Roma, 19 gennaio 2019 – Quarto impegno in questi primi diciannove giorni del nuovo anno per la Virtus Roma in missione, forse il più complesso da dover scavalcare. Dopo aver superato non più di 72 ore fa, non in modo convincente dal punto di vista del gioco bensì della garra un’avversaria pericolosa come la Benacquista Latina, domani alle ore 17:00, per il 2° turno del girone di ritorno approda al PalaLottomatica la vera, reale sorpresa del campionato del girone occidentale, il Bergamo Basket 2014 (targata Azimut sino a qualche tempo fa, sponsor del quale si sono perse le tracce, come sono strane le dinamiche del basket italiano da diverso, troppo tempo a questa parte…E non solo a Bergamo, ma di questo ne parleremo a tempo debito, vediamo…), probabilmente, anzi più che una sorpresa ormai, considerando che si trova in testa alla classifica dopo 16 turni disputati e che veleggia a quelle altimetrie dall’inizio del torneo.
Per chi sia uso leggere i miei articoli dall’inizio della stagione di questo entusiasmante ed equilibrato campionato di Serie A2 sezione Ovest, avrà potuto constatare come e quanto il sottoscritto abbia descritto con la giusta e dovuta ammirazione, nonchè enfasi, le gesta del team giallonero guidato in maniera a dir poco eccellente da Sandro “Sandrokan” Dell’Agnello, forse uno dei coaches italiani ex-giocatori (anche alla Virtus Roma tra il ’92 ed il ’94), più attivi e più convincenti della nouvelle vague assieme a Meo Sacchetti e Paolo Moretti (ma solo per citare i primi in mente). Passato attraverso diverse esperienze come coach dal 2002, in questi ultimi 6 anni in Legabasket ha imparato alla perfezione come coniugare con saggezza l’esigenza del bilancio con la logica del risultati (Serie A con Pesaro, Juvecaserta ed infine Brindisi), oggi questa rappresentazione cestistica della sua Bergamo è una perfetta sintesi di chi ha capito come far rendere al meglio una squadra la cui ossatura non si poteva definire certo da primato a bocce ferme.

La sorpresa capolista Bergamo
Bella forza! – direte voi – in fin dei conti cosa ci vuole? Due buoni americani ed un discreto gruppo di italiani e la Serie A2 è fatta! Beh, la semplificazione a volte rende l’idea meglio di una descrizione più granulare ma se mi mettessi a scorrere la classifica, ci sono molti esempi di squadre in A2 (concentrandomi solo sul girone Ovest), le quali nonostante abbiano due buonissimi stranieri, non hanno espresso la continuità, il gioco e soprattutto i risultati da primato di questa Bergamo. La Virtus Roma in missione le si avvicina per molti motivi ma se dovessimo fare un confronto del budget, ad esempio, speso per allestire le due regine attuali del campionato, scopriremmo che l’Urbe in teoria dovrebbe avere accanto a se od insieme a se in cima alla classifica squadre come la Bertram Tortona e la Novipiù Casale Monferrato.
Invece la coppia composta da Valeriano D’Orta, il GM del club bergamasco, coadiuvato da coach Sandro Dell’Agnello, è andata a costruire una squadra da primato usando i quattrini, certo, ma anche pensando prima quale tipo di gioco si volesse sviluppare dopo che Bergamo, salvatasi lo scorso anno da neo-promossa in A2 ed in extremis, grazie ad un girone di ritorno nel raggruppamento orientale da primato (sette vittorie nelle ultime sette gare), avesse toccato con mano quanto sia difficile competere a certi livelli e soprattutto mantenerli.

Terrence Roderick in azione vs Cassino
Il Presidente Massimo Lentsch ha dato la sua benedizione quindi ad uno startin’ five che vede in Terrence Roderick la stella sfavillante dei gialloneri. Apprezzato nel 2015-16 ad Agropoli (19,7 p.ti/gara), e l’anno successivo a Ferrara (16,7 p.ti/gara), il 30enne arrivato in Italia ai CRABS Rimini nel 2010 è stato brillantemente preso dopo un’anno d’inattività ed i suoi numeri sono quasi da MVP assoluto: 20,8 p.ti/gara, 10.9 rimbalzi/gara e ben 5,4 assist/gara. Ma non sono tanto i suoi numeri eccellenti ad oggi a suscitare clamore, quanto il fatto che stiamo parlando di un’ala piccola, da 196 cm, dalle doti fisico-atletiche ottimali e che sta portandosi di fatto il team lombardo sulle spalle come leader e condottiero in campo come mai in passato.
Insieme a questo Terrence Roderick maturato anche in termini di leadership, il mix del quintetto base è sapientemente costituito innanzitutto dal miglior rookie del campionato, la vera perla del team giallonero in proiezione e cioè l’altra guardia Brandon Taylor che piazza 18,4 p.ti ad allacciata di scarpa (72% da due, una sentenza dentro l’arco!), prende addirittura più rimbalzi dei compagni lunghi (addirittura 3,9 gara), e smazza anche più assist del compagno, ben 5,7 ad ogni match nonchè recuperare ben 2,1 possessi/gara! Come si può quindi ben capire, con due giocatori di questo rendimento una buona parte del “lavoro” è fatta. Del resto se ne occupa la truppa tricolore, con numeri da capogiro specialmente dall’arco dei 6,75: il centro Lorenzo Benvenuti, livornese come coach Dell’Agnello, atletico ed al suo primo anno da starter in quintetto, dice 11,2 p.ti/gara (64% da due), con il 43% da tre e l’ala forte Giovanni Fattori, toscano di Cecina ed ex-Roseto, non più un ragazzino essendo classe ’85 ne mette invece 10,8 di p.ti/gara, 3,9 rimbalzi ma con un altro 43% dalla lunga.

Nic Moore in azione nel match del -22 all’andata
Manca un giocatore per completare il quintetto e di solito Sandro Dell’Agnello sceglie Luigi Sergio, un vero e proprio coniglio dal cilindro dello staff bergamasco questo casertano classe ’88, reduce da 3 anni a Chieti in serie B e mai presente con costanza a questi livelli. I suoi 5,3 p.ti/gara farebbero pensare ad un giocatore normale con il suo 31% da tre ma in realtà Luigi Sergio è un tassello importante nello scacchiere difensivo lombardo (quasi un possesso di media a partita recuperato), basilare quando c’è da mettersi addosso a qualunque avversario. Giocando poi con una rotazione ad 8 giocatori, Sandro Dell’Agnello manda in campo a volte dal 1′ minuto l’ex campione d’Italia U20 di due anni con Cantù ex-Agrigento, Ruben Zugno (5,4 p.ti/gara con il 65% da due ma il 46% da tre), od Andrea Casella (5,1 p.ti/gara con il 26% da tre), raramente Dario Zucca che è il terzo lungo di complemento al quale però sarebbe opportuno non dare troppa confidenza: 6,1 p.ti/gara con un buonissimo 59% da due e un ancor più eccellente 44% da tre.
Quindi al comando del girone Ovest (perchè non va dimenticato che se è vero che la Virtus Roma in missione sia a pari punti con i bergamaschi ma in vetta perchè ha giocato e vinto l’anticipo del 5° turno mercoledì scorso vs Latina e comunque in difetto negli scontri diretti, -22 all’andata al PalaAgnelli), non c’è un’usurpatrice momentanea bensì una squadra vera, costante nel proprio rendimento seppur con qualche vena di “follia”, a cui gli Dei del basket stanno finanche garantendo massima protezione: mai una defezione degli 8 giocatori utilizzati ad oggi, sempre tutti ed 8 a referto e con il morale alle stelle.

Terrence Roderick a Siena
Un’avversaria quindi molto ma molto tosta da battere per la Virtus Roma in missione, ben aldilà del primato in classifica in ballo domani al PalaLottomatica ed anche memore del -22 dell’andata, sebbene facilitato da l’unica giornata storta dei ragazzi di Piero Bucchi in tutto il torneo, Cassino a parte. Questa Bergamo non è solo una squadra che pratica un basket forse semplice in attacco ma molto redditizio, il suo vero punto di forza è che stante le premesse della vigilia si senta pure in grande fiducia, “scarica” di doveri agonistici se non quello di continuare a disputare un campionato d’applausi per i propri tifosi e per le rispettive carriere dei componenti del roster. Da molte fonti si sente ripetere che la dirigenza giallonera non vorrebbe trovarsi dove si trova adesso ma, francamente, il sottoscritto crede molto poco a queste chiacchiere da bar. Meglio concentrarsi magari su cosa dovrebbe mettere domani in campo questa Virtus Roma in missione per vincere la gara, una Virtus Roma che perlomeno vs la Benacquista Latina ha ri-disputato una partita piena di grinta, con determinazione e cattiveria agonistica, quelle doti smarrite nelle recenti esibizioni out of door.
Come dimostrano al momento non tanto le 12 gare vinte da Bergamo bensì le 4 sconfitte, la Virtus Roma in missione dovrà prima di tutto evitare al massimo le possibilità del team lombardo di creare facili canestri in transizione, essendo Bergamo squadra che ama accellerare. A difesa schierata poi mettere la massima attenzione ai tiratori avversari perchè tolto Lorenzo Benvenuti, unico vero centro di ruolo e di stazza ma che si stacca con il classico pick’n’pop per tirare, il resto dell’attacco bergamasco si schiera spesso con buonissime spaziature lungo il perimetro da tre proprio per facilitare il tiro comodo, prendendo così il ritmo giusto per la conclusione. Paradossalmente è proprio la coppia straniera a non eccellere da tre (Terrence Roderick ha il 30%, Brandon Taylor un 35% discreto), forte delle rispettive percentuali da due come evidenziato prima, per questo l’attacco preferisce trovare canestri a difesa non schierata. Infine, buonissima la difesa che subisce non più di 76,7 p.ti/gara.

Andrea Casella, ex di giornata con la maglia di Bergamo by FB
Di contro è quasi speculare indicare cosa dovrebbe fare domani la Virtus Roma in missione. Innanzitutto una difesa eccellente per tutti i 40′ di gioco ma avere dal settore dei piccoli un supporto qualitativo e quantitativo importante. Contro Latina si sono visti segnali di ripresa importanti da parte di Capitan Massimo Chessa, non tanto in termini di punti realizzati (al momento la sua peggior stagione in carriera con 5,1 p.ti/gara), quanto in quelle cose che non si valutano come eccellenti tout court ma che alla fine aiutano a vincere, come ad esempio la difesa su chiunque gli capitasse a tiro ma anche il rimbalzo offensivo a -18″ che ha dato più ossigeno ai suoi nel convulso finale di gara. E mentre Tommy Baldasso sta proseguendo nel disputare una stagione in crescita, sebbene mi piacerebbe che qualche volta cercasse di più il ferro avversario, si aspettano segnali importanti da Andrea Saccaggi (ammesso che stia bene fisicamente), ma specialmente da Marco Santiangeli, al momento un vero e proprio UFO stile ’70, atterrato nel pianeta Virtus Roma e del quale non si è visto ancora granchè.
Per chiudere, sarò banale ma se domani si vuol battere Bergamo, l’Urbe dovrà cercare con maggiore attenzione i punti in transizione: correre insomma, perchè attaccare tutta la partita a difesa schierata, e ricordiamo che la difesa giallonera è capace di fare molto male se si accetta un ritmo compassato, è poco agevole per qualunque team. E’ vero che con Henry Sims in campo la Virtus Roma in missione possiede un’arma micidiale (e che mi piacerebbe però stesse più attento in difesa, evitando di cercare sempre la stoppata e magari facendo più attenzione al tagliafuori sull’avversario limitrofo), ma se Nic Moore non mette dentro subito i primi tiri, perdendo quindi fiducia nell’immediato, allora proprio per questo attaccare con più frequenza il ferro avversario potrebbe regalare quei punti facili, provando anche a caricare di falli gli avversari, che di solito la Virtus Roma in missione non raccoglie come potrebbe e dovrebbe.
Per chiudere, come al solito, ecco prima le parole di Piero Bucchi a presentazione della gara…
«Contro Latina abbiamo fatto una buona prestazione, mettendo cuore e grinta in campo, abbiamo iniziato a pensare partita dopo partita e questo può esserci d’aiuto. La preparazione alla partita contro Bergamo procede con l’impegno di sempre. Sappiamo che sarà un match duro ma l’affronteremo con fiducia e determinazione. Loro sono una squadra molto solida che gioca senza pressioni particolari e con due americani validi che esaltano le qualità degli italiani che, a loro volta, stanno facendo un ottimo campionato».
…Infine, quelle di coach Sandro Dell’Agnello:
https://www.facebook.com/bergamobasket2014/videos/385129605395795/
Arbitri: Claudio Di Toro (Perugia), Giacomo Dori (Mirano), Marco Catani (Pescara).
Fabrizio Noto/FRED