Certo la foto non è proprio bella. Risale ai tempi dell’arresto di Dmitry Gersamineko a Cipro nel 2016. E’ storia vecchia e non si può condannare un uomo per un errore. Ma studiando la storia dell’ex proprietario della Pallacanestro Cantù – ripeto speriamo ex – di errori o presunti tali ce ne sono parecchi.
Vediamo di ricostruire le sue ultime vicende con l’aiuto di Spicchi d’Arancia e di alcuni siti di news internazionali. La situazione ad oggi secondo la newsletter Spicchi d’Arancia:
“CANTU’: GERASIMENKO AL VERDE, CLUB IN PROFONDO ROSSO. ECCO COSA PUO’ ACCADERE
Cantù cerca nuovi soci per risolvere la crisi legata ai problemi di Dmitry Gerasimenko: il tribunale russo che ha dichiarato fallita la sua acciaieria Ottobre Rosso di Volgograd (sentenza di appello attesa il 6 maggio) ha congelato i suoi conti, impedendo il rispetto degli impegni presi a nome del club brianzolo del quale è socio unico al 100 per cento dopo l’ultima assemblea di fine ottobre. Per far fronte ai costi di gestione della stagione, stimati in 2,5 milioni di euro fino al 30 giugno, la società può contare sui contratti di sponsorizzazione (circa 600.000 euro, in parte già maturati) e sugli incassi al botteghino delle 11 partite casalinghe rimaste, mentre la fidejussione di 250mila euro potrà essere escussa solo in caso di mancati pagamenti per i tesserati e non è accessibile per tamponare i problemi. Gerasimenko ha messo gratuitamente a disposizione le sue quote del club (tra gli asset non vi è il terreno del Pianella i cui diritti sarebbero dovuti confluire nel patrimonio il mese prossimo), per chi vorrà farsi carico della gestione ordinaria e dei pregressi (diversi giocatori del 2017-18 hanno presentato ricorso al tribunale FIBA di Ginevra). Le prime scadenze per la società brianzola sono la quarta rata FIP col 50% dei parametri NAS (oltre 60mila euro) che scadrà il 27 (meno 3 in caso di pagamento con ritardo oltre gli 8 giorni, esclusione dal campionato dopo 15 giorni), e i controlli Com.Te.C. del 16 dicembre relativi al versamento degli stipendi di lega dei tesserati e delle relative tasse (gli stranieri hanno ricevuto il signing bonus e lo stipendio di settembre, ancora non percepito quello di ottobre maturato il 10 novembre, mentre gli italiani sono al palo). Al momento si starebbero attivando gli ex soci di minoranza per una cordata che porterebbe al coinvolgimento di capitali freschi.”
Ed ora una corrispondenza del Baltic-course.com dello scorso 23 marzo che racconta altro sul sig. Gerasimenko al di là della questione delle acciaierie Red October di Volvograd:
“Secondo le informazioni ottenute da LNT, Gerasimenko è il beneficiario effettivo della società di posta elettronica registrata a Cipro Segoa Ventures Limited, che possiede l’austriaca Smart Stahl, la società che ha appena acquistato l’attrezzatura del laminatoio di KVV Liepajas Metalurgs ad un’asta.
Secondo i resoconti dei media russi, le autorità russe sospettano che Gerasimenko si sia appropriato indebitamente di un grosso prestito bancario. È stato inserito in una lista internazionale di criminali ricercati e alla fine del 2016 è stato detenuto a Cipro. All’inizio di quest’anno (2018ndr) il magnate dell’acciaio era ancora a Cipro, e controllava la sua attività in Russia da lì. Anche se non sta più affrontando le accuse di appropriazione indebita, ora viene accusato di abusare dei suoi poteri e condurre una società in bancarotta di proposito.
Come riportato, la società austriaca Smart Stahl GmbH ha acquistato l’attrezzatura del laminatoio della società d’acciaio lettone insolvente KVV Liepajas Metalurgs all’asta il 20 marzo. Smart Stahl dovrebbe pagare l’acquisto entro il 31 marzo.
Smart Stahl GmbH aveva vinto l’asta offrendo 1,57 milioni di euro (IVA esclusa) o 1,9 milioni di euro (IVA inclusa). Complessivamente, tre offerenti hanno partecipato all’asta. Gli altri due offerenti erano società lettoni – Tolmets e FeLM.
Il prezzo di partenza all’asta era di 1,33 milioni di euro.
Il sito web dei media pubblici della Lettonia lsm.lv ha riferito, citando la TV regionale Kurzeme, che la società austriaca prevede di rilanciare la produzione nel laminatoio e di riassumere parte degli ex dipendenti della KVV Liepajas Metalurgs. Il manager di Smart Stahl Gmbh, Peter Foltin, non è stato in grado di comunicare alla TV Kurzeme quante persone potrebbero ritrovare il posto di lavoro nel laminatoio rilanciato. La costruzione del laminatoio è stata impegnata come garanzia e sarà svenduta o venduta separatamente.
Secondo il sito web austriaco di informazioni commerciali firmenabc.at, Smart Stahl GmbH è stata fondata ad aprile 2017 e ha un capitale sociale di 35.000 EUR. È interamente di proprietà della Segoa Ventures Limited, registrata a Cipro. Smart Stahl Gmbh è stata descritta come una holding che opera nel settore dell’acciaio, del commercio, della gestione e dei servizi IT.
Come riportato, le attività della società di acciaio insolvente della Lettonia KVV Liepajas Metalurgs saranno messe all’asta. L’amministratore di insolvenza della società ha dichiarato che la decisione era stata presa perché nessuno dei potenziali investitori della società aveva soddisfatto i requisiti stabiliti dai creditori garantiti o fornito le garanzie richieste che avrebbero dimostrato la capacità di acquisire KVV Liepajas Metalurgs in un pezzo e rilanciare le sue operazioni.
L’impianto metallurgico Liepajas Metalurgs con sede nella città portuale di Liepaja, nella Lettonia sud-occidentale, è stato dichiarato insolvente dopo che non è riuscito a rimborsare un prestito garantito dallo Stato a una banca italiana. Il governo ha venduto l’impianto agli investitori ucraini, KVV Group, alla fine del 2014.
Liepajas Metalurgs è stata ribattezzata KVV Liepajas Metalurgs e riaperta ufficialmente il 6 marzo 2015, ma presto ha ripreso a presentare problemi e, a settembre 2016, è stata dichiarata insolvente”.
Insomma c’è ne è di che studiare sulla situazione dell’ex Presidente di Cantù. Sarà durissima per società, giocatori, tifosi, movimento.
Eduardo Lubrano