Roma, 7 gennaio 2019 – Eccoci dunque al giro di boa, al termine cioè del girone di andata della Serie A2 divisione Ovest. Mentre ad Est le gerarchie, come scriviamo da tempo, sembrano molto più consolidate con la capolista solitaria Lavoropiù Fortitudo Bologna ormai in fuga per la promozione diretta con 28 punti, dopo la sua vittoria in quel di Roseto 89-95 (ma che fatica, però!!) e la contemporanea caduta della sua diretta avversaria Dé Longhi Treviso in quel di Udine per 77-63, abbastanza inaspettata nelle dimensioni (con adesso ben 4 squadre al 2° posto ma con 22 punti e quindi a -3 vittorie dai bolognesi), ad Ovest continua a regnare l’equilibrio più usualmente tradizionale di questo raggruppamento.
Squadre | G | V | P | % | |
---|---|---|---|---|---|
Bergamo | 22 | 15 | 11 | 4 | 73.3 |
Virtus Roma | 22 | 15 | 11 | 4 | 73.3 |
Benacquista Assicurazioni Latina | 20 | 15 | 10 | 5 | 66.7 |
Edilnol Pallacanestro Biella | 18 | 15 | 9 | 6 | 60.0 |
Benfapp Capo d’Orlando | 18 | 15 | 9 | 6 | 60.0 |
Zeus Energy Group Rieti | 18 | 15 | 9 | 6 | 60.0 |
Novipiù Casale Monferrato | 16 | 15 | 8 | 7 | 53.3 |
Leonis Roma | 16 | 15 | 8 | 7 | 53.3 |
M Rinnovabili Agrigento | 16 | 15 | 8 | 7 | 53.3 |
Givova Scafati | 14 | 15 | 7 | 8 | 46.7 |
2B Control Trapani | 14 | 15 | 7 | 8 | 46.7 |
Remer Blu Basket Treviglio | 14 | 15 | 7 | 8 | 46.7 |
ON Sharing Mens Sana Siena | 13 | 15 | 8 | 7 | 53.3 |
Bertram Tortona | 8 | 15 | 4 | 11 | 26.7 |
Axpo Legnano | 6 | 15 | 3 | 12 | 20.0 |
BPC Virtus Cassino | 2 | 15 | 1 | 14 | 6.7 |
Oggi però non racconteremo, come fatto sempre il lunedì successivo al turno di campionato, l’esito delle singole gare del girone Ovest connesse alla situazione di classifica delle singole squadre bensì elencheremo quali siano le squadre che han fatto bene, meno bene o male, se non addirittura malissimo in questo girone di andata. Partiamo dalla vetta, scendendo giù sino all’ultima posizione, facendo riferimento al Ranking che pubblicammo ad ottobre, poco prima del via in due parti: prima e seconda.

La sorpresa capolista Bergamo
1° BERGAMO – punti 22
Molto, molto difficile trovare aggettivi consoni in positivo per descrivere la stagione, ad oggi sbalorditiva, del team lombardo. Accreditata ai nastri di partenza dalla nostra Redazione di una posizione di bassa classifica, esattamente al 13° posto finale, il team di Sandrokan Dell’Agnello ha sbaragliato il campo dei pronostici poco lusinghieri e fatto incetta di vittorie, con un record fantastico fatto da 11 vinte e 4 perse che gli vale appunto il primo posto. Non assoluto, vero, ma pur sempre una posizione a dir poco inimmaginabile quattro-cinque mesi fa, quando la LNP confermò la sua partecipazione al girone occidentale, dopo essersi salvata lo scorso anno dal girone Est dopo un rush finale ottimo. Un girone d’andata sublimata dalla coppia americana più forte del girone in termini di rendimento ed intensità difensiva, al secolo il devastante Terrence Roderick (20,5 p.ti/gara, 5,3 assist/gara e 10,5 rimbalzi/gara), ed il rookie Brandon Taylor (18,2 p.ti/gara e 5,6 assist/gara), i gialloneri stanno dimostrando gara dopo gara di essere un compatto, solido complesso difficilissimo da battere per chiunque. Eccellente poi il rendimento del blocco italiano tra cui spiccano Lorenzo Benvenuti, Giovanni Fattori, Dario Zucca e Ruben Zugno tutti con una percentuale compresa tra il 40% ed il 43% dal tiro da tre. Senza dimenticare Luigi Sergio ed Andrea Casella, atletici e pericolosi anche loro da fuori.
Reggeranno? Difficile dirlo, pochi dicono di “sì”. Rotazione ad 8 giocatori, quindi se qualcuno dovesse farsi male…..Ma effettivamente al momento l’entusiasmo sta dando loro molto carburante e soprattutto, il dover giocare senza eccessiva pressione dovendo, stando alle premesse della vigilia, giocare solo per una buona salvezza, sta pagando eccome: quando è così, il pallone è più leggero ed il cerchio del canestro avversario più largo! Comunque va dato merito a coach Dell’Agnello di aver fatto un girone d’andata sublime, lavorando molto sulla difesa ed esaltando i punti di forza dei suoi ragazzi. La vittoria al 2° turno in casa vs la compagna di vetta in classifica, Virtus Roma, che le consente questo eccellente primo posto ha dimostrato che non era un caso malgradi però i romani quel giorno avessero la luna storta.
2° VIRTUS ROMA – punti 22
Accreditata da molta parte della comunicazione come forse la principale forza del girone Ovest, la Virtus Roma in missione ha fatto quanto ci si aspettava da lei. Anzi, forse qualcosina in meno se si pensa che nel solo mese di dicembre ha dovuto inchinarsi per ben 3 volte, e con forti rimpianti iniziando, dopo un ciclo di 8 vittorie consecutive, dal 9° turno il 2 dicembre perdendo in casa vs la Zeus Energy Rieti. Squadra strutturata in modo abbastanza logico e solido, ha anch’essa una delle migliori coppie del girone in Nic Moore ed Henry Sims, principale leva offensiva della squadra nonchè giocatori abituati a respirare arie di prima divisione ma, tranne che vs Cassino, Treviglio e Legnano in casa, ha sempre vinto le sue gare giocandosele sino all’ultimo dimostrando perciò, specialmente lontano da casa ed in più di una situazione, grinta cuore e determinazione. Un buonissimo impianto di squadra la quale però non riesce quasi mai ad andare in campo con tutti i suoi effettivi domenica dopo domenica: in seno al roster infatti ci sono state, e ci sono tuttora, varie defezioni per malanni ed infortuni, il che ha limitato coach Piero Bucchi, consistente valore aggiunto al progetto, nel lavoro di affiatamento e nella costruzione di quegli automatismi in campo su i due lati del campo necessari per acquisire sicurezza, metodo ed ulteriori vittorie.
Punti deboli? Di sicuro l’andamento altalenante della curva di rendimento di alcuni italiani, comprensibile per i problemi di cui sopra ma che può anche essere interpretato, per certi versi, attraverso una scarsa attitudine degli stessi alla vittoria in un torneo così duro a livello mentale. Rende poco Aristide Landi? Sale in cattedra Daniele Sandri. Non gira come dovrebbe Massimo Chessa? Ci pensa Tommaso Baldasso e così via, con Amar Alibegovic, Marco Santiangeli ed Andrea Saccaggi (con questi ultimi due maggiormente penalizzati dai guai fisici), a cercare insieme quella linea di continuità che potrebbe consacrarli come vincenti alla fine di questo torneo. Il calendario poi offrirà alla Virtus Roma in missione, proprio in gennaio 2019, l’eventuale trampolino di lancio per il suo progetto, il ritorno in Legabasket dopo 4 anni.
3° BENACQUISTA ASSICURAZIONI LATINA – punti 20
Altra sorpresa, e che sorpresa, in riva quasi al mar Tirreno! I nerazzurri di coach Franco Gramenzi erano partiti, come ogni anno, con alcuni favori del pronostico che però li ha sempre visti magari autori di un campionato positivo, sempre in zona playoff ma senza mai disputarli! In questo girone di andata 2018-19 invece si trovano ad un passo dalla vetta, il tutto grazie ad un roster decisamente ben assortito ma, soprattutto, dedito come non mai al gioco offensivo, corale, da squadra vera. Salita al 2° posto in classifica nelle ultime giornate, frutto di ben 4 vittorie consecutive, mettendo in riga rispettivamente Bergamo a domicilio, Biella in casa, Capo D’Orlando di nuovo in trasferta ed ultimamente la Leonis Roma in casa, la Benacquista Latina oggi fa decisamente paura per la semplicità con cui riesce a venir fuori anche da situazioni apparentemente complesse.
Certo, è anche capace di cedere a Treviglio di 18 punti prima di questa clamorosa striscia vincente ma la sensazione è che ora che si sia anche aggregato Valerio Cucci in seno al roster, il livello delle scelte che può fare Gramenzi sia vasto, potendo disporre di gente alta, tosta e che vede il canestro da fuori come poche altre squadre, essendo il miglior attacco del girone. Coppia straniera molto ben assortita con Andrew Lawrence e Mike Carlson ma ultimamente in auge un giocatore forse troppo sottovalutato in questi anni come Augustin Fabi, vera e propria sentenza dalla linea da tre con il 46%. Per il resto, un sapiente mix di esperienza con gente come Ricky Tavernelli, Giovanni Allodi, Patrick Baldassarre e giovani leoni come Alessandro Cassese e Giorgio Di Bonaventura. Che la Coppa Italia della LNP sia solo un trampolino di lancio?
4° EDILNOL BIELLA – punti 18
Partita in estate con un progetto di minore investimento, all’ombra del Mucrone le cose non erano partite molto bene: esordio con bella vittoria a Rieti ma poi tre sconfitte consecutive, di cui due consecutive in casa, vs Agrigento e Virtus Roma, per chiudere poi vs l’Orlandina in Sicilia. Questo pesante handicap di partenza dopo 4 turni ha pesantemente condizionato il campionato della Pallacanestro Biella, sebbene avesse questa estate confermato ad honorem sino al 2020 coach Michele Carrea. Il tempo di trovare i giusti meccanismi, i giusti ritmi e basandosi su di una coppia straniera molto ben assortita ma soprattutto esperta del campionato, come il duo K.T. Harrell–DeShawn Sims, ed ecco i rossoblu piemontesi scalare la classifica per attestarsi subito dietro alle grandi del girone, sebbene in coabitazione con Rieti e Capo D’Orlando.
Squadra quindi che non poteva dominare il girone di andata come in passato ma che è sempre lì, a dar fastidio, in virtù di un gruppo di italiani interessantissimi come Carl Wheathle, Lorenzo Saccaggi, Giovanni Vildera ed Albano Chiarastella. Forse poco profonda per impensierire sino in fondo gli avversari ma sempre un gran brutto cliente da gestire sul campo.
5° BENFAPP CAPO D’ORLANDO – punti 18
Appaiata con Biella e Rieti al terzo posto ecco l’Orlandina di quell’ottimo coach che è Marco Sodini. Nel ns. Ranking pre-campionato avevamo collocato il team siculo al 5° posto e ci abbiamo azzeccato in quanto squadra retrocessa, che avrebbe dovuto ripartire dallo zero totale e dalla delusione dell’aver lasciato il basket di vertice. Premesse difficile da “reggere” immediatamente con un squadra nuova di zecca ed in effetti il girone di andata della Benfapp è proseguita tra strisce vincenti e strisce perdenti. Improntata sulla coppia più prolifica del girone, al secolo Brandon Triche–Jordan Parks, l’Orlandina ha dichiarato che per lei questo è un anno di transizione. Intanto anche lei è lì, a lottare per il vertice puntando su giovani leoni come Simone Bellan e Matteo Laganà, ma senza disdegnare l’esperienza di Davide Bruttini, in certe gare devastante vicino ai ferri, e Jacopo Lucarelli più Andrea Donda, fermo però ai box come per un Joseph Mobio rientrato da poco.
Difficile che possa fare di più, troppa differenza di rendimento dalla coppia dei miracoli Triche-Parks, l’ottimo Bruttini ed il resto del gruppo e soprattutto una qual certa tendenza a “squagliarsi” nelle gare importanti, specialmente in casa, di recente proprio vs Latina nel 14° turno. Playoffs sicuri comunque, a meno di sgradite sorprese ad oggi difficili da prevedere.
6° ZEUS ENERGY RIETI – punti 18
Al terzo posto infine insieme a Biella e Capo D’Orlando, ecco un’altra lieta sorpresa e cioè la Zeus Energy Rieti, ovvero quando le cose si possono mettere male e dopo, grazie ad una geniale intuizione e ad un’attenta analisi delle alternative in campo, vanno nell’esatto opposto quindi molto bene! Eh sì perchè dopo la prima gara di campionato persa in casa vs Biella, essendosi anche fatto male Frazier e chiuso il contratto con un deludente Jarvis Williams, ecco il ricorso prima a Bobby Ray Jones, transfugo da due brutte esperienze in A2 Est e desideroso di far vedere il suo valore e, un mese dopo, il play nigero-britannico Ogo Adegboye. Risultato, la Zeus Energy Rieti che scala posizioni su posizioni, battendo anche la Virtus Roma al PalaLottomatica ed un popolo in festa come quello sabino, affamato di vittorie e risultati.
Coach Alessandro Rossi ha fatto realmente un gran, bel lavoro in questo girone Ovest. Squadra solidissima come una roccia in difesa dove Simone Tomasini giostra al meglio assieme a quel simpatico bulldog di Ogo Adegboye, e volete poi mettere Bobby Jones, uno specialista della difesa uno vs uno? Giovanni Carenza, Juan Marcos Casini ed Angelo Gigli, esperienza ovunque e poi la freschezza di Federico Bonacini, Alberto Conti ed Aleksa Nikolic, insomma una squadra tostissima. Unico limite? Forte in difesa, poco prolifica in attacco. Se quindi capita che la squadra avversaria riesce a fare più punti del solito, gara molte volte persa. Ma lamentarsi sarebbe eccessivo ad oggi, applausi per Rieti!
7° NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO – punti 16
Quì iniziano i dolori. Squadra pensata e realizzata per vincere il campionato, o quantomeno per stare più vicino al massimo gradino della classifica, al momento i rossoblu piemontesi di Mattia Ferrari sono poco convincenti nella loro ricerca della vittoria nel campionato. Anzi, a dirla proprio tutta, la loro credibilità in questo girone di andata del raggruppamento occidentale è scesa in maniera direttamente proporzionale per come non riescano a vincere lontano dal PalaFerraris e perdano, quasi fosse una maledizione, i sentiti derbies regionali in casa: sia vs Tortona che vs Biella.
Eppure il tentativo di fare quello sforzo in più, acquistando Nazareno Italiano in fuga da Scafati, è stato fatto per acquisire peso specifico ed esperienza nel roster ma se le cose non sono cambiate è inutile trovare attenuanti o valide scuse: al momento Casale Monferrato ha un roster di tutto rispetto che però non riesce a scaricare a terra i suoi cavalli vapore. Otto vinte ed otto perse non è grave, intendiamoci, quando ancora mancano altre 15 gare ma la sensazione è che questa squadra, decisamente terribile vicino ai ferri ai rimbalzi, sia una bella incompiuta che non riesce a compiersi oggi per questo, domani per quello e senza sapere il vero perchè. Forse non era Bradley Tinsley lo straniero valido per questo roster? Forse bisogna pretendere di più da Davide Denegri, Riccardo Cattapan e Luca Cesana? O forse la leadership carismatica di Niccolò Martinoni sta venendo meno? Lo sapremo tra 15 gare, al momento ottimo Kruize Pinkins (magari se tirasse meno da tre…), e Fabio Valentini in crescita.

Team Leonis Eurobasket
8° LEONIS ROMA – punti 16
Per la squadra romana del Presidente Armando Buonamici vale, con le dovutissime proporzioni, lo stesso discorso della Junior Casale. Costruita con l’idea di disputare un ottimo campionato, non certo di vincerlo (forse…), il team Eurobasket ha un record ad oggi assolutamente accettabile in chiave Playoff. Anzi, a giudicare dalla sua recentissima storia in A2, al momento questa è la migliore stagione in categoria. Ed allora di cosa lamentarsi? Semplice, una squadra dal grande talento fisico, offensivo e denso di gente esperta, non può vincere nel girone di andata una sola volta in trasferta e perloppiù contro il fanalino di coda Cassino ed all’ultimo possesso, giocandosela poi contro tutte le altre alla pari salvo poi cedere perdendo le gare sistematicamente, ora per un motivo, ora per un altro. In casa invece, nonostante si giochi nell’ “esilio” forzato in quel del Pala PonteGrande di Ferentino con tutto quanto possa essere connesso in termini di scomodità mentale e fisica per tutto lo staff, la Leonis Roma è stato un vero e proprio rullo compressore, con la sola eccezione di una sconfitta vs Capo D’Orlando che comunque può starci. Nelle nostre previsioni era esattamente collocata in questa posizione a settembre ma sarebbe potuto essere molto meglio il cammino in questo girone.
Quindi, bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Lo vedremo in futuro, al momento forse solo coach Fabio Corbani sa dove intervenire o quale pulsante girare affinchè Damian Hollis, Nick Zeisloft, Alessandro Amici e Federico Loschi, assieme ad Abdel Fall, Alessandro Piazza ed Eugenio Fanti più Capitan Bonessio e Luca Infante trovino continuità di rendimento tra casa e fuori. Intervenire sul mercato? Ma per cambiare chi o per aggiungere cosa? Sicuramente la girandola del “via Hollis” o del “via Zeisloft” non ha giovato alla serenità dei rispettivi stranieri della Leonis Roma, troppa confusione non fa bene a nessuno. Comunque un girone d’andata positivo ma con riserva e con la possibilità anche di giocarsi le Final Eight di Coppa Italia, possibilità sfumata a Latina all’ultima chiamata. Qualora arrivassero i Playoff comunque un’annata da ricordare, questo è chiaro.
9° M RINNOVABILI AGRIGENTO – punti 16
Partenza lanciata, frenata, rilancio e frenata, il tutto con delle gare eccellenti, tipico del talento cristallino di coach Franco Ciani. Questo girone di andata della M Rinnovabili Agrigento è stata una sorta di curva sinusoidale ma in fondo, con il roster allestito quest’anno, non ci si può proprio lamentare se si è comunque in zona Playoff anche dopo le prime 15 gare del girone d’andata. Semmai la domanda è: riuscirà la Banda di Franco Ciani, sicuramente uno dei migliori allenatori della Serie A2 (se non oltre), a guadagnarsi per il quinto anno di fila la post-season?
Al momento Il Gigante Agrigentino è ben messo per potercela fare, con il suo gioco equilibrato, che riesce ad esaltare il talento di Jaleb Cannon sotto i ferri più l’esplosione di Giacomo Zilli, accoppiato al talento del rookie Amir Bell più Lorenzo Ambrosin. Di recente ottimo l’apporto di Dimitri Sousa e Simone Pepe, con Capitan Marco Evangelisti, hanno conferito maggiore corpo alle ambizioni.
Fabrizio Noto/FRED