Brindisi, 4 novembre 2018 – Una Happy Casa Brindisi a tratti incredibile in difesa batte la Red October Cantù per 76-59 bloccando la scalata dei canturini (in striscia positiva da 3 gare), al vertice della classifica ed auto-lanciandosi verso le vette alte della stessa.
Convince dunque la Happy Casa Brindisi che vince davanti al pubblico amico anche dominando per larghissimi tratti un match in cui brilla, come detto prima, la fase difensiva, a dir poco maiuscola per gli uomini di coach Vitucci, capaci di bloccare il secondo attacco del campionato a soli 59 punti realizzati, merito di una difesa asfissiante sin dalla palla a due.
Infatti è dal primo quarto che la Happy Casa Brindisi annichilisce le bocche di fuoco avversarie ferme al 2/13 al tiro e ad appena 5 punti segnati in 10 minuti. Mitchell soffre la stretta marcatura, Gaines si accende a momenti e il solo Jefferson (doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi) prova a tenere a galla i suoi.
Brindisini chirurgici e sfruttano al meglio i 18 palloni persi degli ospiti, respingendo sistematicamente ogni reazione e tentativo di rimonta. Il protagonista assoluto del match è un superbio Wes Clark da 24 punti con 7/9 da 2, 2/6 da 3, 4/5 ai liberi. 3 rimbalzi, 2 recuperi e un assist per una valutazione di Lega pari a 25.
Il rookie americano conferma le ottime prestazioni di inizio stagioni e si rivela unenigma per la difesa della Red October. Il gap si dilata fino al massimo vantaggio del +23 di fine terzo quarto.
Possono sorridere e applaudire i tifosi biancoazzurri a fine partita, merito di una squadra che con grande entusiasmo trascina pubblico e incamera risultati preziosi. Sono tre le vittorie stagionali su cinque incontri disputati, in piena bagarre nella parte di sinistra del tabellone di Lega A.
Per Cantù invece solo un passo falso, forse non ci si attendeva una difesa così forte di Brindisi.
Sala Stampa
Evgeny Pashutin
«Non eravamo pronti a livello mentale. Ci siamo preparati una settimana per impostare la partita come avevo detto in fase di preparazione: ovvero con una mentalità forte, condividendo il pallone in attacco e limitando Clark, ma non siamo riusciti a fare nulla di questo. Abbiamo fatto sette possessi in puro stile “run e gun”, corri e tira, una cosa che non avevamo mai fatto prima nell’arco della stagione. Questo è stato un po’ come tornare alla nostra preseason, dove ci affidavamo più al talento individuale che al lavoro di squadra.
Un’altra cosa che non abbiamo fatto è stata quella di controllare il ritmo della gara, cosa che invece siamo riusciti a fare bene nelle partite precedenti. Non avendo il controllo del ritmo, ci siamo dunque adattati al gioco molto veloce di Brindisi. Questo ha favorito sicuramente di più gli avversari che hanno schierato quintetti piccoli, mettendoci in difficoltà. Poi, abbiamo provato a mettere della fisicità nel secondo, nel terzo e nel quarto periodo ma il 22 a 5 dei primi dieci minuti aveva indirizzato la partita. E su un campo come questo non è facile recuperare uno svantaggio del genere. Venivamo da tre successi di fila, questa sconfitta ci servirà da lezione. Forse pensavamo inconsciamente che tutto fosse facile per noi ma le squadre si adattano al nostro gioco, quindi dobbiamo imparare la lezione: muovere il pallone e non andare di uno contro uno. Ci eravamo preparati ad affrontare la loro difesa su certe situazioni di “pick and roll” ma, nonostante l’avessimo preparata anche su questo, abbiamo comunque sbagliato perdendo tanti palloni. Poi, quando abbiamo incominciato a mettere in pratica ciò che avevamo preparato, abbiamo incominciato a trovare anche qualche tiro aperto. Sbagliando questo, però, è stato come una persona che tocca il fuoco dopo che qualcun altro gli aveva detto di non farlo. Non abbiamo ascoltato il consiglio e ci siamo fatti male».
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Happy Casa Brindisi-Red October Cantù 76-59
Parziali: 17-22; 19-28; 23-10; 12-16