Siena, 7 dicembre 2018 – Si affrontano due squadre che non avrebbero bisogno di presentazione. Mens Sana Siena e Virtus Roma: cestisticamente parlando bisognerebbe essere vissuti sulla luna per non capire l’importanza storica dell’incontro di domenica.
Per dare un’idea, se sommiamo i palmares si ottengono 9 Campionati, 5 Coppe Italia, 8 Supercoppe, 1 Coppa Saporta ed 1 Eurolega. Facendo la stessa operazione fra le altre 14 squadre del girone ovest contiamo un rotondo 0. Numeri che fanno impallidire.
Tornando -mestamente- all’attualità, i tempi odierni sono molto più cupi per le squadre in questione. Entrambe le squadre hanno attraversato momenti di difficoltà sportive (salvezze all’ultima giornata o via playout) o addirittura economiche.
Nel precampionato le squadre si sono già incontrate a Chiusi, dove a prevalere fu la Virtus. Nell’occasione lo strapotere fisico di Sims apparve un rebus insolubile per i biancoverdi. Le statistiche di quest anno confermano che per questo livello il giocatore appare sprecato (18,2 punti e 11,2 rimbalzi). Inutile dire che le sorti di questo incontro dipenderanno molto dalla capacità del duo Poletti-Pacher di contenere l’americano.
L’ex di turno è Daniele Sandri, l’anno scorso in toscana e adesso avversario. La qualità dei romani passa anche da Moore, Baldasso, Santiangeli e gli altri lunghi Alibegovic e Landi. In panchina un tecnico delle qualità di Bucchi completa il quadro della squadra che, per ora, viaggia spedita verso il primo posto.
La Mens Sana spera di recuperare tutti gli acciaccati, che sono tanti: Marino, Capic e Prandin. L’ultimo sarà monitorato fino all’ultimo. Siena si aggrappa all’autostima acquisita con gli ultimi risultati acquisiti.
Servirà tutta l’energia dell’ambiente per provare a raccogliere uno scalpo illustre, molto ambito, per la rivalità che contraddistingue le due tifoserie.