Roma, 26 ottobre 2018 – Dopo la sconfitta nel derby romano, ecco la Leonis Roma in campo per il #Round5 di Serie A2 girone Ovest della Serie A2 nel consueto anticipo delle ore 18:00 in quel di Ponte Grande di Ferentino. E tra tutti gli avversari possibili in arrivo da dover affrontare e da dover superare per riprendere la marcia interrotta al PalaLottomatica mercoledì 24 ottobre, un calendario beffardo e decisamente poco benevolo con il team di Fabio Corbani gli pone dinanzi la sua “bestia nera”, cioè la Givova Scafati.
In questi tre anni di militanza in serie A2 la Leonis Roma ha incontrato sovente la squadra campana in campionato ovviamente ma soprattutto nelle amichevoli di preparazione allo stesso ed il risultato finale è stato quasi sempre favorevole al team campano, guidato quest’anno da Marco Calvani. L’appellativo di “bestia nera” pertanto cala a pennello per la Givova Scafati, avversario che ha messo sempre in difficoltà i biancoblu e che anche quest’anno ha già incontrato, e battuto, la Leonis in precampionato. Oggi si presenta con tutte le carte regole per dare un nuovo dispiacere ai romani, squadra che comunque ha bel cabotaggio di base ed è attrezzata per far bene ma che deve probabilmente risolvere qualche dilemma.
Ma se la Leonis Roma, di cui parleremo dopo, arriva a questa gara con la scimmia sulle spalle dopo il derby cittadino perso e non senza qualche rammarico (proprio in virtù dei dilemmi di cui sopra), la Givova Scafati non è mentalmente in una posizione migliore in quanto reduce dalla pesante sconfitta subita al PalaOltrePò di Voghera di 21 punti, vittima designata della riscossa dei Leoni della Bertram Tortona, non più con lo zero nella casella delle vittorie dopo le 3 sconfitte consecutive. A nessuno piace perdere ma, anche se quanto sto per scrivere farebbe infuriare simpaticamente coach Marco Calvani, tutto sommato ci sta poter perdere vs i bianconeri e nella loro tana (non certo però con uno scarto del genere), oltre tutto con le premesse della vigilia: esonero di coach Lorenzo Pansa dopo la sconfitta di Latina ed arrivo di un certo Marco Ramondino al suo posto, con inevitabile scossa tellurica del nono grado della scala Mercalli favorevole ai piemontesi.
Una partita perciò con due squadre assetate di riscatto e desiderose di riprendere la marcia vincente interrottasi in questo turno infrasettimanale ma pur sempre una partita difficile da poter interpretare a priori. Innanzitutto la Givova Scafati dovrebbe avere tutti abili ed arruolati ed insistere con Claudio Tommasini in playmakin’ ma per contare sempre sull’asse offensivo costituito da Aaron Thomas (top scorer della squadra ma a Voghera incappato in una serata decisamente storta nonostante i 10 p.ti ed i 10 rimbalzi), e Shaquille Goodwin nel pitturato. Accanto a loro Nazareno Italiano, Giorgio Sgobba e Marco Ammannato, il trio di ali che possono sempre anche far paura dentro e fuori l’arco. Fuori dal campo, pronti ad entrare, Riccardo Rossato, Gabriele Romeo e Marco Contento, quest’ultimo oggettivamente al di sotto del potenziale visto lo scorso anno a Roseto nel girone Est. Caratteristica di base di questa Givova è dunque l’interscambiabilità dei giocatori per una mix di soluzioni che consente a Marco Calvani molte alternative durante una gara, un dato è significativo: alle spalle di Aaron Thomas, top scorer con 18,3 p.ti/gara, tutti gli altri sono quasi vicini alla doppia cifra di fatturato a gara, eccezion fatta per Shaquille Goodwin che ne mette 11 p.ti/gara. Questo si traduce in una pericolosità potenziale da parte di tutti i giocatori in gialloblu, esattamente però come la Leonis Roma.
Leonis Roma che però, come accennato, prima deve chiarire un paio di cosucce. Prima di tutto capire cosa stia accadendo a Damian Hollis. Un giocatore che come lui li ha vinti i campionati di A2, non può rendere così poco in due gare di fila (in casa vs Agrigento e mercoledì nel derby), ma specialmente farsi irretire dalla logica difesa che le squadre avversarie montano su di lui. Che poi il roster del team biancoblu consente di poter generare dei parziali importanti perché ha tanti giocatori in squadra che possono farlo (si pensi ad esempio al Federico Loschi di mercoledì 24), non vuol dire che da lui non ci si attenda quel qualcosa in più che appunto un giocatore straniero sa e può dare ad una squadra in un torneo come questo.
Eppoi il tema dei tiri liberi. Al momento peggio della Leonis nel girone Ovest c’è solo l’Edilnol Biella, che tira con il 71%, seguita dalla BPC Virtus Cassino (72%). Al terzo posto di questa classifica negativa c’è appunto la Leonis Roma con il 73% che divide questa posizione con l’Axpo Legnano, anch’essa con il 73%. Inutile ricordare che le squadre appena citate siano prevalentemente nelle zone basse della classifica generale anzi, sono tutte e tre sotto i biancoblu che a questo punto devono o dovrebbero “curare” questo dettaglio tecnico che non mi appare trascurabile.
Per il resto, mi aspetto una gara punto a punto, non con grandi strappi ma mi aspetto anche tanta rabbia da parte della Leonis Roma, vincere sabato 26 significa mettersi subito alle spalle il ricordo negativo del derby, prima di affrontare la Remer Blu Basket Treviglio nel match del 2 novembre prossimo. Ma battere Scafati non sarà per niente facile, per “tradizione” anche ma soprattutto per il lignaggio del team campano, ne vedremo delle belle domani!
Ecco le parole dei due coaches, Marco Calvani:
“Siamo reduci da una partita in cui non abbiamo brillato: abbiamo disputato un terzo quarto negativo, che ha messo in luce fragilità mentali inaccettabili, perché, non appena gli avversari si sono resi pericolosi, abbiamo mollato mentalmente e ci siamo lasciati surclassare. E’ una mancanza grave, che non ci possiamo permettere. L’atteggiamento deve essere diverso in simili situazioni: alle difficoltà dobbiamo reagire, anziché calare le braccia. Consapevoli di ciò, ci prepariamo a questa seconda sfida in trasferta consecutiva contro la Leonis Roma, reduce dalla sconfitta nel derby contro la Virtus, sicuri che non sarà affatto facile imporsi, perché affronteremo una squadra dotata di due stranieri forti, come il tiratore Zeisloft ed il lungo Hollis, con quest’ultimo che ha avuto esperienze positive anche in massima serie. A loro si unisce poi un pacchetto di italiani forte, composto da atleti che hanno già dimostrato nella loro carriera di avere numeri importanti e affidabilità da vendere, come il playmaker Piazza, ad esempio, la cui pericolosità e capacità di mettere in ritmo la squadra non la scopriamo certo oggi. Nel complesso, l’Eurobasket è una squadra di qualità elevata, con grandi potenzialità, contro la quale mi aspetto dai miei ragazzi una prestazione eccellente, dove a fare la differenza sia soprattutto l’atteggiamento mentale.”
Ecco poi l’audio intervista Gabriele Romeo
https://www.facebook.com/scafatibasket/videos/1059677510881095/
Ecco le parole di Fabio Corbani
https://www.youtube.com/watch?v=onErTSIXScg
Fabrizio Noto/FRED