Bertram Tortona-Virtus Roma 73-76. C’era scritto alla fine dei 40 minuti regolamentari della partita sul tabellone del PalaOltrePo di Voghera campo di casa della formazione piemontese.
“Fatece largo che psssamo, sti giovanotti de stà Roma bella, semo ragazzi fatti cor pennello e le ragazze famo ‘nnamorà…” dice l’attacco della canzone romana più famosa forse. E che per tanti anni ha reso l’idea dei cittadini romani un pò sbruffoni e bulli – nel senso più affettuoso dei due termini – che ne hanno viste di cotte e di crude e che credono di sapere tutto della vita. E che pensano che tanto prima o poi le cose si aggiustano.
Bene, questa premessa canora perché ho avuto la sensazione che l’atteggiamento della Virtus sia stato un pò questo per quasi tutta la gara con Tortona. Nei primi due quarti certamente, indolente, svogliata, quasi sorpresa che gli avversari stessero compiendo una sorta di delitto di lesa Maestà: “Ma come noi semo i primi in classifica e voi pensate di vincere? Adesso vi facciamo vedere noi”. Ma per questo adesso c’è voluto tanto per vederlo. Primo perché Tortona – senza Garri e con Preston Knowles con pochissima forma e minuti nelle gambe – ha giocato una signora partita tanto in attacco quanto i difesa. Secondo perché la guida tecnica in campo della Virtus, Nic Moore ci ha messo un pò ad accendersi e nel momento migliore della sua accensione è stato espulso per la somma di un antisportivo del primo quarto e di un tecnico nel terzo.
Non che Baldasso abbia giocato male ma la qualità e la quantità di fantasia e soluzioni offensive che il play americano numero 11 di Roma può offrire è decisamente altissima. Comunque la partita è iniziata con un 6 a 0 di Tortona al quale Roma ha risposto dopo 3 minuti con un contropraziale di 0 a 9. La difesa capitolina è stata disattenta e così i padroni di casa ne hanno approfittato per scegliersi dei buoni tiri e chiudere un primo tempo lento ed avaro di canestri sul 15 ad 11.
La seconda frazione è stata decisamente più divertente ma sempre con Roma a recuperare anzi a subire in realtà le accelerazioni piemontesi che si sono spinte fino al 33 a 19 di metà quarto grazie alla vena di Ndoja, Lusvarghi, un canestro di Viglianisi e la sterilità offensiva romana derivante dalla sua arrendevolezza difensiva. Sul 37 a 23 di Mirza Alibegovic fratello di quello di Roma, la squadra di coach Bucchi ha iniziato il suo risveglio con Landi, Moore e Baldasso che hanno dato seguito ad una tripla di un buon Santiangeli ed hanno chiuso metà gara sul 45 a 38.
Terzo quarto. Bucchi deve essersi fatto sentire nello spogliatoio o i ragazzi della Virtus devono aver capito che non era più aria di canticchiare quella canzone – tra l’altro nessuno di loro è romano – e si sono messi a giocare a pallacanestro. Sims senza eccellere nelle realizzazioni personali (però alla fine 15 punti), ha dato sfoggio di essere un grande rimbalzista (10) ed ottimo passatore (4 assits) ed ha messo Landi ed altri compagni nelle condizioni di andare a canestro facilmente da condizioni complicate. Santiangeli ha continuato a far canestro e la difesa ha un pò chiuso la strada agli avversari. Sims ha firmato il pareggio a quota 48, Landi il sorpasso a 48-50 e dopo il pasticcio dell’espulsione di Moore che è costata un libero di Blizzard ed un canestro di Tuojo (51 a 50) ancora Landi ha segnato per il nuovo sorpasso 51 a 52 e da lì la Virtus non si è più fatta riprendere. Terzo quarto chiuso in scioltezza con la tripla di Chessa ed ancora Landi (mattatore) sul 57 a 62 con un parziale nel quarto di 12 a 20.
Quarto periodo aperto dal riavvicinamento di Blizzard ma poi Roma ha segnato 10 punti quasi di seguito per il 62 a 70 in 8′ sul quale la partita si è spenta. Fino 59″ dalla fine. Sims fa 1/2 dalla lunetta e siamo 65-72. Ndoja segna67-72. Chessa 2/2 con i liberi ma poi Gergati trova un fallo inutile di Baldasso, segna il primo 68-74 e sbaglia appositamente il secondo per cercare il rimbalzo. Che trova Alibegovic dopo un pò di confusione appena fuori dall’area e dalla linea dei tre punti. Mirza si alza e spara da tre :71-74 con 11″. Leggera tensione nelle fila della Virtus. Baldasso viene spedito in lunetta ma si dimostra freddissimo e chiude la gara con due liberi.
Il commento di coach Piero Bucchi al termine del match
«Sapevamo sarebbe stata una partita dura, contro una squadra che è stata costruita dichiaratamente per salire, anche da prima di noi che lo siamo diventati più avanti. Abbiamo quindi vinto sul campo di una squadra che ha costruito un gruppo per fare il salto di categoria, questa vittoria ci da una particolare soddisfazione perché, aldilà delle loro problematiche di infortunio sia nostre che loro, è stata una partita difficile con un primo tempo in cui loro hanno cercato di confonderci le idee ma dopo qualche minuto di sbandamento abbiamo ritrovato la nostra stabilità con canestri importanti e siamo ripartiti. La squadra ha avuto un carattere enorme e grandissima determinazione eseguendo perfettamente i consigli che gli ho dato, soprattutto nell’intervallo. Abbiamo messo in campo la voglia di vincere, che ci contraddistingue in questo periodo»
Bertram Tortona – Virtus Roma 72-76
Parziali: 15-11; 45-38; 57-62
Eduardo Lubrano