Sette su otto in casa – al Pala Ponte Grande di Ferentino – ed una vittoria (su sei) in trasferta: il bilancio della Leonis sul finir del girone di andata quando manca solo la trasferta di Latina, non è male ma deve essere migliorato per essere adeguato alle ambizioni di grandeur della società e del roster.
La vittoria di sabato 29 dicembre in casa con la OnSharing Siena per 76 a 73 è stata il frutto di una partita non bella ma giocata decisamente con molta voglia di vincere da parte dei ragazzi di Fabio Corbani. Il filo logico della partita è stato quello degli strappi ora dell’una ora dell’altra squadra ma quello messo in atto dalla Leonis nel secondo quarto grazie alla difesa registrata con l’ingresso in campo di Fanti e l’esplosione di Nick Zesloft (7 punti in circa 1 minuto) è stato quello decisivo alla lunga nonostante Siena sia stata di nuovo avanti due volte nel quarto periodo. La difesa poi, leggi una clamorosa e siderale stoppata di Abdel Fall – ha chiuso la porta in faccia alla squadra toscana a 5 secondi dal termine sul tiro del sorpasso di Morais che a quel punto avrebbe potuto essere decisivo.
Che è successo prima?
Nel primo quarto le squadre si sono studiate annunciando quel che sarebbe accaduto per tutta la gara: 5 a 12 per Siena con risposta di Roma 10 a 2. Chiusura sul 17 a 17 con poco da segnalare tranne la vivacità di Amici da una parte e quella di Ranuzzi dall’altra.
Nel secondo quarto ecco Nick Zeisloft prima con una tripla poi con un’altra sulla quale ha subito fallo: 26 a 22 in un amen. Ed allora ecco il festival delle triple Leonis al quale si sono iscritti Amici e due volte Hollis con la OnSharing annichilita. Il 39 a 25 con poco più di 2 minuti per l’intervallo lungo è sembrato una manna dal cielo visto che la squadra romana come spesso le accade è dipesa soprattutto dal tiro da fuori, da tre o da due che sia con una specie di idiosincrasia per il gioco sotto canestro che – come scriveva Gianni Clerici riguardo il gioco a rete della Sharapova – “somiglia all’amore delle triglie per le reti dei pescatori“. Il problema che sia pure con una difesa attenta Siena è rimasta in partita e nella scia romana grazie all’ex di turno, Poletti, che ha beneficiato di 6 tiri liberi che ha mandato regolarmente a segno erodendo un pò della sicurezza Leonis e del vantaggio che dopo venti minuti si è fermato sul 42 a 31.
Pronti via per la terza frazione e quelli della Leonis ne hanno combinate una serie incredibile di sciocchezze tra palle perse ed attacchi imprecisi che hanno consentito a Pacher e poi Morais di andare a segno a ripetizione fino al 46 a 42 con 7’12” da giocare. Time out di uno sconcertato Corbani dal quale la Leonis è uscita con una tripla di Piazza che lì per lì ha scosso la sua squadra ma anche frustato Siena che ha continuato a macinare il suo gioco avvalendosi delle abilità di Poletti, pescato un paio di volte in post basso contro un avversario molto più basso di lui, e di Pacher che non è un fenomeno ma fa molto bene il movimento di incrocio-passo e tiro. Poi il 3° e 4° fallo in 20″ di Infante, Zeisloft un pò ingabbiato ed i soli Amici ed Hollis a far canestro. Di qua Prandin e Sanguinetti hanno messo 6 liberi e sul finire del tempo Morais ha segnato la tripla del quasi aggancio, 58 a 56.
Aggancio e sorpasso arrivato ad inizio quarto quarto con Poletti che ha piazzato una tripla difficile, 58 a 59. Ma qui la coppia Amici-Hollis ha risposto subito con sei punti d’autore: la tripla dell’italiano ed un gioco da due punti pù libero dell’americano che hanno rimesso la Leonis davanti. A quel punto la gara è diventata ancor più di prima punto-a-punto ed in questo segmento almeno in casa, la formazione romana ha più talento da esibire ed infatti questa volta Amici se l’è caricata sulle spalle e l’ha portata sino in fondo superando l’antisportivo sciocco di Zeisloft, la tripla di Ranuzzi, un altra di Siena ed il vantaggio sul 72 a 73 a 28″ dal termine su un tap-in di Pacher. I due liberi a 23 secondi dal termine proprio di Amici e la stoppata di cui sopra di Fall hanno sigillato una vittoria capitale – scusate il gioco di parole – per la compagine di Corbani.