Latina, 28 ottobre 2018 – Una Virtus Roma palpitante e determinatissima espugna per la prima volta nella storia il PalaBianchini, casa della Benacquista Latina Basket, nel 5° turno del girone di andata della Serie A2 girone Ovest vincendo per 82-84 in volata e per la terza volta consecutiva in campionato, chiudendo – come cantava Jovanotti – con un sorriso a 36 denti ed uscendo da questa settimana durissima con il bottino pieno di 3 vittorie in 3 gare.
Si dice che una vittoria valga sempre due punti in classifica nel basket ma quando si vince una gara come questa sera al PalaBianchini, superando anche una serie di avversità difficilmente pensabili alla vigilia, allora oserei dire che questa vittoria pesa tanto, molto nell’economia di un torneo così duro e massacrante come quello di Serie A2, con l’Urbe che ne esce rafforzata come non mai!
Dovendo rinunciare ancora ad Aristide Landi (ai posteri l’arduo comunicato informativo a riguardo…), sin dall’inizio e perdendo uno scintillante Nic Moore proprio allo scadere del 10′ di gioco per uno scavigliamento doloroso ed inaspettato, i ragazzi di Piero Bucchi han dovuto ingaggiare, vincendolo alla fine, un duello all’arma bianca contro una Latina Basket coriacea, granitica e decisa a voler cogliere a sua volta il tris di vittorie consecutive. Una vittoria estremamente significativa, che rafforza e solidifica un gruppo che da questa sera è consapevole non solo di poter contare solo su di un monumentale ed a volte sovrannaturale Henry Sims (altra doppia doppia da 26 p.ti e 12 rimbalzi nonostante il 9/20 al tiro da due), ma anche su protagonisti insospettati come Amar Alibegovic (13 p.ti, 6 rimbalzi e 50% netto al tiro), ed in quel talentino in erba come Tommy Baldasso, troppe volte criticato in passato ma che questa sera griffa forse una delle sue più belle gare da quando è in maglia Virtus Roma.

Tommaso Baldasso-Virtus Roma
Intendiamoci, che il ragazzino piemontese abbia delle doti credo che lo riconoscano in molti ma di contro in tanti ne lamentavano a volte le indolenze caratteriali e la difficoltà di leggere le gare nei momenti cruciali. Ebbene questa sera Tommy Baldasso ha smentito tutti. Infatti, nel momento più delicato del match, con Henry Sims cacciato dal campo a causa di un tecnico forse anche giusto per la protesta del centrone romano ma eccessivo nell’insieme della gara (a rimbalzo spesso, se non sempre, ce le si da di santa ragione per prendere la migliore posizione ma vedersi fischiare 3° e 4° fallo in attacco credo sia troppo per un giocatore come lui), e con la Virtus Roma sotto di 4 punti al 38′, si prendeva sulle sue giovani spalle la squadra: prima, sparando la tripla del sorpasso romano (80-82) e, dopo aver subito i due liberi di un eccellente e freddissimo dalla lunetta Augustin Fabi (82-82), con 25″ a disposizione prima della fine del match, bucava la difesa pontina con un appoggio al vetro da applausi, piegandosi quasi a 45° sulle sue caviglie e sul lato sinistro del canestro avversario, regalando di fatto il vantaggio decisivo a 4″ dalla fine.
Ma sarebbe ingiusto dare solo i meriti di questa vittoria al play di complemento della Virtus Roma, anche perchè il suo ingresso in campo, indispensabile dopo l’infortunio alla caviglia sinistra di Nic Moore, era invece poco incisivo se non titubante.
Dopo che la partita era iniziata a ritmi alti, privilegiando spesso più gli attacchi che le difese come dimostra il 10-10 dopo 4’ di gioco (con Nic Moore autore di 5 punti), la Virtus Roma aveva trovato il modo e la maniera di mettere le cose in chiaro grazie ad un quasi perfetto Alibegovic dalla lunga, coadiuvato da un Daniele Sandri che nel corso del match risulterà determinante come l’acqua nel deserto del Gobi, e scappando avanti sul 15-25 allo scadere del primo quarto ma subendo allo scadere la tripla di Augustin Fabi, proprio mentre Nic Moore si procurava il malanno alla caviglia che lo avrebbe tolto dalla sfida. Si chiudeva quindi sul 18-25 ma con la sensazione che i romani avessero la gara in pugno, e senza che Henry Sims, notiziona, avesse fatto messo dentro un solo punto che uno!!

Marco Santiangeli in azione
Nel secondo periodo, il Latina Basket sfruttando sia un migliore gioco offensivo che un logico imbambolamento virtussino ormai orfana di Moore e con un Baldasso in difficoltà nel far girare al meglio la palla, piazzava un parziale da 13-0 che rivoltava la gara come il classico pedalino (tripla di Carlson 27-25 al 13′). E quando un libero di Patrick Baldassare consegnava ai nerazzurri il +9 al 17′ (max vantaggio sul 38-29), i tanti tifosi capitolini accorsi al PalaBianchini non potevano che restare ammutoliti, con un Sims fuori dai giochi ed avulso dalla partita. Ma proprio il primo canestro del centrone romano dava la scossa alla Virtus Roma che lentamente (38-31 al 17′), proprio come a Biella e mettendosi anche a zona, iniziava a risalire la corrente contraria. “Limitare i danni” era la parola d’ordine e di fatto la Virtus Roma serrava le fila: prima Alibegovic e dopo ancora Sims riportavano sotto l’Urbe sul -2 (40-38), prima che Latina reagisse alla grande per chiudere un secondo periodo da incubo per gli ospiti sul 47-43 e dal parziale a favore dei padroni di casa da 29-18.
Al rientro dalla pausa lunga, la Virtus Roma metteva in campo una migliore applicazione difensiva, nonchè uno spirito di gruppo ragguardevole, concedendo solo la miseria di 6 punti agli avversari nei primi 7’ di gioco e trovando il sorpasso sul 53-54 con un Marco Santiangeli oggi in discreta difficoltà, esattamente come il suo alter-ego Andrea Saccaggi. La firma di questa rinascita virtussina era in gran parte griffata dal miglior Daniele Sandri della stagione (19 p.ti, 6 rimbalzi e 22 di valutazione alla fine della gara), all’altezza della sua esperienza: cattivo su ogni pallone, spesso a cercare di prendere rimbalzi in attacco, l’ala di ritorno dalla Mens Sana nella scorsa stagione mostrava la strada per tenere in piedi una partita in cui ora anche Henry Sims aveva iniziato a prendere parte. Ma Latina reagiva con un ottimo Andrew Lawrence, tutti suoi gli ultimi 6 punti che davano ai padroni di casa il parziale in vantaggio sul 64-60.
Nell’ultimo quarto di gioco la Virtus Roma appoggiava gran parte del gioco d’attacco sulle possenti spalle di Henry Sims che segnava 11 punti, mantenendo in gara la squadra. Il Latina Basket di coach Gramenzi non mollava un centimetro e, grazie ad alcuni preziosi extra-possessi offensivi, i nerazzurri si portavano sul +4 con un libero di Baldassarre al 38′, subito dopo il 5° fallo con tecnico sanzionato a Sims (78-74). Daniele Sandri non arretrava, 78-76 ma Capitan Tavernelli ribadiva il +4 con un mezzo miracolo balistico e quando veniva fischiato un ennesimo fallo in attacco a Baldasso, per la Virtus Roma sembrava tutto finito. Ed invece Mike Carlson falliva la tripla che avrebbe chiuso probabilmente il match, ancora un incredibile Daniele Sandri si procurava un buono con fallo portando la Virtus Roma sull’80-79. A -59″ dal termine dalla gara, con l’Urbe in campo con il solo Alibegovic in grado di contrastare i lunghi avversari, riuscendo quindi ad aprire il campo al meglio in attacco, Lawrence si prendeva una tripla con ancora almeno 11″ di possesso sbagliandola. Palla alla Virtus Roma che metteva Tommy Baldasso in condizione di sparare la tripla del sorpasso, 80-82 ma, quasi allo scadere del possesso per Latina, il solito Augustin Fabi si procurava due liberi fondamentali per l’esito della partita: mano fermissima quella dell’ex-capitano della Viola Reggio Calabria, 82-82 a 25″ dal termine. Bucchi chiamava il time-out ed al rientro in campo il capolavoro di tecnica e di lettura della difesa pontina da parte ancora del play romano, attacco al ferro quasi inusuale nel suo nutrito bagaglio tecnico ed 82-84 a -4″ dal suono della sirena. Era Gramenzi a questo punto a chiamare tempo e, al rientro in campo, la palla finiva nella mani di Patrick Baldassarre che di slancio superava in palleggio Amar Alibegovic il quale però lo rimontava da dietro stoppandolo al ferro, conficcando la sfera di cuoio tra anello e vetro!! Il possesso alternato dava ancora il possesso ai nerazzurri ma a soli 1″46 centesimi dalla fine, non riusciva questa volta il miracolo ad Augustin Fabi che non prendeva neanche il ferro sull’out destro della difesa romana, per il giubilo dei tifosi romani che festeggiavano a lungo una vittoria meritata quanto sudata e pesantissima!

Amar Alibegovic
Cos’altro da dire? Beh, poco se non ribadire che tra qualche mese faremo la conta delle gare che serviranno alla promozione diretta in Lega A e che questa vittoria potrebbe risultare decisiva per le sorti della missione virtussina di ritorno nella massima divisione nazionale. Quando si vincono gare come queste c’è solo da rallegrarsi perchè la pallacanestro non è solo numeri e statistiche ma anche cuore e sangue che scorre nelle vene, e se anche questa sera Latina mette a segno ben 18 assist di squadra vs i 10 della Virtus Roma, che tra l’altro tira male i liberi (65%, da far venire i brividi specie in gare così tirate…), ma raccatta ben 36 rimbalzi vs i 28 dei pontini, allora vuol dire che la strada è quella giusta.
In totale sincerità, non credevo si portasse a compimento questa gara dopo il brutto secondo periodo e le titubanze dei vari Santiangeli, Chessa e Saccaggi in fase d’attacco specie nel 3° e 4° periodo ma le squadre vere, quelle vincenti, non mollano mai e vincono proprio partite come queste in cui sei in difficoltà per merito degli avversari, indubbiamente, ma anche per i tuoi demeriti, infortuni di Landi e Moore a parte. Inutile dire che con in campo i due assenti forse sarebbe stata un’altra gara ma forse una vittoria così sudata, così voluta, di squadra è impareggiabile per l’entusiasmo e la convinzione nei propri mezzi che potrebbe fornire al morale di un gruppo che si consolida giorno dopo giorno e gara dopo gara.
Applausi infine anche a Latina, se fosse stato possibile il pareggio probabilmente i pontini avrebbero meritato senz’altro un punto come nel calcio ed applausi anche ad un pubblico sportivissimo, educato e che ha vissuto questo derby nel massimo rispetto delle dinamiche del gioco.
Appuntamento adesso al PalaLottomatica, domenica 4 novembre arriva una delle candidate alla promozione diretta come la Novipiù Casale Monferrato, questa sera prima in classifica insieme alla Virtus Roma ed all’Orlandina Basket, sperando che si possa vedere in campo Nic Moore, caso contrario mi attendo un’altra prova di cuore e carattere come questa di oggi!
Sala stampa
Piero Bucchi
«Voglio innanzitutto ringraziare i tifosi che ci hanno seguito fin qui, è sempre bello regalare una vittoria a chi ti segue anche fuori. Complimenti ai miei ragazzi che hanno giocato con il giusto atteggiamento e la vera voglia di vincere, nonostante l’assenza di Moore e di Landi che effettivamente ci hanno tolto parecchie armi. L’inizio è stato un po’ sonnolente ma
fortunatamente abbiamo reagito soprattutto nel secondo tempo, giocando con una forte tenuta mentale. Partite come queste ti aiutano a crescere, sapevamo sarebbe stata difficile ma con grande carattere siamo riusciti a portarla a casa».
Benacquista Assicurazioni Latina Basket – Virtus Roma 82-84
Parziali: 18-25; 29-18; 17-17; 18-24
Progessione: 18-25; 47-43; 64-60; 82-84
MVP: Ok, Henry Sims mette a segno la sua quarta doppia doppia ma applausi anche a Daniele Sandri e specialmente a Tommy Baldasso. Per Latina ottimo Mike Carlson, doppi doppia pure per lui, 16 punti e 10 rimbalzi.
WVP: Andrea Saccaggi delude, -3 di valutazione per lui ma sono sicuro che presto saprà rifarsi.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto