Ecco cos’è il mercato: solo tre giorni fa un’autorevole fonte di informazioni scriveva:
“Al momento senza riscontri l’ipotesi di un ritorno all’Aquila di Aaron Craft (Excel Sports-SigmaSports): il playmaker del 1992 vicecampione d’Italia due stagioni orsono, in uscita dal Buducnost dove ha totalizzato 1.5ppg e 2.3apg in Eurolega, non sembra avere le caratteristiche dei giocatori valutati dalla Dolomiti Energia, la cui priorità principale è un lungo atletico e in subordine eventualmente un realizzatore sul perimetro. La preferenza è comunque di mantenere l’attuale schema 5+5 senza dover pagare la luxury tax da 40mila euro per il passaggio al 6+6″.
Perfetto tutto molto logico.
Oggi, lunedì 5 novembre alle 14.20 il comunicato della società trentina:
Dolomiti Energia Basket Trentino e Aaron Craft di nuovo insieme. Il playmaker classe ’91 vestirà per il resto della stagione quella maglia bianconera con cui nel 2016-17 aveva fatto innamorare i tifosi trentini per la sua capacità unica di dirigere l’attacco della squadra e di cambiare l’inerzia delle partite con la sua inarrestabile intensità difensiva.
In quella stagione indimenticabile, Aaron ha prodotto 10,4 punti, 4,2 rimbalzi e 4,8 assist di media, rubando 2,3palloni a serata e contribuendo a trascinare i bianconeri alla loro prima apparizione in finale scudetto. Le 44 presenze con la maglia dell’Aquila fra regular season e playoff insomma sono destinate ad aumentare: Craft vestirà la canotta numero 13.
Nella scorsa stagione la leggenda di Ohio State University ha giocato in Francia al Monaco, con cui ha festeggiato la vittoria della coppa nazionale francese ed è arrivato fino alla finale di FIBA Champions League; l’avvio di 2018-19 invece è stato con il Buducnost, formazione montenegrina che gli ha permesso anche di esordire in Eurolega.
Nato nel febbraio del 1991 a Findlay, nell’Ohio, Craft cresce nella piena tradizione dello stato natio giocando sia a basket che a football nella high school della sua cittadina. Preferita una carriera da playmaker a quella da quarterback, frequenta il college di Ohio State dove in 148 gare produce una media di 8,9 punti, 4,7 assist e 2,3 recuperi a incontro, guadagnando da subito la piena fiducia di coach Thad Matta grazie alle sue caratteristiche di straordinario difensore (anche Sports Illustrated lo soprannominerà “Man of Steal”) e di lucidissimo playmaker.
Laureatosi in scienze nutrizionali nel 2014, Craft inizia la sua carriera da pro disputando il veteran camp con Golden State, venendo tagliato a pochi giorni dal via della stagione in cui poi i Warriors vinceranno il titolo NBA. Aaron trova modo di consolarsi dominando assieme all’ex Dolomiti Energia Dominique Sutton la NBA D-League con la franchigia satellite dei Santa Cruz Warriors, al termine di una stagione in cui il ragazzo di Findlay è pure nominato miglior difensore della Lega (2,5 recuperi oltre a 9,2 punti, 6,2 assist e 4,9 rimbalzi).
Nella stagione 2015-2016 tenta la sua prima esperienza europea in Ungheria (22 gare fra campionato ed EuroCup con i magiari dello Szolnoki Olaj) prima di finire la stagione con i Santa Cruz Warriors (13,5 punti, 7,3 assist e 2,0 recuperi).
Le parole di coach Maurizio Buscaglia: «Diamo il bentornato ad Aaron, un giocatore di cui conosciamo bene le qualità sui due lati del campo. Con lui innestiamo nel nostro roster un giocatore che ci permetterà di migliorare come squadra, dandoci una mano a trovare maggiore equilibrio e maggiore solidità».
Viene da chiedersi cosa sia cambiato nelle strategie dell’Aquila Trento in questi giorni. Mah…