Pesaro, 13 gennaio 2019 – Nella sfida tra le ultime è la VL a prevalere e a lasciare la Fiat in fondo alla classifica, dopo una sfida equilibrata e un po’ pazza in cui gli ospiti devono recriminare sulla gestione dei secondi finali dei tempi regolamentari con cui hanno dissipato una vittoria che sembrava ormai in saccoccia.
La VL vince infatti facendo ricorso ad un overtime che, a pochi secondi dalla fine dei tempi regolamentari, sembrava ormai insperato ma in questo modo si vede premiata per essere tornata a lottare con il cuore dopo che le ultime prestazioni erano state semplicemente imbarazzanti; i pesaresi interrompono così una striscia di sei sconfitte consecutive, mentre la Fiat invece prosegue nel suo momento nero e si ritrova sempre più in fondo alla classifica, in attesa di sapere in serata se sarà ancora in compagnia di Pistoia o tristemente da sola.
E’ stata forse la partita d’esordio giusta per un personaggio come Boniciolli, con la VL che sicuramente non ha cancellato i suoi tanti difetti ma che, come si diceva, è tornata a lottare e a non mollare alle prime difficoltà; rimangono i tanti limiti difensivi ed i tanti problemi a trovare un gioco offensivo corale e fluido, ma almeno i ragazzi di casa sono tornati a giocare come una squadra, mentre va dato sicuramente merito al nuovo coach di avere rivitalizzato un giocatore come Artis e ad avere trovato una nuova risorsa in un Zanotti che oggi ha fatto la migliore partita della sua carriera.
La VL ottiene la vittoria con la migliore prestazione stagionale nel tiro da tre (11/22), un lieve predominio a rimbalzo e le tante palle recuperate, con il redivivo Artis a troneggiare da questo punto di vista con 9 palloni portati alla propria causa.
La Fiat non è sembrata certamente una formazione allo sbando come accaduto in altre occasioni e, anzi, ad un certo punto sembrava avere messo le mani sulla partita forse anche in maniera meritata visto che, al cospetto di una VL che andava solo a sprazzi, si era fatta preferire per una presenza più costante nel match e per un gioco più equilibrato; così non è stato e se non tutto è stato da buttare via nella partita odierna, bisogna però constatare il fatto che le sconfitte continuano ad accatastarsi ed è proverbialmente sempre molto difficile districarsi nei bassifondi della classifica per una squadra costruita per ben altri obiettivi e con una somma di talento complessiva ben superiore a quella delle dirette contendenti
Boniciolli si presenta alla sua maniera sparigliando un po’ le carte ed inserendo Zanotti in quintetto al posto di Murray; la scelta peraltro si rivela azzeccata, perché l’ala ripaga immediatamente la fiducia con un canestro in apertura su rimbalzo offensivo ed una presenza comunque rilevante sotto i tabelloni.
L’avvio è comunque di marca torinese, grazie ad un Moore che sente la classica partita dell’ex e ad una difesa a zona ordinata da Galbiati in avvio che mette qualche granello di sabbia negli ingranaggi offensivi della VL; sono quindi un paio di triple della guardia ex Pesaro a dare subito quell’abbrivio iniziale agli ospiti, grazie al quale arrivano anche sul 6-11 dopo poco più di 3 minuti, momento nel quale Boniciolli chiama time out.
La pausa si rivela proficua, perché al ritorno in campo sono le due punte di diamante Blackmon e McCree a punire il cambio di difesa di Galbiati ed a propiziare il quasi immediato pareggio a quota 13; il buon momento della VL però non si ferma lì perché poi, mentre Moore si ferma un po’, sale in cattedrale un maestoso McCree, quasi perfetto al tiro nel primo quarto con 14 punti segnati.
L’ala della VL sciorina triple e canestri nel traffico che infiammano la platea e consentono ai suoi di arrivare la massimo vantaggio sul 21-17 a poco meno di tre minuti dalla prima sirena; il vantaggio non si dilata ulteriormente solo perché Pesaro sbaglia qualche tiro libero di troppo e la Fiat segna triple con percentuali quasi irreali (5/6 nella prima frazione) e così il primo quarto si chiude in perfetta parità a quota 26 grazie anche ad un paio di cesti dell’altro ex Cusin.
Il secondo quarto sembra continuare a viaggiare sui binari dell’equilibro, con Pesaro che risponde alla tripla immediata di Portannese con quella di Blackmon; dopo pochi minuti però le cose cambiano, perché i padroni di casa perdono di lucidità in attacco, affidandosi ad iniziative quasi esclusivamente estemporanee sperando che il talento dei sui alfieri Blackmon e McCree possa togliere loro le castagne dal fuoco.
Il break arriva quando è Wilson a trovare due triple consecutive che scavano in primo solco sul 33-37 dopo 4 minuti di gioco; Boniciolli chiama subito time out ma la pausa non sortisce questa volta gli effetti sperati ed infatti la VL continua a faticare palesemente in attacco, mentre tra gli ospiti torna in cattedra Dallas Moore.
Le penetrazioni imprendibili di quest’ultimo portano la Fiat anche sul massimo vantaggio (39-49) a pochi secondi dalla fine, prima che un cesto di Blackmon non fissi il punteggio alla pausa lunga sul 41-49; da sottolineare in questi primi venti minuti il 67% da tre dei torinesi (8/12) ed il fatto che nel secondo quarto per la VL abbiano segnato esclusivamente i dioscuri Blackmon e McCree (35 punti su 41 nel complesso).
Ancora il solito McCree suona la carica con una tripla appena tornati campo e poi la VL ritorna quasi subito in parità grazie anche al risveglio degli altri; un tripla e due tiri liberi di Artis portano il punteggio di nuovo in parità a quota 49 e poi, dopo 3 minuti nel quarto, la VL torna in vantaggio con una tripla di Blackmon che scatena il pubblico di casa.
La fine del quarto sembra destinata a proseguire sui binari dell’equilibrio ed in effetti si arriva all’ultima pausa ancora in parità a quota 67; prima però la VL va a sbattere contro la zona proposta nuovamente da Galbiati, sprofondando nuovamente sul -9 (58-67) sotto i colpi di Moore e poi, quando pochi se lo aspettavano, ritorna in un amen in parità con una fiammata di Blackmon ed Artis.
Si riparte quindi ancora dalla perfetta parità e prima sono gli ospiti ad allungare sfruttando un buon momento di Cusin, ma poi è la VL a trovare due triple degli inaspettati Zanotti ed Artis che propiziano il +4 (78-74) dopo 4 minuti; la VL insiste, sospinta sulle ali dell’entusiasmo e di un Blackmon scatenato, e così a meno di due minuti dalla fine è sul punteggio di 83-79.
Qualcuno pregusta già la vittoria ma non ha fatto i conti con la tripla immediata di Moore e con l’ingenuità dei padroni di casa che li porta a dilapidare due attacchi fondamentali, cui fa da contraltare un Wilson glaciale dalla linea dei liberi, che fissa il punteggio sull’83-86 a 10 secondi dalla fine.
Questa volta sembra finita a favore degli ospiti ma accade l’imponderabile, con i giocatori di Galbiati che incomprensibilmente non fanno fallo per mandare la VL in lunetta ed Artis che, con la forza della disperazione, trova una tripla sulla sirena che si insacca dopo avere sbattuto sulle ferro ed entrando in retina con una carambola fortuita che ha lasciato il pubblico di casa con il fiato sospeso per pochi ma interminabili secondi.
Si va così all’overtime sotto i migliori auspici per Pesaro, ma in realtà è ancora la Fiat ad allungare sul punteggio di 89-93con il solito Moore ed un concretissimo Wilson; la VL sente tutta la tensione di una gara che sembra sfuggirgli di mano; a questo punto sale però in cattedra Mockevicius, fin lì monumentale a rimbalzo (21 alla fine per lui quelli arpionati), con alcuni tiri liberi che, insieme a quello segnato da un encomiabile Zanotti, riportano i padroni di casa a stretto contatto sul 94-95.
La Fiat smarrisce precisione in attacco ed il break decisivo arriva con due triple consecutive di Blackmon ed Artis che, ad un minuto dalla fine, portano i biancorossi di casa sul 100-95; si tratta dell’allungo decisivo perché, nonostante l’ingenuità di concedere tre tiri liberi a Wilson sul ribaltamento di fronte, arrivano poi i tiri liberi della staffa di Blackmon, con il punteggio finale che recita 102-98 per i padroni di casa.
Sala stampa
Boniciolli
Per prima cosa i complimenti a Torino che ha giocato una partita seria e che a mio avviso non riesco a capire come si possa trovare invischiata in fondo alla classifica per il talento che hanno. Questa partita mi serviva per sapere che tipo di squadra alleno, visto che l’allenamento è una cosa e la partita è un’altra; la vittoria che è arrivata va quindi condivisa con il mio predecessore Galli, visto che per oggi non è stato per forza di cose preparato niente di nuovo.
Prima della partita avevo detto ai miei ragazzi che si può vincere o perdere ma che non avrei voluto mai più sentire il nostro pubblico che, come avvenuto di recente, giustamente ci fischiava; sono convinto che oggi, anche se fosse arrivata una sconfitta, i tifosi sarebbero arrivati a fine partita a farci i complimenti a bordo campo, perché in effetti l squadra aveva dato tutto.
Siamo stati infatti “polli” in diverse occasioni ma comunque questi ragazzi hanno sempre lottato e questo è stato un primo importante traguardo; le nostre ingenuità purtroppo ci accompagneranno per tutta la stagione ed il nostro obiettivo sarà lavorare per limitarle, visto che comunque abbiamo giocatori che devono adeguarsi completamente a questo livello di campionato.
Galbiati
Ennesima partita persa punto a punto e spiace veramente tanto, perché l’abbiamo raddrizzata più volte e perché avevo chiesto di fare fallo sull’azione finale dei tempi regolamentari ma poi qualcosa non è andata e i miei giocatori si sono fatti sorprendere dalla prodezza di Artis. Abbiamo giocato discretamente anche nel supplementare e siamo anche riusciti a tornare avanti ma poi abbiamo continuato a soffrire a rimbalzo e a sbagliare qualche tiro da troppo, sia da fuori aperti che da sotto nel traffico. Ci sono mancate la lucidità e la cattiveria nel finale, perché il piano partita era stato rispettato ed ero contento di come eravamo riusciti ad imbrigliare in qualche modo il loro talento e la loro fisicità.
Noi purtroppo siamo perennemente alla ricerca di un’identità e le tante partite perse in volata o addirittura nei supplementari dimostrano proprio questo; ci manca poco per riuscire a quadrare il cerchio ma ancora non siamo riusciti a farlo.
Zanotti
Ho saputo subito in settimana dal coach che sarei partito in quintetto ed avrei avuto i miei spazi; Boniciolli mi vede come ala piccola e francamente io mi sento di condividere questa visione, perché sono convinto di avere una certa versatilità in campo e di poter avere i mezzi per migliorare. Adesso sappiamo che a Pistoia ci aspetta una battaglia ma questi due punti sono stati importantissimi perché ci danno tanto morale e infatti a fine partita finalmente si è tornati a respirare una ottima atmosfera.
VL Pesaro – Fiat Torino 102-98
Parziali: 26-24; 15-25; 26-18; 19-19; 16-12
Progressione 26-24; 41-49; 67-67; 86-86
Mvp: difficile scegliere tra un McCree che è stato il paladino dei suoi nella prima parte della partita ed un Blackmon che è stato il trascinatore alla fine; si fa preferire forse il secondo per la freddezza mostrata nel finale e per i 7 rimbalzi ed i 7 falli subiti con cui ha condito la sua prestazione complessiva.
Wvp: cifre alla mano il peggiore degli ospiti è sembrato Hobson, ma forse il giocatore che più ha fatto mancare il proprio apporto è stato Tony Carr, che 11 punti alla fine li ha messi in cascina ma che è stato assente per troppi lunghi periodi nel corso del match
Giulio Pasolini