Archiviata la trasferta in terra turca con soddisfazione per i due punti ma con irritazione per la ricaduta a Nedovic, per l’Olimpia si prospetta un trittico di partite belle toste a partire della sfida ala vertice con la Reyer Venezia, l’altra capolista e a detta di tutti l’alternativa numero uno a Milano per la lotta scudetto.
Una partita non facile in un palazzo (oddio palazzo, diciamo luogo a forma di tenda con delle tribune) stracolmo e bello carico nonostante la compagine veneziana arrivi da una inopinata sconfitta casalinga in Champions League contro i francesi del Nanterre (qui i dettagli : https://all-around.net/2018/11/13/fiba-basketball-champions-league-round6-2018-19-stranamente-nanterre-92-ha-vinto-in-casa-della-reyer-venezia/ ).
La Reyer fino a qui in campionato aveva vinto contro chiunque con disarmante facilità, forte di una panca infinita e su concetti ormai consolidati visto che questo gruppo resiste ed esiste in Laguna da ormai un triennio con la ciliegina dello scudetto di due anni fa e della Fiba Europe Cup lo scorso anno.
Quest’anno poi rispetto al passato coach De Raffaele si sta godendo un Tonut in forma e dal rendimento incredibile ed un Austin Daye che ha iniziato la preparazione con la squadra ed addirittura è stato visto difendere, cosa che non faceva dai tempi degli Spurs a San Antonio probabilmente….
Ma a parte le due punte di diamante la forza della Reyer sta in tutto il resto del roster; Haynes e Bramos iper affidabili, De Nicolao e Biligha che continuano a migliorare, hanno aggiunto due giocatori come Stone e Washington che con le loro braccia lunghe e il loro atletismo hanno accentuato quelle caratteristiche di difesa forte motore di una transizione che regala punti facili e che spezza le reni avversarie.
Sotto canestro poi in corso d’opera è arrivato Vidmar, centro da anni esperto di cose europee e campione in carica con la Slovenia agli scorsi europei, a dare una mano a Watt uno dei giocatori più sottovalutati dell’intero campionato. Gudaitis, Tarczewski e Burns dovranno stare ben attenti alle sue triple oltre che alle sue stoppate.
Dicevamo della facilità con cui la Reyer fin qui ha schiantato tutti quanti, se vogliamo ancora superiore a quella mostrata dall’Olimpia, la quale deve fare i conti con le energie succhiate dall’Eurolega e dagli infortuni che negli ultimi giorni hanno messo un po’ in difficoltà coach Pianigiani.
Prima l’assenza di Della Valle per la rottura di un dito della mano ed ora la ricaduta di Nedovic avvenuta ad Istanbul contro il Darussafaka dopo che nel primo quarto aveva dimostrato di essere già in ritmo partita.
Perdite importanti che costringeranno lo staff tecnico a modificare le rotazioni dando anche in campionato un minutaggio importante a Mike James e Bertans, facendo giocare parecchio Cinciarini anche da guardia ed aumentando considerevolmente la permanenza sul parquet di Jerrells fin qui il meno utilizzato nel pacchetto esterni. Anche Fontecchio giocherà di più perchè Micov dovrà tirare il fiato ed anche perchè Bertans che in Italia spesso ha giocato da ala piccola difficilmente si sposterà dal ruolo di guardia.
Due infortuni simultanei dunque ed ora la società potrebbe tornare sul mercato per prendere una guardia che dia una mano sia in partita ma soprattutto in allenamento. Sul mercato europeo vi è poco in questo momento, c’e’ qualcosa in più in quello americano ma la mia riflessione è: ha senso prendere per un mese un gettonaro che si deve ambientare, conoscere compagni ed avversari oltre al coach e al suo modus operandi per poi rilasciarlo una volta guariti Nedovic e Della Valle?
Forse avrebbe più senso (anzi, senza forse) prendere sul mercato una guardia italiana che oltre ad essere il tappabuchi per queste partite possa poi rimanere per allungare ulteriormente la panchina prendendo sostanzialmente del giovane che Pianigiani si porta ogni domenica nei 12 (Musumeci e D’Ambrosio gli ultimi).
Il problema è che non è per niente facile trovarlo: paradossalmente l’Olimpia l’avrebbe pure sotto contratto il profilo ideale, peccato pero’ che giochi proprio a Venezia. Ovviamente sto parlando di Bruno Cerella. Un giocatore esperto ed affidabile, pronto uso, che non si lamenta in casi di probabilissimi n.e. che verranno col tempo e con il roster a pieno regime.
Oltre a lui in serie A non vedo altri profili interessanti tranne forse Parrillo ma la situazione di Cantù suggerisce il lasciar perdere, per cui bisognerebbe pescare necessariamente in Lega due (a me piacerebbe ad esempio Eric Lombardi) o addirittura nelle serie minori. Ovviamente in ogni caso non sarà facile perchè presumibilmente anche una volta individuato il nome bisognerà convincere la società di appartenenza (nell’esempio di Lombardi sarebbe Treviso) di solito restia a lasciare andare un pezzo importante della squadra a campionato iniziato.
All’obiezione che comunque questo profilo non aiuterebbe in Eurolega ribatto che in Europa non si inventa nulla e che inserire un giocatore in tempi brevi è complicato, quindi meglio andare avanti con questo roster per questo mesetto ed invece un elemento in grado di tenere il campo in serie A alleggerirebbe il carico di minuti sulle spalle degli esterni biancorossi.
Speriamo comunque sia di assistere ad una bella partita tra l’Olimpia e la Reyer ,che sia lo spot della nostra serie A già sconvolta per i fatti che stanno accadendo a Cantù e che non sta vivendo di certo il suo periodo più fulgido.
Garbin Cristiano
@garbo75