Si rinnova il confronto di Euroleague tra il Real Madrid e il Maccabi Tel Aviv, in programma l’8 novembre al Menora Mivtachim Arena. Nell’ultimo match, che risale al 5 gennaio di quest’anno (stagione 2017/2018), gli spagnoli hanno centrato il successo vincendo 93 a 81.

Sergio Llull nr.23 del Real Madrid MVP della semifinale vs Cska alle scorse F4
Per il Real si tratta di un nuovo tassello che potrebbe comporre un’altra stagione da incorniciare. I campioni d’Europa hanno iniziato con il piede giusto, la prospettiva di un nuovo titolo continentale è concreta e andrebbe ad arricchire un palmares tra i più autorevoli d’Europa. Il successo è del resto una componente del DNA della società.
Nell’attuale stagione i madrileni perdono Luka Doncic ma con un Sergio Llull in più, che potrebbe essere l’uomo chiave per un memorabile bis. Il quintetto titolare è: Sergio Llull (PG), Rudy Fernandéz (G), Fabien Causeur (AP), Anthony Randolph (AG) e Gustavo Ayon (C). In merito invece ai nuovi acquisiti troviamo Gabriel Deck e Klemen Prepelic.
L’uscita di Luka Doncic è una perdita pesante ma il Real Madrid potrà fare affidamento sulla sua guardia Sergio Llull, il “LeBron James” spagnolo per l’ingaggio, essendo il giocatore di basket più pagato in Spagna anche in conseguenza del suo legame con l’NBA: il suo contratto è infatti di proprietà degli Houston Rockets.
Il limite maggiore sarà comunque la mancanza del talento di Luka Doncic. C’è poi il fattore psicologico da tenere in considerazione. La vittoria dello scorso anno potrebbe ridurre la rabbia sportiva tipica di chi è digiuno di successi: Pablo Laso saprà lavorare sulle motivazioni?
L’allenatore deve quindi porre al centro del progetto l’attenzione verso l’obiettivo della memorabile doppietta. Uno degli avversari più insidiosi per la squadra è lo stesso Real.
Il Maccabi FOX Tel Aviv cerca il riscatto: era il 2014 quando la squadra israeliana ha vinto la sua ultima, nonché sesta Eurolega. Il successo coincise proprio con la sconfitta del Real Madrid, il confronto dell’8 novembre richiama quindi un momento storico per il Maccabi che potrebbe dare inizio a un ciclo positivo.
Il blasone della società polisportiva ha bisogno di nuovo lustro, nella sala trofei vanta infatti, oltre alle citate sei Euroleghe, un titolo Suproleague e una Coppa Intercontinentale. Come invertire la tendenza degli ultimi anni? Spetta a Neven Spahija e ai suoi ragazzi trovare la quadra.
L’obiettivo del team è riconquistare un ruolo nel gruppo delle prime otto squadre del Vecchio Continente. Sul piano tecnico il fronte offensivo è una delle qualità del collettivo israeliano. Cruciale sarà l’apporto di Scottie Wilbekin, MVP della precedente stagione di Eurocup, che godrà del sostegno di altre due combo-guard Kendrick Ray e Jeremy Pargo.
Ray è reduce da un’interessante stagione al Nymburk, mentre Pargo, malgrado si trovi sul finire del suo percorso professionale, può ancora fare la differenza. Johnny O’Bryant porterà invece l’esperienza acquisita nell’NBA. Sul piano delle strategie offensive le soluzioni non mancano.
I dubbi sul valore della squadra riguardano il gioco nella propria metà campo. La principale fragilità ha a che fare con la costanza di rendimento e l’efficacia delle manovre difensive.
Spahija è chiamato a un duplice lavoro, dovrà spronare i suoi ragazzi a una concentrazione che assicuri maggiore costanza nel rendimento di gioco, visto che le flessioni negative potrebbero rendere irraggiungibili gli obiettivi stagionali.
L’altro compito del coach riguarda l’armonizzazione del gioco di squadra. Sono questi i due punti deboli che hanno compromesso il progetto playoff dello scorso anno. Potrebbe risultare determinante anche l’assenza di una forte leadership in campo in grado di interpretare la storica levatura della società.
Sulla carta il match tra il Maccabi Tel Aviv e il Real Madrid vede quest’ultimo come grande favorito. Il divario tecnico non è però il solo aspetto che andrà a decidere il confronto, sul piano psicologico la voglia di un rilancio internazionale premia gli israeliani che se sottovalutati potrebbero rifilare una brutta sorpresa agli spagnoli. D’altro canto il gruppo madrilista appare come una corazzata difficile da affondare.