Brescia, 25 gennaio 2019 – Un trio importante per una trasferta importante. Per la 2^ giornata del girone di ritorno del campionato Legabasket LBA la Leonessa si reca al PalaBigi di Reggio Emilia per giocare vs la Grissin Bon, palla a due domenica 27 alle ore 18:00.
Un trio dicevamo di livello per presentare una gara importante, fieri di aver rilevato come il PalaLeonessa sia diventato un veicolo importante per la Germani Basket Brescia, con numerose presenze in più rispetto allo scorso anno. Sono stati 28.256 gli spettatori che hanno seguito le 7 gare casalinghe che la Germani Basket Brescia ha disputato di fronte al proprio pubblico nel girone d’andata della regular season del campionato di basket 2018-19. La media degli spettatori presenti nel nuovo PalaLeonessa, dunque, è stata di 4.037 persone a partita, un dato che colloca la Germani al sesto posto della speciale graduatoria.
Comunque, restando concentrati sulla gara, inizia coach Andrea Diana:
“A Reggio Emilia avremo un assetto molto corto, ma questo non ci impedirà di dare comunque battaglia. La Grissin Bon è una squadra rivoluzionata rispetto a quella affrontata all’andata. Hanno aggiunto al proprio roster giocatori importanti come Rivers, Allen, Aguilar e Ortner e hanno alcuni infortunati che contano di recuperare proprio per la partita di domenica. La Grissin Bon viene da due sconfitte e per questo è una squadra affamata, ma nelle ultime gare che ha vinto ha dimostrato di saper giocare un ottimo basket. Inoltre Reggio Emilia è una squadra che ama alzare i ritmi e che ha un grande approccio alle partite. La coppia di guardie composta da Allen e Rivers e il loro centro Riccardo Cervi, uno dei migliori lunghi del campionato, rappresentano il punto di forza della squadra. Dovremo fare grande attenzione vicino al ferro: nelle ultime partite la Grissin Bon ha cercato degli accorgimenti tattici, difendendo a zona in alcune situazioni. Sappiamo che arriveranno momenti difficili durante la partita, per questo dovremo essere bravi a mantenere alta la nostra concentrazione”.
Infine due parole del caso Jordan Hamilton:
“Per una Grissin Bon che sta recuperando alcuni pezzi importanti, noi invece ne perdiamo probabilmente due. Jordan Hamilton sarà sicuramente assente per via della squalifica, mentre ci sono forti dubbi anche sulla presenza di Jared Cunningham. Andremo a Reggio Emilia con un assetto molto corto, ma ciò non ci impedirà di dare comunque battaglia. Vogliamo proseguire la nostra striscia positiva e per questo dovremo buttare anima e corpo in campo. Dovremo essere compatti, come una testuggine, mostrando ancora di più lo spirito di squadra delle ultime due uscite”.
Parola ad Andrea Zerini, l’ala del team bresciano:
“La partita di domenica sarà importante per entrambe le squadre. Reggio Emilia lotterà per cercare di emergere dalla zona calda della classifica, noi per proseguire la striscia positiva intrapresa contro Venezia e Varese. Anche se saremo pochi a scendere in campo, dobbiamo andare a Reggio Emilia aggressivi e famelici per provare a strappare i due punti su un campo difficilissimo: non abbiamo nessuna scusa per mollare, lotteremo dal primo minuto fino alla sirena finale. Il mio coinvolgimento? Sono molto contento di come stanno andando le cose in questo momento. Quando Eric Mika è andato via, mi sono confrontato con il coach e mi ha detto ciò che si aspettava da me. Ma già quando sono arrivato a Brescia in estate sapevo che avevamo un roster lungo e competitivo e che mi sarei giocato il minutaggio volta per volta”.
E’ stata la volta del General Manager Sandro Santoro che ha voluto parlare della squalifica comminata a Jordan Hamilton e dell’esito del ricorso presentato in settimana dal club:
“Non ci sentiamo penalizzati dalla decisione della Corte d’appello della FIP perché, altrimenti, saremmo considerati delle vittime. Vogliamo però cercare una soluzione ad un problema che nelle ultime settimane si è fatto evidente. Ritengo che Jordan Hamilton abbia un problema da gestire in modo diverso e dico questo per consegnare a ognuno di noi le proprie responsabilità. Durante le partite, il giocatore ha degli stati d’animo da controllare in modo diverso e noi dobbiamo dargli una mano. Premesso questo, non appena preso conoscenza della squalifica, abbiamo valutato se fosse il caso di effettuare o meno un ricorso e ciò che abbiamo trovato nelle carte ci ha fatto pensare che ci fosse qualcosa su cui poter discutere. La Corte che ha giudicato l’accaduto ha confermato la squalifica e noi accettiamo le sue decisioni, come facciamo sempre quando provengono da organi competenti. Ammetto, però, che alcune dichiarazioni ascoltate in settimana mi lasciano un po’ preoccupato, perché denotano un malessere generale riguardo alla conduzione di alcune partite e, soprattutto, riguardo al modo in cui viene gestito il rapporto fra tesserati. Vorrei anche sottolineare che questo malessere viene accentuato ogni qualvolta si tenti di instaurare un rapporto più costruttivo con i direttori di gara. In modo forse irruento e che ad alcuni occhi può apparire irriguardoso, Hamilton esprime il malessere di non riuscire a trovare un confronto con gli arbitri. Non vorrei però che questo fosse male interpretato: dobbiamo fare di tutto per riuscire a garantire lo spettacolo in un campionato come il nostro”.