Sfida fra i fanalini di coda del campionato. Da una parte Cassino viene da 4 sconfitte: Virtus Roma, contro Casale all’overtime, e due sconfitte punto a punto con Capo d’Orlando e Rieti.
Dall’altra parte Siena arriva a Frosinone con un ruolino di 2 vittorie e 2 sconfitte, che sommate ai 3 punti di penalizzazione la trascinano a un solo punto. La sfida può già prospettarsi come uno scontro-salvezza nonostante il campionato sia a malapena alla 5° giornata.
Primo quarto con le difese -per usare un eufemismo- allegre. Poi in chiusura di quarto gli ospiti crescono in difesa, le percentuali migliorano, e le due bombe di Morais consentono ai biancoverdi di mettere la testa avanti.
Seconda frazione che prosegue sui binari già intrapresi. Siena prova a scappare, complice anche la bruttissima prima metà di quarto di Cassino. La prima metà di gara si chiude sul 27-42 per gli ospiti.
Il sipario si alza con la squadra di casa che mostra un piglio diverso. In poco di meno di 180″ un parziale di 6-0 riporta i rossoblu a -9. Siena sente il fiato sul collo.
Moretti vede i suoi in difficoltà, e dopo il timeout, i suoi ragazzi si risvegliano dal letargo in cui erano piombati. La Mens Sana a 1′ dalla fine tocca il +18, con un gioco da 3 punti, canestro più fallo, di Radonjic.
Nel 4° quarto, i giocatori dichiarano lo sciopero dei canestri: appena 5 punti realizzati nei primi 4’30” di gioco (di cui 2 dalla lunetta). Per il resto poco da dire: gli ospiti inseriscono il pilota automatico e la partita finisce senza grossi sussulti. Il tabellone, mentre i tifosi abbandonano il palazzetto, recita 59-76.
Premetto che il sottoscritto ha visto giocare Cassino per la prima volta. Questa squadra è apparsa semplicemente troppo brutta per essere vera, dopo che le prime quattro partite, l’avevano vista sconfitta contro delle big in finali punto a punto. Le scarse e ben confuse idee di Jackson, e una prestazione decisamente grigia di Pepper, non possono che condannare la formazione laziale. A meritare la sufficienza, forse, è il solo Raucci: un lottatore, ancorché con evidenti limiti fisici e tecnici.
Siena, dal canto suo, trova due punti d’oro, che compensa parzialmente lo stop interno con Latina. Tuttavia permangono dubbi sulle difficoltà della squadra ad attaccare le difese schierate: sono ben 31 i tiri dalla lunga tentati! A livello individuale buon rientro di Marino, del quale la squadra non sembra poter fare a meno. Buona prestazione anche di Poletti (16 punti). Rimangono perplessità su Morais. L’angolano è riuscito a rimpinguare il tabellino solo a partita chiusa. Da segnalare una prestazione stranamente incolore di Prandin. In tutto ciò Lupusor e Ranuzzi non riescono proprio a sbloccarsi.
Nel prossimo turno Siena ospiterà Trapani, ennesima chiamata ad una prova di maturità e sostanza. Cassino, invece, dovrà cancellare questa brutta prestazione e cercare punti sul difficile parquet di Agrigento.
Emanuele Giorgi