Roma, 20 gennaio 2019 – Una Virtus Roma in missione a tratti commuovente per spirito di dedizione e di sacrificio fa suo il #MatchClou del 2° turno del girone di ritorno della Serie A2 girone Ovest battendo al PalaLottomatica un’eccellente Bergamo Basket, che alla fine issa bandiera bianca per 82-78 ma dopo un tempo supplementare, dimostrando a coloro che nutrissero dei dubbi, che non si trova da questa sera ad un passo dalla capolista romana per cause fortuite.
Dopo quella di mercoledì 16 gennaio scorso vs la Benacquista Latina, oggi al PalaLottomatica è andata in scena un’altra vera e propria battaglia, non solo fisico-atletica ma anche di nervi, durata 45′ di gioco in cui le due avversarie sono passate alternativamente dalla gioia allo scoramento, dall’esultanza alla delusione più feroce sino al quinto suono della sirena che ha sancito una vittoria, ad avviso di chi vi scrive, quasi nodale per le sorti del campionato dell’Urbe, e non solo forse. Ora infatti la Virtus Roma in missione, seppur avendo disputato una gara in più (sempre grazie all’anticipo vinto mercoledì 16 scorso in casa vs Latina), è di nuovo sola al comando ma non avendo ribaltato il -22 dell’andata, dovrà sempre essere un passo avanti in classifica ai lombardi (26 Virtus Roma, 24 Bergamo), i quali però, nonostante siano leggeri leggeri nel loro incredibile campionato ad oggi, adesso dovranno non concedersi più pause nel loro ottimo cammino se vogliono mettere il sale sulla coda agli antagonisti: da domani, vedremo se i ragazzi di Sandro Dell’Agnello potranno o meno a loro volta “sentire” la pressione, ad un passo dalla storica promozione diretta in Legabasket A.
A giudicare però da quanto visto questa sera, la pressione i gialloneri di Lombardia l’hanno sentita o quantomeno iniziano a sentirla. Trovandosi in un palcoscenico per loro oggettivamente fuori scala, per tutto il rispetto per le altre arene del girone Ovest (escluso il PalaEstra di Siena), questa sera il Bergamo Basket ha sempre disputato una gara eccellente per ritmo, intenzioni di gioco su i due lati del campo – realizzati abbastanza bene nel complesso – e pressione difensiva messa a dovere sui punti forti dell’attacco romano, in particolar modo su Henry Sims e Nic Moore, ma in determinate circostanze ha sofferto in modo visibile l’ottima difesa dei singoli in maglia bianca che hanno letteralmente depotenziato il pericolo pubblico numero uno, Terrence Roderick, costringendo quindi la pattuglia tricolore in maglia nera a prendersi soluzioni offensive e tiri in affanno, sbagliando a volte in modo anche grossolano alcune triple.

Marco Santiangeli, prova molto positiva per lui
L’inizio del match era stato tutto, se non quasi, di marca bergamasca, con la Virtus Roma in missione a sbagliare tanti, troppi tiri da tre ben costruiti a campo aperto. Sugli scudi il gioiellino dell’arsenale lombardo, Brandon Taylor, autore di due triple ottime ma allorquando Mr. Terrence Roderick doveva giocoforza sedersi in panchina al 9′ sul 13-14 per Bergamo per il suo 3° fallo (ottimi sia Daniele Sandri e Marco Santiangeli ad attaccarlo da post basso), dopo che Aristide Landi e Nic Moore avevano messo dentro le prime triple della loro gara, inevitabilmente la gara degli ospiti cambiava ma non subito: prima Luigi Sergio e dopo Andrea Casella con le solite, letali transizioni marchio di fabbrica di Bergamo, chiudevano il primo periodo sul 14-19, con la Virtus Roma in missione già a quota 6 palle perse (gravi errori di bowl handling più ottima difesa avversaria). Da notare, attenzione, un clamoroso “zero punti” all’attivo per Henry Sims, a dir poco francobollato dalla difesa giallonera (forse anche in modo eccessivo senza essere sanzionato?).
Al rientro in campo però Piero Bucchi, confermando in campo sia Amar Alibegovic che Andrea Saccaggi, aveva proprio dai due usciti dalla panchina quei punti che riportavano la Virtus Roma in missione al pareggio, i primi punti di Henry Sims davano il 21-19 per l’Urbe ma era solo un pallido raggio sole in una giornata che avrebbe visto spesso il cielo grigio della battaglia più pura. Marco Santiangeli iniziava a dare corpo (finalmente), alla sua gara (25-21 al 15′), con la sua prima tripla ma le difese prevalevano sugli attacchi e l’effetto jo-jo nel punteggio era servito. Giovanni Fattori metteva paura da fuori e da dentro l’area, sfruttando il sapiente spazio che l’altro Giovanni, Benvenuti, creava per chiunque volesse approfittarne: portare l’omaccione nero in maglia bianca più lontano possibile dal ferro romano era mandatorio per Bergamo, in assenza di Terrence Roderick era l’unico modo per stanare la Virtus Roma in missione. Ma sebbene l’ala toscana riportasse avanti i suoi sul 27-30 e subito dopo Ruben Zugno dava il +5 ai suoi (27-32 al 18′), Marco Santiangeli metteva dentro la sua seconda, importantissima tripla della gara dando la stura al contro-parziale della Virtus Roma in missione che un ottimo Aristide Landi griffava anche lui dai 6,75 con altre due bombe: si andava al riposo sul 36-32 con un parziale aperto di 9-0 per i padroni di casa, finalmente con qualche sorriso sul volto dei tifosi accorsi numerosi sugli spalti.

Aristide Landi in azione
Ed all’inizio della terza frazione Sandrokan Dell’Agnello rimetteva (giustamente), in campo il suo uomo in più ma Terrence Roderick si faceva beccare, sempre in difesa, per il suo 4° fallo riaccomodandosi in panchina (fallo molto discutibile ma siamo solo all’inizio…). Le buonissime difese ma anche i molti errori gratuiti al tiro, segnale evidente del “peso” del pallone in questa gara, caratterizzavano la parte centrale del periodo ma la Virtus Roma in missione piazzava però un bel mini-parziale con una tripla di un Nic Moore redivivo (44-37 al 25′), costringendo Sandro Dell’Agnello a chiamare tempo, con il max vantaggio dell’Urbe in tutta la gara. Al rientro in campo Bergamo si metteva a zona 2-3 ma Henry Sims adesso decideva di entrare in gioco, nonostante i maltrattamenti vari e le sanzioni non fischiate a suo favore. Sul 48-40 e Terrence Roderick di nuovo in campo in modalità all-in, i lombardi reagivano alla stragrande con Brandon Taylor (48-46), ma prima Aristide Landi sempre dalla lunga (che gara per lui!), e dopo Henry Sims, spegnevano gli ardori gialloneri o quantomeno ci provavano nonostante gli ospiti tentassero una reazione: “scontro” Dario Zucca vs Henry Sims sotto il canestro giallonero e doppio tecnico per loro ma la Virtus Roma in missione dava la sensazione di essere quasi in controllo, chiudendo il parziale con un capolavoro in fade-away dal centro dell’area di Daniele Sandri sul 55-48 ma era un errore!!?!?
Infatti, al rientro in campo per l’ultimo periodo, Terrence Roderick decideva a sua volta di entrare in partita! Chiusa la sua gara al 30′ con appena 8 punti nel carniere e soli 4 rimbalzi, l’uomo di Philadelphia iniziava a far vedere di tutto: penetrazioni (con fallo subito), tiro da tre e tiri liberi, dannatamente pesanti i tre quelli concessi con una manica un pò larga dalla terna arbitrale per un presunto fallo di Tommy Baldasso allo scoccare del 24″ di possesso bergamasco! La Virtus Roma in missione nel mentre aveva iniziato il periodo in modo forse troppo molle, qualche tiraccio dalla lunga mal preso nonchè il 4° fallo di Henry Sims in attacco…Come si stessero contando i secondi prima della fine! La sveglia la dava sempre lui all’Urbe, Terrence Roderick, con una tripla siderale dal palleggio e sul 55-56 con successiva persa di Daniele Sandri con sempre lui a rubargliela, andando anche a canestro, Piero Bucchi doveva chiamare tempo sul 55-58 al 35′ (parziale aperto 0-10). Ma l’orgoglio ed il cuore della Virtus Roma in missione era ancora potente: Aristide Landi tamponava l’emorragia e subito dopo Nic Moore metteva dentro la sua ultima ma pesantissima tripla subendo anche fallo! Sul 61-60 tutto il popolo virtussino tirava un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo ma subito dopo Nic Moore veniva sanzionato del suo 5°, incredibile fallo, andandosi a sedere mestamente in panchina con in più i liberi per Brandon Taylor. Sul 61-62 per gli ospiti, altra spremuta di cuore con Tommy Baldasso che (ari-finalmente), conscio del 0/4 da tre attaccava l’area, buono e fallo ma non convertendo il libero, i liberi li metteva Henry Sims sul 65-62 al 37′. Intensità spaventosa e Luigi Sergio metteva dentro la sua unica tripla del match solo soletto dall’angolo, 65-65 ma sempre il centrone di Roma a ribattere sul 67-65. Ma quando Brandon Taylor metteva dentro un’altra tripla, il panico avrebbe potuto prevalere sull’Urbe. Invece no, errore di Henry Sims al tiro a -9″ dalla fine del possesso e Marco Santiangeli, sull’extra-possesso, siglava forse la sua tripla più importante di questa sua stagione grigia sino a ieri: 70-68 a -25″ dalla fine. Ma Bergamo non è lì, seconda in classifica a caso perchè Giovanni Benvenuti, molto ben smarcato da appena fuori le tacche vicino alla linea di fondo, metteva dentro la palla del pareggio sul 70-70. Il time-out di Piero Bucchi finale disegnava uno schema per una tripla di Aristide Landi ma allo scadere la palla centrava il ferro, quindi overtime!
I pensieri andavano ai supplementari, negativi per al Virtus Roma in missione, in quel di Scafati mentre Bergamo aveva battuto a Voghera la Bertram Tortona proprio al supplementare. Ma l’overtime prendeva una strada decisa pro-Roma quando Terrence Roderick, dopo aver messo dentro il 70-72 subendo poi il pareggio di Henry Sims, “sfondava” su di un incredibile Daniele Sandri, 5° fallo per lui e di fatto Bergamo lentamente deponeva le armi. Eh sì perchè Brandon Taylor, forse in un eccesso di protagonismo, cannibalizzava tutti i palloni andando bene all’inizio (75-76 al 42′ grazie ad una sua penetrazione stellare per velocità), ma quando sempre Aristide Landi andava da tre e Marco Santiangeli in fade-away da post basso davano alla Virtus Roma in missione il +4 sull’80-76, il rookie in maglia nera deragliava forzando tutto quanto potesse forzare, in verità anche perchè molto ben difeso sia da Marco Santiangeli che da Tommy Baldasso. Proprio il play di complemento di Roma metteva dentro l’82-76 e dopo si dedicava ad una super difesa sul dirimpettaio di ruolo. E nonostante eccedesse sull’ultimo possesso (a -19″ dalla fine antisportivo per lui a favore di Brandon Taylor tra lo stupore dei tantissimi presenti sugli spalti…), la Virtus Roma in missione alzava al cielo le braccia in segno di vittoria per 82-78.
Dunque vittoria doveva essere e vittoria è stata per questa Virtus Roma in missione, che batte Bergamo tra l’altro anche in molti razionali della gara avvalorando questa sua 13ma vittoria su 17 gare: avanti ai rimbalzi per 49-41; avanti nella valutazione complessiva di squadra per 96-75; avanti negli assist di squadra con 21-12; avanti anche nei punti da extra-possesso per 13-8; avanti nel numero di punti a referto dei giocatori usciti dalla panchina con 23-7. Unico valore in negativo è, ma si poteva immaginare, quello dei punti da palla persa altrui, in questo Bergamo fa la voce grossa per 16-8, indicando uno dei suoi innegabili punti di forza.
Ma aldilà dei numeri, i segnali confortanti per la truppa di Piero Bucchi provengono dall’ennesima prova di forza mentale scaricata sul legno del PalaLottomatica. Non era per niente facile nè scontato battere Latina ieri ed oggi Bergamo, due squadre solidissime e di gran talento offensivo, oltre che dotate in particolar modo i lombardi, di ottime difese in questo insolito gennaio 2019. La conferma inoltre che gli acciaccati stiano finalmente guarendo nel roster non può che essere una notizia positiva, in questa chiave c’è da registrare la bella prova di Marco Santiangeli (13 p.ti pesantissimi più ben 8 assist!), nonostante qualche possesso perso di troppo in modo banale. E se ormai Nic Moore a volte pretende forse troppo da se stesso (bene forse, ma non benissimo oggi), ci pensa Tommy Baldasso a rimettere in riga le cose, questa sera penalizzato dal tiro da fuori ma segnando 4 punti vitali e prendendo 6 rimbalzi ha dato un preciso indirizzo alla gara. Daniele Sandri infine merita un monumento per come si sia sacrificato in prima istanza su Terrence Roderick, costringendolo assieme anche all’ausilio di Marco Santiangeli, a commettere quei 4 falli che lo hanno spesso messo fuori dal match.
Attenzione però a festeggiare in modo eccessivo, di fatto la Virtus Roma in missione (lo ricordo a chi potrebbe dimenticarlo), ha disputato due ottime gare portandosi a casa due ottime vittorie, ha di nuovo preso in mano il suo destino ma pur sempre avendo giocato una gara in più dei gialloneri, che andranno a pari il prossimo 3 febbraio. Da quì sino alla domenica 3 febbraio in cui l’Urbe starà ferma avendo anticipato vs Latina, arriverà Biella il 27 gennaio e dopo il derby, il 31 gennaio, vs una Leonis inferocita a Ferentino: guai a distrarsi ma almeno da oggi con molta, molta serenità e consapevolezza in più nei propri mezzi, sicurezza smarrita in dicembre dopo Cassino.
Per Bergamo invece delusione ma onestamente credo abbia già fatto molto a fare questo incredibile campionato. Un team solido, compatto che questa sera però ha iniziato a subire la pressione che inevitabilmente avverte. Ma attenzione a darla per spacciata, anzi. I lombardi anche oggi hanno fatto vedere delle elevatissime doti difensive ed un piano gioco eccellente, “tradita” forse dalla panchina che non ha risposto come in passato. Una gran bella lotta da quì sino al 29 aprile, ne vedremo ancora delle belle!
Sala Stampa
Sandro Dell’Agnello
https://www.facebook.com/bergamobasket2014/videos/634542740356048/
Marco Santiangeli
«Dopo i problemi fisici che ho avuto sentivo il bisogno di dover fare una buona prestazione e sono contento sia accaduto in un match così importante. Da inizio stagione ad ora mi sento molto meglio, ho iniziato con qualche problema che però se non vuole essere un alibi ma è normale che stare bene fisicamente incide tanto sul rendimento durante le gare, in questa partita ho iniziato bene ed ho preso fiducia. Ogni allenamento è sempre più intenso e siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare e tanto su cui lavorare».
Piero Bucchi
«Bergamo è un’ottima squadra e molto solida, si ritrova nel punto più alto della classifica nonostante non fosse tra le aspettative di inizio stagione e per questo gioca in maniera serena. Per noi era una partita complicata dal punto di vista emotivo: i ragazzi, sia oggi che contro Latina, hanno fatto un lavoro notevole lavoro sia mentale che in campo, difendendo bene. Faccio i complimenti alla squadra, è il risultato che speravamo dopo due settimane di buon lavoro in palestra e recuperando Santiangeli che è un giocatore importante per noi. Ora siamo pari in classifica, dobbiamo stare sul pezzo e non mollare».
Virtus Roma – Bergamo Basket 2014 82-78 dts
Parziali: 14-19; 22-13; 19-16; 15-22; 12-8
Progressione: 14-19; 36-32; 55-48; 70-70; 82-78
MVP: La coppia Henry Sims-Aristide Landi fa (doppia doppia il primo, doppia doppia mancata per l’ala lucana), veramente male a Bergamo ma Marco Santiangeli li segue a ruota perchè fa anche errori pazzeschi fa mette triple importanti, difendendo alla fine in modo eccellente su Taylor. Incanta Terrence Roderick, che rischia da solo di ribaltare la gara (altra doppia doppia sfiorata), ma anche B.T., Brandon Taylor.
WVP: Dario Zucca buca letteralmente la prestazione, -8 di valutazione spiega tutto e non ha bisogno di ulteriori commenti.
Fabrizio Noto/FRED