Roma, 19 ottobre 2018 – Terzo turno delle Serie A2 e per il girone Ovest solito match ormai per la Leonis Roma, traslocatasi entro dicembre di quest’anno a Ferentino, in anticipo di sabato 20 ottobre alle ore 18:00 a Ponte Grande vs la M Rinnovabili Fortitudo Agrigento. In realtà non scenderanno in campo solo Leonis Roma ed M Rinnovabili Agrigento questo sabato, in vista del turno infrasettimanale previsto per mercoledì 24 ottobre, ci saranno infatti ben sei gare sulle otto in totale che si giocheranno appunto domani (qualcuno poi mi spieghi con quale logica è stata scelta questa settimana per disputare un turno come questo e non, ad esempio, disputarlo durante le festività natalizie…), mentre domenica 21 si completerà questa terza giornata con le gare tra Scafati e Treviglio ed il match clou tra una delle capoliste reali Casale Monferrato impegnata in casa vs la capolista virtuale Mens Sana, non in cima alla classifica a causa dei 3 punti di penalizzazione da scontare.
Ma lunga premessa a parte, la prima gara cronologicamente parlando è proprio quella di Ferentino, in campo i biancoblu di Fabio Corbani ed una delle outsiders designate a creare qualche scompiglio in vetta alla graduatoria, cioè la M Rinnovabili Agrigento. Oddio, più che outsider la Fortitudo Agrigento è quasi una nobile della categoria e del girone Ovest, in questi ultimi 4 anni infatti, dall’anno cioè in cui venne generata la Serie A2 con la divisione dei gironi Est ed Ovest e con la formula dei Playoff per la sola vincitrice, la squadra di coach Franco Ciani (in panca dal 2011 in biancoazzurro), ha disputato una Finale (persa vs Torino), e 3 qualificazioni ai Playoff, c’è da aggiungere altro?
Quest’anno, il 50° anno dalla fondazione del club, si è deciso di partire a fari spenti nonostante lo scorso torneo sia stato più che soddisfacente, 7° posto in classifica e naturale eliminazione secca al primo turno vs l’altra Fortitudo, quella di Bologna. I sogni di gloria al momento il team del Presidente Salvatore Moncada lo lascia agli altri, nel mio personale ranking infatti ho collocato gli agrigentini all’11° posto finale, intanto queste due vittorie vs due ottime squadre come l’Orlandina nel derby casalingo al debutto e soprattutto la vittoriosa trasferta di domenica scorsa a Biella sparigliano le carte in tavola attenzione però, anche lo scorso anno la partenza era stata bruciante, poi il lento declinare verso il basso che comunque al termine ha significato Playoff.
Un roster cambiato in poche pedine quello della Fortitudo Agrigento e neanche nei ruoli chiave, eccezion fatta per il playmakin‘. Quattro i nuovi come Dimitri Sousa, Edoardo Fontana, Dimitri Sousa, appunto il play rookie Amir Bell ed il giovane Paolo Nicoloso (classe 2000). Pertanto il quintetto è quasi speculare a quello dello scorso anno con Jalen Cannon che, manco a dirlo, è partito a cannone con 20,5 p.ti di media più ben 10,5 rimbalzi gara. Il play deputato è appunto Amir Bell che sta facendo scintille: 6 assist/gara con 12,5 p.ti con in più 6 rimbalzi, avvalendosi anche del trio Simone Pepe (13 p.ti), Dimitri Sousa (11 p.ti ma con il 50% da tre), e Giacomo Zilli (9 p.ti). Ma la forza, come sempre del resto, della Fortitudo è la panchina dalla quale si alzano Capitan Marco Evangelisti (8,5 p.ti), Lorenzo Ambrosin (7,5 p.ti), Tommaso Guariglia (5 p.ti) ed Edoardo Fontana (2,5 p.ti).
E siccome un punto di forza della M Rinnovabili è che il coach è Franco Ciani, allora il quintetto iniziale può anche essere modulato a seconda di chi si affronta potendo contare su 9 giocatori effettivi.
Ecco quanto dichiarato da coach Franco Ciani dal sito ufficiale del team siculo, che loda gli avversari “camuffandosi” anche un pò:
“Il tasso qualitativo dell’Eurobasket è molto alto, nettamente di prima fascia. Le aspettative e le ambizioni di società, tecnico e squadra non sono mai state tenute nascoste. Giochiamo contro una delle squadre costruite e volute per provare a vincere il campionato. Dobbiamo giocare con la massima attenzione ed iniziare subito con un approccio giusto. Non dobbiamo concedergli il ritmo della gara, dobbiamo essere competitivi e intensi dal primo minuto. Se l’Eurobasket dovesse giocare la sua pallacanestro, il nostro destino sarebbe segnato. Per questo, ripeto, che non dobbiamo sbagliare approccio alla gara ed essere subito pronti. In settimana abbiamo lavorato anche sulle caratteristiche individuali dei nostri avversari. Quattro anni passati con Ale Piazza lasciano il segno. C’è un affetto di un certo tipo ed una grande stima. Ma, c’è anche una grande conoscenza. Dobbiamo essere bravi a togliergli i punti di forza. Piazza, ha le reali qualità per stupirci con qualcosa che non sappiamo. Le raccomandazioni sono quelle di essere, anche con lui, massimamente intensi. ‘Piazzino’, è il frangiflutti della loro difesa, se subissimo la sua pressione potremmo andare in affanno. Le nostre due vittorie consecutive? Hanno regalato energia e morale, ma anche fiducia nei propri mezzi. La nostra squadra ha ancora molti esordienti, vincere fa bene. Dobbiamo tenere i piedi per terra, non dobbiamo pensare che queste partite ci diano una dimensione diversa. Se abbiamo vinto queste sfide è proprio perché le abbiamo interpretate come una squadra che ha la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie qualità, facciamo tesoro di tutto questo”.
In casa Leonis Roma invece sembra che le cose siano serene. Arriva un trittico di gare che diranno con esattezza abbastanza definita quali potrebbero essere le ambizioni del club del Presidente Buonamici in questa stagione: domani Agrigento, mercoledì il derby vs la Virtus Roma al PalaLottomatica ed infine sabato 27 ottobre la “bestia nera” Scafati sempre a Ferentino.
La vittoria è comunque sempre la miglior medicina possibile per affrontare la stagione al meglio, specie quando batti una delle candidate alla vittoria finale come la Bertram Tortona in modo anche molto più marcato di quando abbia detto il risultato finale. La sensazione è che il gruppo di Fabio Corbani stia ancora “imparando a conoscersi”, gruppo nuovo con gerarchie ancora da definire al 100%, nonostante si siano già visto in linea di massimo chi secondo il coach milanese parte o meno dalla pole. Ma con questo roster, così profondo e che attende ancora il rientro di Capitan Bonessio (forse in roster tra due settimane), a mio avviso sono più le avversarie a doversi preoccupare della Leonis che non il contrario, che non vuol dire arroganza da parte dei biancoblu semmai consapevolezza della propria forza.
L’ipotetica chiave del match di domani sarà a mio avviso come riuscirà l’attacco romano a leggere la munita difesa biancoazzurra, specie se si tralascerà di attaccare il duo Cannon-Zilli puntando molto sul tiro da tre, sabato scorso la chiave vincente per battere Tortona. Il settore dei lunghi in casa Agrigento è anche munito di Capitan Evangelisti e Tommaso Guariglia ma portare con frequenza palla sotto costringerebbe la difesa sicula a chiudersi, aprendo quindi meglio il tiro dall’arco. Ma contestualmente la Leonis Roma dovrà arginare con il trio Fall-Hollis-Infante un Jalen Cannon molto in forma, facendo però attenzione a non prestare il fianco eccessivamente dai 6,75, Simone Pepe e Dimitri Sousa potrebbero risultare infallibili acquisendo fiducia.
Infine, ecco le dichiarazioni rilasciate da coach Fabio Corbani prima del match di domani:
Fabrizio Noto/FRED