Ho un carissimo amico, Sagittario come me. Lui oggi è il Capo Cronaca di una delle più importanti redazioni romane di un altrettanto importante quotidiano. Scherzando sul fatto dei segni zodiacali ha sempre detto che essere Sagittari “Vuol dire avere sempre ragione. Ed a volte è antipatico…”
Ebbene questa volta sono totalmente d’accordo col mio amico e tramite me All-Around.net in questo post dimostrerà come aveva ragione sin dall’estate ad esprimere dubbi sull’accoppiata dirigenza Forni-coach Larry Brown. Di cui qui avete letto il comunicato della separazione consensuale.
Il 13 giugno abbiamo pubblicato – sempre a mia firma ahimè – un posto intitolato “Che vuol dire per la Fiat Torino aver ingaggiato Larry Brown come allenatore” nel quale preventivamente ci chiedevamo se all’Auxilium avessero capito che prendere un allenatore così volesse dire appunto rovesciare completamente la filosofia sin qui adottata. Affidarsi ad un santone del genere vuol dire mettersi al servizio dello stesso, dargli il tempo di capire una pallacanestro che lui non conosce per niente, assecondarne gli errori, supportarlo in tutto e per tutto. Larry Brown, piaccia o meno il suo metodo, è uno che per la storia che rappresenta non può essere trattato alla stregua di altri. Non perché sia più bravo di Recalcati, Banchi, Vitucci ecc.ecc. Ma perché è un altro tipo di allenatore, un altro uomo, un’altra pallacanestro. Un’altra età oltretutto. La parola chiave con uno come Larry Brown avrebbe dovuto essere come e più che con gli altri allenatori: pazienza.
Il 27 novembre scorso abbiamo pubblicato – ancora per colpa del sotto scritto – un altro post nel quale ci chiedevamo noi di All-Around se alla Auxilium Torino ogni tanto qualche dirigente si facesse una domanda sulle proprie responsabilità: già allora si vociferava di un taglio del coach americano. Ma già allora il numero di giocatori stranieri era straordinariamente alto; il lodo Patterson alla Fiba in corso; le cose andavano male. E naturalmente la colpa era solo del coach.
Che – voglio ribadirlo – ha certamente tantissime responsabilità tecniche nell’andamento pessimo – la squadra gioca davvero male – della squadra sin qui ma…Qualcuno della dirigenza ha spiegato al signor Brown la questione del lodo Patterson che se perso – come è stato – avrebbe marcato il mercato?
Qualcuno gli ha spiegato le regole sul numero degli extracomunitari come si deve così da renderlo edotto sul fatto che fosse necessario tenersi un visto di riserva per il proseguio della stagione?
Qualcuno gli ha detto che la situazione sarebbe diventata complicata con tutte queste situazioni in essere? Insomma qualcuno ha parlato chiaro fino in fondo con Larry Brown?
Ricapitolando: la sentenza della Fiba sul lodo Patterson che ha bloccato il mercato in entrata fino a quando le pendenze col giocatore non saranno saldate; Torino quest’anno ha concluso i visti a disposizione per gli extracomunitari visto che al momento a roster sono sette mentre in campo possono andarne solo sei; in corso ci sarebbero le trattative per il passaggio di proprietà e secondo voci molto vicine alla stessa i debiti della società sono piuttosto importanti.
Di tutto questo coach Brown cosa sa nel dettaglio? Secondo me nulla perché – ripeto secondo me – nessuno e sottolineo nessuno gli ha spiegato nulla.
E quindi la colpa è sua.
Eduardo Lubrano