Anche la terza giornata del campionato di serie A si è conclusa. Andiamo insieme a vedere quello che è successo sui campi tra sabato e domenica.
CAPOLAVORO VIRTUS IN IRPINIA, CANTU’ TRAVOLGE CREMONA
La Virtus Bologna vince il big match della giornata, confermando le buone sensazioni destate nella sconfitta interna con Milano di domenica scorsa. I bianconeri bolognesi danno una bella gioia al proprio coach, Pino Sacripanti, che torna a Avellino da avversario per la prima volta e centra una vittoria bellissima e pesante. Partita davvero avvincente e giocata ad alto livello. Attacchi nettamente meglio delle difese. Bologna comanda per tutto il primo tempo, poi i padroni di casa sorpassano e sembrano poter mettere in cassaforte la vittoria quando toccano il +7 sul 78-71. Ma la Segafredo gioca cinque minuti finali perfetti: in attacco e in difesa. Tony Taylor (22 punti, 14 nel quarto finale, cinque assist e cinque rimbalzi) vince il duello diretto con Norris Cole e ispira tutta la squadra. Kravic e Martin fanno il lavoro sporco, Punter è il solito martello in attacco (23 punti con 8/16 dal campo). Finisce 96-90 per gli emiliani, alla quarta vittoria in cinque partite ufficiali. Alla Sidigas non bastano i 43 punti in coppia di Cole e Costello.
Altrettanto travolgente Cantù, che fa un sol boccone della Vanoli Cremona, seppellita 96-79 sul proprio campo, al Pala Radi. Partita praticamente perfetta per gli uomini di Pashutin, che in sostanza dominano l’incontro per 40′, stando sempre sui 20/25 punti di vantaggio. 60% da due punti, 40% da tre. 25 e 7 rimbalzi di un fantastico Davon Jefferson. 22 di Frank Gaines. La Red October conferma di essere una squadra che non deve essere presa sotto gamba mai e per nessun motivo: i suoi giocatori vanno in campo per attaccare il canestro a getto continuo, e se una sconfitta può essere dietro l’angolo, è anche vero che questo è un gruppo che può battere chiunque. Stop traumatico per Cremona, che frena subito gli entusiasmi della partenza lanciata. 21 punti per Peyton Aldridge e 20 per un Giampaolo Ricci che continua a confermarsi ad alti livelli non bastano ad evitare il pesante KO.
MILANO-VENEZIA: TUTTO FACILE PER IL DUO DI TESTA
Week end di ordinaria amministrazione per il duo di testa Milano-Venezia. I lomardi si liberano della resistenza della OriOra Pistoia nel secondo tempo (54-35 il parziale), dopo che nei primi 20′ la squadra di coach Ramagli aveva retto l’urto dell’AX Exchange bene. Cinque gli uomini in doppia cifra per Simone Pianigiani, con Mindaugas Kuzminskas che segna il season high con 20 punti. 21 a testa per Krubally e Kerron Johnson per i toscani. 107-83 il finale.
Venezia, invece, mette in tasca i due punti, al Taliercio, contro Pesaro, già nel primo quarto terminato 27-9. Da lì, nei fatti, è solo una stanca corsa verso il 40esimo, in cui gli uomini di De Raffaele fanno tabellino (22 di Tonut) e ruotano i minuti su tutti gli effettivi: in campo tutti e dodici i giocatori a referto, tolti i 28′ di Tonut, nessuno oltre i 22 di Mazzola. Partita da dimenticare per la Vuelle (14 per McCree) che però sa di non dover cercare la salvezza in queste gare. Finisce 97-62.
VARESE ACUISCE LA CRISI DI TRENTO, TRIESTE QUELLA DI BRESCIA
Non si ferma la crisi di Trento, che sul campo di Varese arriva alla sesta sconfitta in sette partite ufficiali. 93-85 il punteggio con cui la OpenjobMetis ottiene la sua seconda vittoria in campionato, controllando il punteggio per 40′ senza grandi affanni. Addirittura sei gli uomini che segnano in doppia cifra per Attilio Caja: 19 Scrubb, 16 Ferrero, 14 Cain, 13 Tambone e 10 a testa per Avramovic e Archie. Per l’Aquila gli unici affidabili sono i fedelissimi Toto Forray (20 punti) e Diego Flaccadori (23). Ma una difesa che concede il 52% dal campo e undici triple agli avversari non da scampo agli uomini di un Buscaglia che ora deve trovare una soluzione al rebus.
E, similmente a Trento, continua a perdere Brescia, che non da seguito alla vittoria di domenica scorsa con Reggio Emilia e perde a Trieste, brava a ottenere una strameritata prima vittoria dal ritorno in A. La squadra di Dalmasson recupera finalmente Peric e Chris Wright. E allora la musica è tutta diversa. Brescia prova a prendersi la gara tra secondo e terzo quarto, ma lì c’è la reazione dei padroni di casa, che tornano avanti senza più voltarsi fino alla sirena finale, ispirati dai 16 con quattro triple e cinque rimbalzi di un ottimo Arturs Strautins e da una prova di squadra da 18 canestri da tre punti (quattro anche per Cavaliero). 90-86 il risultato finale. La Leonessa ha 23 punti da Bryon Allen, ma adesso deve cercare un modo per uscire dalla crisi.
SASSARI E TORINO: COLPI ESTERNI A BRINDISI E REGGIO EMILIA
Bel successo di Sassari, che si issa nel gruppone delle squadre a quattro punti vincendo sul difficile campo della Happy Casa Brindisi. Prova di forza per la squadra di Vincenzo Esposito, che passa per 90-84 dominando a rimbalzo (48-27) con un Jack Cooley in doppia doppia con 21 punti e 11 carambole. 21 anche per Bamforth e 19 di Terran Petteway. Naso quasi sempre avanti per gli ospiti che vincono meritatamente nonostante gli sforzi di un Wes Clark da 33 punti con 19 tiri dal campo.
A senso unico anche il posticipo domenicale, dove, a Reggio Emilia, la Fiat Torino vince 98-85 comandando sempre nel punteggio. Partita da 34/51 al tiro per i piemontesi con 12/21 da dietro l’arco. 20 punti, 5 rimbalzi e 6 assist per Tony Carr, 18 di Jamil Wilson per Paolo Galbiati, che continua a fare le veci di Larry Brown in maniera eccellente. Per la Grissin Bon, fuori dalla coppia di leader offensivi Butterfield-Ledo (38 punti in coppia), non incide nessuno, e alla lunga è un handicap non gestibile per la squadra emiliana, che resta ferma a due punti in classifica.