Roma, 12 novembre 2018 – Dopo sette turni del girone Ovest della Serie A2 abbiamo una sola regina al comando, come nel girone Est, ed è la Virtus Roma in missione di Piero Bucchi che fa il paio con la Fortitudo Bologna di Antimo Martino (ex assistente della stessa Virtus Roma in passato), nell’altro raggruppamento, anche se i biancoblu bolognesi possono vantare un ruolino di marcia intonso da sconfitte.
Quel che va registrato della Virtus Roma è che come annunciato da Bucchi all’epoca, la scoppola rimediata a Bergamo sembra essere stata davvero la giusta lezione di umiltà per una squadra che da quel momento ha messo insieme cinque vittorie consecutive tutte costruite sul sudore e sulla fatica. Senza mai stravincere anzi soffrendo fino alla fine e spesso – vedi Latina – in condizioni di emergenza uomini – davvero difficili. Buon per la città che si gode il ritorno in vetta dopo anni di anonimato e per il movimento che ha necessità di ritrovare una città così importante protagonista. Perché anche la Leonis appena avrà trovato la chiave per vincere in trasferta (4 vittorie a Ferentino e 3 sconfitte lontano dalla sua casa temporanea) sarà certamente in alto nella classifica perché la qualità della squadra e dell’allenatore sono notevoli. Magari l’Axpo Legano non era un test così forte ma comunque Piazza e compagni le hanno rifilato 90 punti in relativa scioltezza quando hanno messo a posto la difesa, altra chiave della formazione capitolina.
Ha colpito la sconfitta interna della M Rinnovabili Agrigento in casa contro la Blu Basket Treviglio ma in un campionato dove gli americani se i due di Ciani fanno meno di uno dei due di Treviglio (Bell+Cannon 20 vs Roberts 23) ecco che diventa difficile anche per una squadra equilibrata come quella agrigentina tenere testa ad una serata orgogliosa della squadra lombarda. Grida vendetta anche il 15/23 ai liberi dei siciliani perché in una partita dal punteggio sempre abbastanza ravvicinato il 65% dalla linea della carità è inaccettabile.
Bergamo è ben più di una sorpresa. La vittoria su Biella sancisce le difficoltà dei piemontesi di fronte ad una nuova strutturazione della squadra ma anche la compattezza di quella di coach Dell’Agnello che si avvale di due americani (ancora…) che sanno giocare insieme e da soli e che sono in grado di aiutare la squadra in ogni momento. Magari la squadra è stata programmata per fare punti il più in fretta possibile per avvicinarsi alla quota salvezza e poi gestirsi. Magari ma anche no, non resta che attendere e per adesso applaudire.
Vanno lodate, secondo me, Scafati e Rieti che con mezzi tecnici diversi a disposizione (a favore di Scafati) stanno facendo un campionato interessante. Lino Lardo nuovo coach a Scafati sta facendo i conti con le scorie delle improvvise dimissioni di Marco Calvani e con una partenza complicata: tre sconfitte nelle prime cinque gare ma ha infilato due vittorie di seguito in casa e la prossima se la va a giocare a Biella di cui ho scritto prima, che non sta vivendo un bel momento. Anche Rieti è partita con 3 sconfitte e due vittorie ma la partita da slow basket vinta sulla derelitta Tortona (48 a 51…) le ha dato poi la forza di vincere il derby laziale con Latina che a sua volta non riesce a trovare la quadratura del cerchio nonostante come sempre, come tutte le squadre di coach Gramenzi, giochi una bella pallacanestro.
Siena sarebbe lì se non avesse i 3 punti di penalità nel gruppone delle squadre ad 8 punti ma ha anche l'”alibi” di una squadra veramente nuova con un allenatore nuovo che ha bisogno di molto tempo per capirsi. Tortona a sua volta è alle prese col cambio di allenatore e con gli anni che passano per qualcuno dei suoi totem e Legnano vivacchia in un limbo che per ora sembra strano: il roster autorizzerebbe qualcosina in più. Cassino ha bisogno di molto di più da ogni punto di vista se vuole rimanere in A2.
Eduardo Lubrano