Pesaro, 26 gennaio 2019 – La sfida tra VL ed Happy Casa arride ai brindisini e riporta Pesaro alla dura realtà; esaurita la sbornia per il cambio di coach che aveva portato a due vittorie consecutive, la VL fa un bel passo indietro, tornando a fare i conti con le sue amnesie difensive e la sua difficoltà ad organizzarsi come una vera squadra in attacco.
Se si vuole veder il bicchiere mezzo pieno si può dire che i pesaresi, a differenza di quanto era accaduto nelle ultime partite della gestione Galli, non si sono dati per vinti dopo un primo tempo avvilente ed hanno provato comunque a lottare, come testimonia comunque il fatto di essere arrivati anche a -6 prima della resa finale; un po’ poco per poter pensare di poter vincere dopo avere letteralmente regalato due quarti con una prestazione da amichevole estiva e contro una squadra, quella ospite, che era data come una delle più in forma del momento.
Detto infatti dei demeriti di Pesaro, va infatti sottolineato come Brindisi abbia messo in mostra una prestazione quasi perfetta e se, come si è detto, nel primo tempo è stata aiutata molto dalla prestazione scadente della VL, nei secondi due quarti ha giocato con una sicurezza disarmante anche quando Pesaro era riuscita a mettere il cuore nella partita.
Coach Vitucci sta plasmando una gran bella creatura ed in sala stampa nel dopo gara era legittimamente raggiante nell’evidenziare una prestazione che vede alla fine 6 giocatori in doppia cifra più uno a quota 9, con un 18/36 al tiro da tre frutto di tiri quasi sempre ben costruiti ed un 55% totale al tiro; l’Happy Casa coglie così la sua terza vittoria consecutiva e si propone come una serissima candidata ai play-offs, forte di un roster sufficientemente profondo e di una squadra che si è ricompattata dopo le difficoltà dovute al fatto di avere perso per infortunio il suo playmaker titolare Clark.
Per Pesaro la sconfitta in se non è un dramma, visto che arriva contro una squadra obiettivamente più forte ed in gran forma; il tutto a patto di limitare sempre di più i suoi errori di gioventù, ribattezzati da Boniciolli errori di “pollitudine”, che la portano ad approcciare le partite in un modo sbagliato ed a mettersi da sola nelle condizioni di non nuocere.
Brindisi scava subito un piccolo solco in avvio con due triple di Banks e Moraschini che la portano sul 2-6; la VL abbozza una timida reazione ma si trova ad inseguire per tutto il primo quarto, vedendosi dilatare lo svantaggio soprattutto per gravi problemi di accoppiamenti difensivi.
Boniciolli deve richiamare in fretta in panchina il suo pupillo Zanotti, visto che si trova spesso a marcare Moraschini nelle veste di play, con evidenti difficoltà.
Il coach di Pesaro, visto che comunque Brindisi continua a segnare con estrema facilità, prova a dare una sferzata facendo entrare tutti i suoi rincalzi arruolabili, compreso quel Shashkov che mancava dal parquet da lungo tempo per problemi alla schiena; la scelta non dà comunque alcun frutto perché la VL è tanto confusa in attacco quanto assente in difesa, dove non riesce soprattutto a limitare le triple avversarie.
Così, in un festival di tiri da tre che si conclude con uno strepitoso 5/8 alla fine del primo quarto, e soprattutto Banks ad esaltarsi, diventando un rebus per la difesa pesarese e portando a casa la bellezza di 14 punti alla fine dei primi dieci minuti.
Il vantaggio per l’Happy Casa sale così di minuto in minuto, arrivando sul +11 (8-19) dopo poco più di cinque minuti grazie alla tripla del solito Banks, m anche alla mobilità di Brown sotto canestro che manda in crisi la VL anche nella difesa sotto i tabelloni; il vantaggio per gli ospiti quindi aumenta ancora arrivando fino al 19-31 di metà frazione.
Il secondo quarto si apre ancora, manco a dirlo, con una tripla dell’Happy Casa ma poi arriva la prevedibile reazione di Pesaro; in mancanza del solito apporto di Blackmon e McCree, ben limitati dalla difesa predisposta da Vitucci e comunque troppo discontinui, è Artis a prendersi carico della rimonta, che comunque rimane solo abbozzata, perché la VL non riesce ad arrivare oltre al -11 (28-39) dopo 3 minuti.
Questo perché tra gli ospiti, mentre Banks si prende una pausa dopo il suo monumentale primo quarto, inizia una vera e propria sagra delle triple a cui si iscrivono, oltre ai già citati, anche Wojciechowski, Walker e soprattutto Rush che, con tre siluri dalla distanza, scava un solco sempre più ampio tra le due squadre.
Alla fine del secondo tempo Brindisi avrà un vantaggio di 19 punti (41-60) e d’altra parte era difficile che le cose andassero diversamente, avendo gli ospiti tirato con un irreale 11/18 da tre ed un complessivo 65% al tiro.
Si torna in campo è la VL comincia finalmente a giocare da squadra da serie A, sospinta anche da un pubblico che nonostante la differenza abissale del primo tempo, non si è scoraggiato; arriva in apertura di frazione qualche segnale di risveglio da parte di Blackmon e qualche cosa preziosa di Zanotti, ma l’Happy Casa sembra resistere bene al rinnovato vigore dei padroni di casa ancora con un paio di triple di Moraschini e Chappell che mantengono il vantaggio sopra la doppia cifra.
Nonostante Brindisi non segni più con la facilità quasi irrisoria del primo tempo, sembra comunque poter gestire il vantaggio ma poi arriva un eccesso di fiducia al tiro da tre e invece la VL trova una striscia di punti di un Artis mai così tirato a lucido; in chiusura di tempo, quando i suoi sono ancora sul 57-72, il playmaker della VL segna sette punti in fila che permettono di chiudere sul – 8 (64-72).
La partita sembra riaperta, anche perché il pubblico di casa ci crede più che mai e, in apertura di ultimo quarto, la VL arriva anche sul 66-72 con un cesto di Blackmon; improvvisamente però i padroni di casa si spengono o, forse sarebbe meglio dire, Brindisi riacquista la lucidità necessaria per trovare nuovamente le spaziature offensive giuste con cui colpire nuovamente da tre la retina avversaria.
La reazione dell’Happy Casa è mortifera e spegne ogni velleità di vittoria dei pesaresi già in apertura di ultima frazione; arrivano subito 2 liberi di Brown ed un’altra tripla di Wojciechowski che riportano il vantaggio ospite in doppia cifra e poi, tra un canestro di Zanotti e Mockevicius, arrivano ancora due triple (questa volta di Walker) che tramortiscono i ragazzi di Boniciolli.
Dopo 3:30 minuti di ultimo quarto l’Happy Casa è nuovamente a distanza di sicurezza (70-85) e, nonostante ci sia tempo per sperare ancora in una rimonta, la VL alza bandiera bianca, incapace di porre un argine alla giornata al tiro degli ospiti.
Gli ultimi minuti consentono così all’Happy Casa di scollinare quota 100 e di festeggiare la vittoria a fine gara sotto la curva gremita dai suoi tifosi; il tutto mentre anche il pubblico fi casa saluta con un applauso l’uscita di scena dei suoi ragazzi, consapevole che nella sconfitta ci sono anche tanti meriti di una Brindisi che per lunghi tratti ha giocato con la perfezione di un orologio svizzero
VL Pesaro – Happy Casa Brindisi 80-101
Parziali: 19-31; 22-29; 23-12; 16-29)
Progressione: 19-31; 41-60: 64-72
Mvp: quella dell’Happy Casa è stata una grande prestazione corale, in cui il collettivo ha giocato tutto ad alto livello; difficile scegliere un migliore in campo e se Banks è stato fondamentale nell’aver spaccato in due la partita fin dall’inizio, Chappell forse si fa leggermente preferire per essere stato il killer silenzioso del match quando Pesaro sembrava tornare a farsi pericolosa.
Wvp: nella VL è manato il solito contributo di punti, rimbalzi ed energia di McCree ma la palma el peggiore in campo non può che andare ancora una volta a Murray,da cui non ci si può aspettare solo qualche rimbalzo per essere soddisfatti del suo rendimento, visto che comunque stiamo parlando di un americano ingaggiato per essere uno degli elementi di spicco della squadra.
Sala stampa
Boniciolli
Giocavamo contro avversari di grande valore, che gioca un bel basket, è stata ben costruita ed è allenata da un grande allenatore; inoltre adesso stanno giocando con grande fiducia e la loro prestazione al tiro di oggi è figlia anche di questo. Io non pensavo certo di avere la bacchetta magica ed il nostro obiettivo per la stagione ovviamente deve continuare ad essere la salvezza. Da questa partita emergono due cose molto chiare: un approccio alla gara troppo molle ed ancora una volta un’estrema “pollitudine”; per quanto riguarda il primo aspetto mi aspetto fin dal match contro Venezia di vedere un avvio diverso, mentre per quanto riguarda il secondo aspetto il momento cruciale è stato quando, dopo essere arrivati a -6 con un grande sforzo in difesa, abbiamo gettato via quanto di buoni fatto fin lì con un paio di azioni emblematiche
Vitucci
Sono molto soddisfatto, non può essere altrimenti. Eravamo chiamati ad una partita delicata da affrontare con attenzione e maturità e devo dire che l’abbiamo fatto molto bene nel primo tempo. Nel terzo quarto ci aspettavamo la loro attenzione e noi ci abbiamo messo un po’ troppo a reagire a nostra volta; quello è stato l’unico momento di difficoltà, anche perché va detto che poi nell’ultimo quarto siamo tornati a giocare in maniera eccellente, con un ottimo apporto da parte di tutti, come dimostrano i tanti giocatori in doppia cifra e le tante buone cose che sono venute anche dalla panchina, anche quando sono stati giocati pochi minuti. Abbiamo giocato in maniera veramente intelligente ed efficace, a questo punto dobbiamo solo rimanere umili e continuare così
Giulio Pasolini