Firenze, 16 febbraio 2019 – Arriva dalla prima semifinale la terza, grossa sorpresa della PosteMobile Final Eight 2019. Dopo l’eliminazione delle favorite teste di serie Milano per mano di Bologna e di Venezia per mano di Sassari, oggi la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti porta a casa un pezzettino di storia qualificandosi per la Finale di domani, domenica 17 febbraio, battendo la V Nere bolognesi per 102-91.
Una gara che ancora ha un solo nome: Travis Diener. Mon capitan, come direbbero i francesi, e l’unico che sa come si fa a raggiungere una finale e lo spiega ai suoi compagni collezionando un’altra gara magistrale. I numeri che alla fine sono 26 per lui con 2/3 da due, 6/9 da tre, 4/4 ai liberi, 3 assist, 1 recupero, 1 rimbalzo in 28 minuti per 28 di valutazione finale, forse non rendono neanche merito al play voluto a tutti i costi da Meo Sacchetti a fargli compagnia in questa avventura in Lombardia. E se è vero, come è in effetti, che in campionato la Vanoli Cremona aveva già dato la paga doppia alla Virtus Bologna (+18 a Bologna all’andata, +17 al PalaRadi oochi giorni fa), con lui in campo la Vanoli Cremona comunque vince di 18.
Ma la Vanoli Cremona sfrutta bene, dopo un certo imbarazzo iniziale, il gioco interno di Mathiang (20/36, 56% da due) per aprire il campo e poi colpire con precisione da oltre l’arco (13/27, 48% da tre), se si esclude il passaggio a vuoto del terzo quarto. Bologna invece tira bene da due (66%, 23/35) ma si ferma a 9/32 (28%) da tre. I bianconeri si consolano vincendo a rimbalzo (33-38) ma perdendo tre palle in più della Vanoli (15-18) a fronte di 7 recuperate a testa ma alla fine la Vanoli Cremona trova maggiore fluidità in attacco con gli 8 assist in più degli avversari (18-10).
Mastica amaro Bologna. Purtroppo questa Cremona non la digerisce, fisicamente prima di tutto se appunto adesso in stagione sono 3 su 3 le sconfitte vs di lei. Troppo tenero ad esempio Moreira da opporre ad un Mathiang posseduto dal demonio, ma soprattutto oggi la Segafredo ha bucatola gara in difesa, specie nel primo tempo quando non è mai o quasi riuscita a chiudere a dovere le falle che si aprivano dentro l’area e, successivamente, dall’arco. Certo, se poi da fuori segnano anche bendati è difficile vincere ma questa Vanoli Cremona non era una sconosciuta al team bianconero. Resettare e ripartire, poco ma sicuro, sperando di non ritrovarsi di nuovo davanti ai Playoff i lombardi…Perchè oggi la Vanoli gioca con un computer di bordo, o quasi!

L’MVP del match, al secolo Travis Diener by Zovadelli
Primo periodo, si parte subito con le due squadre che si rispondono colpo su colpo. Da una parte M’baye, dall’altra Diener per il 10-9 al terzo minuto. La Vanoli prova a ripetere quanto fatto contro Varese e scappa sul 17-9. Ma Bologna risponde subito e grazie all’ingresso di Kravic (8 punti per lui) si riavvicina per il 21-20 della prima sirena.
Secondo periodo, la Virtus mette le marce alte grazie soprattutto a un Pietro Aradori ai limiti della perfezione, scrivendo prima il 23-29, con ancora Diener a fermare il parziale bianconero con una tripla, per poi arrivare al 28-33 al 14’. Qui però il quarto della Vanoli viene trasformato da un parziale perfetto di 31-11 con Mathiang a fare la voce grossa sotto canestro e ancora Diener a sfruttare gli spazi che inevitabilmente si vengono a creare e a bucare il canestro da oltre l’arco (6/7 da tre alla fine del primo tempo). Cremona raggiunge anche i 16 punti di vantaggio, andando poi negli spogliatoi sul punteggio di 59-44.
Terzo periodo, la Virtus produce il suo massimo sforzo, fin da subito, per rientrare nel match, riuscendo a sporcare le percentuali dal campo fin li quasi perfette della Vanoli. I bianconeri sfruttano bene il bonus falli raggiunto molto velocemente dalla Vanoli e trovano punti a cronometro fermo che li portano sino al 69-65 a un minuto dal trentesimo. Una tripla di Ricci però ridà finalmente ossigeno alla Vanoli e un gioco da tre punti di Saunders chiude il quarto sul 75-68 con ancora tutto da decidere.
Quarto periodo, negli ultimi dieci minuti la Vanoli ritrova la sua vena realizzativa con Aldridge, Ricci e Crawford che segnano da oltre la linea dei tre punti. A quattro dal termine è 90-75 con la partita che sembra chiusa. Non è così perché Bologna trova due triple e un canestro che la riportano a meno 7 (92-85). Punter sbaglia da tre ma Cremona non ne vuole sapere di chiuderla definitivamente perdendo un altro pallone con lo sfondamento di Stojanovic. Ma il giocatore serbo si fa subito perdonare dall’altra parte del campo stoppando Martin e permettendo così di gestire il finale con i canestri segnati con freddezza dalla linea della carità. Finisce 102-91 con la Vanoli che vola in finale.
Sala Stampa
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Vanoli Cremona – Segafredo Virtus Bologna 102-91
Parziali: 21-20; 38-24; 16-24; 27-23
Redazione All-Around.net