ma che, in ogni caso, ha ceduto solo nelle ultime curve del match. Decisivo un gioco da tre punti di Giampaolo Ricci (13 punti di cui sette degli ultimi nove dei suoi) a poco più di un minuto dal termine. Lì Matt Costello sbaglia la tripla del pareggio e, a quel punto, la Vanoli deve limitarsi ad amministrare dalla lunetta, al termine di una partita sempre equilibrata, con Avellino avanti a lungo, seppur di poco, nelle fasi centrali del match. MVP Andrew Crawford con 23 punti. Per gli ospiti stesso bottino per il solito Caleb Green, mentre giornata storta per Norris Cole, che si ferma a 10 punti con 3/9 dal campo e tre palle perse.
Nel big match della settimana, invece, Milano infila la quinta vittoria in altrettante partite ufficiali disputate fin qua, sbancando il Paladozza di Bologna per 88-79, al termine di una partita bellissima, giocata bene e a viso aperto sia dai milanesi che dalla Segafredo Bologna. Alla fine la differenza la fa un monumentale Mike James (26 punti), che con una serie di iniziative personali scava il solco che stende definitivamente una Virtus comunque irreprensibile. I bolognesi hanno offerto una prova di sostanza e qualità, tenendo avanti la testa (massimo vantaggio sul +6) fino a cinque minuti dal termine, con un Brian Qvale monumentale (18+12 rimbalzi) e Tony Taylor lucido in regia (15 e 9 assist), seppur senza cambi alle spalle. Nel momento decisivo, però, sono saliti in cattedra James, un superlativo Nedovic (18 punti e una grande difesa su Punter, contenuto a 14 punti) e Vlado Micov, che con una scarica di triple hanno indirizzato l’esito del match, confermando come l’AX Armani Exchange quest’anno faccia davvero sul serio.
VENEZIA SUL VELLUTO A PISTOIA, SASSARI A PRANZO SI MANGIA VARESE
Tutto facile per la Reyer Venezia, che resta a punteggio pieno in compagnia di Milano e Cremona facendo un sol boccone di una Oriora Pistoia fin troppo arrendevole sul proprio campo di casa. Finisce 97-69 per i lagunari, che non devono davvero sudare per portare a casa il secondo successo stagionale in campionato. C’è parziale equilibrio solo nel primo quarto, poi gli oro granata scappano senza più voltarsi indietro, permettendo a coach De Raffaele di gestire le rotazioni in maniera ampia, dando minuti di riposo importanti a tutti. In un roster dove ognuno dei dodici giocatori va a referto, si mette in mostra ancora Marco Giuri con 17 punti. Davvero male Pistoia, dove si salva solo Ousman Krubally in doppia doppia da 14+12.
Primo successo per Sassari, che punta tutto sulla difesa per avere la meglio di una Varese appannata (71-60 il finale), forse dalla partita giocata a mezzogiorno. 22/63 il dato finale dei tiri dal campo per gli uomini di Caja, che finiscono per inseguire dal primo all’ultimo minuto, senza mai dare l’impressione di potersi prendere i due punti in palio. Sassari, avanti 31-18 all’intervallo, ha uno Scott Bamforth stellare, autore di 24 punti con 8/13 al tiro e anche Polonara, Gentile e Thomas (10 punti e 15 rimbalzi) in doppia cifra. A completare il quadro, poi, il dominio totale a rimbalzo, con i sardi che stravincono 48-30 il confronto in vernice, mettendoci anche 16 rimbalzi offensivi catturati.
FINALMENTE BRESCIA! CANTU’, INVECE, LASCIA A ZERO TRENTO
Primo centro stagionale per la Leonessa Brescia, che finalmente, dopo quattro KO filati, trova il sorriso rimontando e sconfiggendo infine una buona Grissin Bon Reggio Emilia per 83-79. Un terzo quarto choc (18-28 e -7 a 10’ dal termine) aveva fatto cadere il nuovo Pala Leonessa nello sgomento di vedere un nuovo rovescio per i propri beniamini. Che stavolta, però, hanno saputo invertire il trend, trovando le giocate giuste per portarsi a casa due punti che fanno tanto bene al morale. Decisiva tutta l’esperienza di Brian Sacchetti, autore di otto dei suoi dieci punti totali nell’ultima frazione, oltre a una difesa capace di tenere gli ospiti a 4/14 dal campo nel parziale finale. Partita solida di Awudu Abass, a segno con 15 punti, mentre per Reggio risplende ancora la stella di Ricky Ledo, 26 punti seppur non sempre con scelte illuminate (10/22 al tiro).
Rimane al palo, invece, Trento, che perde a Desio contro Cantù, sbattendo contro la voglia di rivincita del gruppo americano di coach Pashutin. La Red October gioca il suo basket molto libero e senza tanti fronzoli, mettendo in difficoltà una Dolomiti Energia che ancora sta cercando la propria identità. In doppia cifra per i padroni di casa ci vanno in cinque, ma svetta un pazzesco Ike Udanoh: 13 punti, 13 rimbalzi, 5 recuperi e 8 assist per l’ex Mantova, che domina veramente la partita, in cui nel secondo tempo Cantù fa il vuoto, finendo per vincere 84-72. Trento si può godere un ottimo Diego Flaccadori (15 punti e 24 di valutazione in 30’) e un Fabio Mian anche lui autore di 15 punti. Ma per il resto coach Buscaglia ha ancora tanto da lavorare, con Pascolo lontano dalla forma migliore e il duo Radicevic-Jovanovic che fatica ad ingranare.
TORINO APPROFITTA DELLE ASSENZE DI TRIESTE, BRINDISI SENZA PROBLEMI CON PESARO
Dopo il brutto KO interno di coppa contro il Mornar Bar, torna a vincere (84-72) Torino, che alla lunga ha la meglio di una Alma Trieste ancora super volitiva, ma davvero azzoppata in maniera ingestibile dalla mala sorte: alle assenze di Peric, Wright, Da Ros e Janelidze si è aggiunta, infatti, anche quella di Justin Knox, che ne avrà per diverso tempo. Nonostante questo, e nonostante un Devondrick Walker da 3 punti in 13’, gli uomini di Dalmasson stanno in partita alla pari per tre quarti (61-61 al 30esimo). Poi, inevitabilmente, la spia della riserva si accende e i padroni di casa possono fare propri i due punti senza troppe fatiche. Decisiva la precisione di Jamil Wilson (14+8 rimbalzi) nell’ultimo quarto, mentre in precedenza aveva fatto pentole e coperchi Tony Carr con 20 punti. Per Trieste gran partita del duo Cavaliero (19) – Strautins (18 e 6 rimbalzi), ma alla lunga le assenze sono state troppo pesanti da gestire.
Infine, prima vittoria per l’Happy Casa Brindisi, che supera al Pala Pentassuglia la Vuelle Pesaro per 88-73. Vittoria autoritaria per gli uomini di Vitucci, che mettono in ghiaccio la contesa già all’intervallo, a cui si arriva con vantaggio in doppia cifra. Per poi amministrare senza particolari patemi nei secondi 20’. Ancora benissimo John Brown (17+10), solido Jeremy Chappell (18) e molto utile alla causa Riccardo Moraschini (16 punti in 20’). In casa Pesaro da segnalare i 24 punti in 40’ di Erik McCree con 5/6 da dietro l’arco.