Per avere una netta percezione della grandezza della polisportiva della Stella Rossa Belgrado basta leggere il numero di trofei presenti in bacheca: 669 conquistati in 73 anni di gloriosa storia dalle 32 sezioni sportive nella quale la squadra più amata di Serbia è suddivisa. Un avversario illustre e blasonato arriva dunque al PalaLeonessa per il Round 4 della 7DAYS EuroCup.
LA SQUADRA – Nonostante sia una squadra completamente rinnovata, la Zvezda è partita alla grande in questo inizio di stagione risultando ancora imbattuta in EuroCup. Le tre vittorie in tre partite disputate la rendono dunque prima del Girone A a punteggio pieno, merito sicuramente di un roster profondo e attrezzato che la rendono una delle candidate principali alla vittoria finale di questa competizione europea.
I cambiamenti durante l’estate sono stati sostanziosi, sia in fatto di roster che di panchina. Blindato da un contratto triennale, in panchina si è seduto Milan Tomic e l’occasione di allenare la Stella Rossa deve esser parsa così ghiotta al coach serbo-greco da spingerlo a lasciare dopo 27 anni il suo amatissimo Olympiacos (basta fare un giro al Pireo e chiedere la classifica dei giocatori più amati di sempre per sentir pronunciare il nome di Milan Giannakopulos che altro non è che il nome greco di Tomic). La certezza di coach Tomic è rappresentata dalla gestione del quintetto che si alterna sul parquet di gioco con lo starting five (le tre guardie Ragland, Baron e Lazic e i due lunghi Faye e Zirbes) e le modifiche scelte in corso d’opera, con Perperoglou e Ojo chiamati ad alzare e rendere più fisico il quintetto.
ROSTER – Il peso offensivo dell’attacco biancorosso ricade sul terribile trio formato da Joe Ragland, Billy Baron e Stratos Perperoglou i quali producono più della metà dei punti di squadra (50.9/78). A questi si aggiunge Perperoglou che, a 34 anni, ha ancora voglia di misurarsi con il basket che conta nonostante le 3 EuroLeague già in bacheca e a Belgrado ricopre il ruolo di sesto uomo extra lusso della squadra serba. La caratura del roster della Stella Rossa si evince anche dal reparto lunghi. Momo Faye, ex Varese che sfiora la doppia doppia di media a gara (10.3 punti e 8.3 rimbalzi a serata) mentre Michael Ojo, totetimico centro nigeriano,e Maik Zirbes, tornato alla base dopo l’esperienze al Maccabi Tel Aviv e Bayern Monaco, riempiono il pitturato con la loro stazza.
SOTTO LA LENTE – Per i suoi trascorsi con le maglie di Cantù, Milano e Avellino, Joe Ragland è una vecchia conoscenza della pallacanestro italiana. Nativo di Springfield, cittadina nel Massachussets dove James Naismith inventò il basket, Ragland ha la pallacanestro nel sangue. Chiamato alla Stella Rossa per raccogliere l’eredità di James Feldeine, Ragland è attualmente il faro offensivo dei serbi in EuroCup risultando il miglior realizzatore della squadra (18 punti di media a gara) e il giocatore che gioca più possessi e si prende più tiri (10.7 a partita). La specialità di casa Ragland è il gioco in pick-n-roll: sfruttando il blocco portato da uno dei lunghi, è abilissimo a sfruttare il vantaggio così creato e concludere vicino al ferro. I numeri sono dalla sua parte: dei 18 punti messi a referto a gara, 11 di essi scaturiscono da una situazione di pick-n-roll.
Cosa pensa il coach di Brescia Andrea Diana : “Vogliamo dare battaglia alla Stella Rossa e vivere un bellissimo mercoledì di Coppa insieme alla mia squadra e ai nostri tifosi”. Questo il pensiero di Andrea Diana, coach della Germani Brescia Leonessa, alla viglia del big match che la sua squadra si appresta a disputare con la Stella Rossa, squadra leader del Girone A di EuroCup.
“Affrontiamo la capolista del nostro girone, che oltretutto in questo è ancora imbattuta, avendo ottenuto 4 vittorie in altrettante partite nella Lega Adriatica – spiega il coach della Leonessa -. La Stella Rossa è una squadra profonda, composta addirittura da 15 giocatori, che ha ambizioni di alto livello. Ragland, un giocatore che conosciamo molto bene in Italia, e Baron sono due guardie di primissimo livello, che amano alzare il ritmo della gara appena ne hanno la possibilità. Hanno grande capacità di trovare conclusioni personali, ma allo stesso tempo sono capaci di innescare i propri tiratori, visto che la squadra tira con il 44% dalla lunga distanza. Un altro punto di forza della squadra serba è sicuramente il gioco in post basso, nel quale sono molto efficaci i loro lunghi, ma anche Perperoglou, quando viene schierato da ala piccola”.
“Noi avremo l’obbligo di alzare il livello della consistenza e aggressività difensiva, cercando di pareggiare il loro livello di energia e di contestare ogni tentativo di tiro – conclude coach Diana -. Questo ci permetterà di andare in attacco con più ritmo e fiducia e sfruttare lo nostre situazioni di vantaggio. Una vittoria riaprirebbe il discorso qualificazione alle Top 16: dentro di me è forte il desiderio di dare battaglia alla squadra serba e vivere un bellissimo mercoledì di coppa insieme alla mia squadra e ai nostri tifosi. Vorrei che dentro ognuno di noi fosse forte questo desiderio”.
Alessandro Pediconi
Responsabile Area Comunicazione
Media Director
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