Se i i due americani di una squadra, Moore e Sims della Virtus Roma, fanno 49 punti in due (29 il primo e 20 il secondo) in una gara che finisce 81 a 76 per quella squadra, è facile che vinca proprio la compagine che ha in forza quella coppia. Soprattutto se gli altri due americani Zeisloft ed Hollis, della Leonis Roma,ne fanno 26 (18+8). E detto che gli italiani di tutte e due le squadre hanno fatto più o meno il loro dovere.
Non è stato un bel derby per un quarto, poi il livello si è alzato col correre del tempo stranamente, quando cioè ogni pallone ha iniziato a diventare più importante. Nic Moore ha cominciato malissimo tirando tanto e soprattutto molto corto. Sims è sempre stato presente su tutti e due i tabelloni (anche 9 rimbalzi (ma stranamente 6 su 12 ai liberi se no la partita sarebbe stata chiusa prima). La Leonis l’ha condotta anche di 8 punti per circa 18 minuti perché è stata più pronta a liberarsi della tensione di giocare una partita così importante al Pala Lottomatica (ahimè molto vuoto…) che sapeva di primo esame per le ambizioni di entrambe. Le sue trame offensive sono andate molto meglio di quelle della Virtus che ha giocato 15 minuti contratta e dominata da Amici e Fall. Tutte e due hanno subito la tensione combinando pasticci di ogni genere tra palle perse – 13 in dieci minuti – e falli assurdi – 33 liberi in 20 minuti. A cavallo tra il primo e secondo quarto la squadra di Bucchi non ha segnato dal campo per 6 minuti e 59″ muovendo il tabellino solo dalla lunetta. Colpa grave della Leonis, troppo distratta in difesa.
Quando la furia della Leonis si è calmata anche perché Damian Hollis non era proprio nella sua serata migliore – complice la difesa di Sims – la Virtus ha trovato un pò di ossigeno e grazie al fatto di non aver perso la calma ed ai tanti tiri liberi – 20 in due quarti – si è riavvicinata ed ha piazzato il tiro del sorpasso con Henry Sims, 30 a 29 ad 1’38” dalla fine del II° quarto. Poi il tecnico ad Infante ha mandato in lunetta Chessa che ha messo tre liberi e a 35″ dalla fine Moore ha segnato la prima tripla della Virtus che ha siglato metà partita sul 36 a 29.
Poi è cominciato l’elastico: Moore in apertura di terzo quarto ha fatto più dieci, 39 a 29, ma Fall, Zeisloft ed Hollis hanno rimesso in corsa la Leonis, 39 a 37. Allora la Virtus ha giocato per i due americani che hanno dato il meglio per il 45 a 40 ma non è bastato a fiaccare la squadra di Corbani che ha risposto colpo su colpo grazie alla sua organizzazione. Fino a quando però verso la fine del periodo Moore ha decisamente preso le redini della galoppata e – aiutato da Sandri che si è fatto perdonare il tecnico del secondo quarto con due tuffi per recuperare due palloni – ha messo prima il più 13 e poi in apertura di IV° periodo il più 15, 62 a 47.
Ma nemmeno qui la partita si è chiusa perché una squadra di Corbani non milla una partita fino alla sirena. quattro tirple di Piazza (due per lui), Loschi ed Amici hanno fatto in un amen il 66 a 62. E dopo un andirivieni da una parte e dall’altra con Sims per la Virtus ed ancora Amici e Fall per la Leonis si è arrivati al 77 a 74 a 35 secondi dal termine. Sulla rimessa della Virtus Fanti ha sporcato il pallone per Moore ed ha concesso solo 8 secondi, il pallone è arrivato a Sandri che si è buttato dentro ed ha fatto canestro. La Leonis ha avuto 21″ per l’azione, ha cincischiato e Fall ha segnato dopo molto tempo. E’ finita con Saccaggi che ha messo i liberi che hanno sigillato il punteggio.
Il commento del coach della Virtus Piero Bucchi al termine del match: «Partita di energia, vivace e di grande intensità come mi aspettavo. Sapevamo che la Leonis è una squadra che non molla mai e cosi è stato, l’abbiamo sudata fino alla fine però l’importante è portare a casa questa vittoria per dare continuità alla prova d’orgoglio di Biella. In un momento come l’inizio della stagione è importante riuscire a portare a casa partite come questa, contro squadre solide che ci fanno crescere».
Il commento di Marco Santiangeli, ala Virtus: «Abbiamo giocato una gran partita contro una squadra che ha tanto talento, abbiamo avuto degli alti e bassi ed è una cosa che dovremo migliorare. Stiamo trovando il nostro equilibrio in squadra, il campionato è appena iniziato e stiamo lavorando duro per mettere tutti i tasselli nei posti giusti. Dopo la brutta trasferta a Bergamo il nostro atteggiamento è cambiato anche in allenamento, abbiamo aumentato l’intensità per non ripetere gli stessi errori».
Eduardo Lubrano