Firenze, 17 novembre 2019 – Una gara da sogno, una vittoria da sogno, una manifestazione da sogno per una Vanoli Cremona vincente per la prima volta nella sua giovane storia alle Final Eight di Coppa Italia edizione 2019. E’ stato il compimento di un percorso che sin da giovedì sera ha visto i lombardi allenati da Romeo “Meo” Sacchetti battere nettamente prima Varese, poi Bologna in semifinale ed oggi Brindisi per 83-74: percorso netto, costante, lineare e senza mai dare appigli all’avversario di turno.
Un piccolo-grande capolavoro di un team assemblato con grande sagacia e che giostra in campo che è un piacere. Del resto, l’attuale posizione in classifica ne certifica le qualità di questa Vanoli Cremona che, sin dall’esordio vincente in stagione in quel di Trento ai primi d’ottobre 2018, aveva fatto vedere che quella vittoria non era stato per un caso e che forse il meglio sarebbe dovuto ancora arrivare.
Dunque da questa sera è grande festa in casa Vanoli Cremona perchè questo primo, storico trofeo non è stato vinto bensì dominato. Poco ha potuto fare la grande voglia di una Happy Casa Brindisi che ha lottato con le unghie e con i denti, aggrappandosi prima ad un eccellente John Brown III ed al miglior Tony Gaffney della stagione, dopo che la difesa della Vanoli era stata così brava da escludere dal gioco il pericolo pubblico n.ro 1 Adrian Banks ed il n.ro 2, Jeremy Chappell, con Ricky Moraschini purtroppo questa sera fuori dal match.

Una prestazione corale quella degli uomini di coach Meo Sacchetti che torna così a vincere il trofeo dopo i due successi consecutivi con Sassari nel 2014 e nel 2015. Ma non si può citare la vittoria di Meo Sacchetti senza citare il suo fido kagemusha, al secolo Travis Diener che anche questa sera ha nuovamente indicato la strada ai suoi, brillando di meno in verità ma sempre predicando letteralmente basket, chiedere a Michele Ruzzier se i suoi insegnamenti stiano facendo effetto.
Travis Diener dunque ancora sul trono ma quasi come colui che riesce a condurre la Vanoli alla vittoria. In totale i suoi numeri in questa manifestazione sono incredibili: 9 assist nei quarti contro Varese per mettere in ritmo la squadra; 26 punti in semifinale per portarla all’ultimo atto,
6 punti in avvio di Finale ed altri due in un momento chiave del quarto periodo, oltre ai 6 assist per i compagni, per alzare quindi la prima storica Coppa Italia di Cremona. Come se non bastasse tutto questo, la sua leadership in campo da vincente, fattore che riesce a trasmettere ai suoi compagni.
Ma la Vanoli Cremona vincente è senza dubbio una squadra. Giah perchè questa sera porta 4 uomini in doppia cifra ed altri due a 8 punti, per questo forse l’MVP potrebbe serenamente andare al coach. Eh sì, perchè Meo Sacchetti ha saputo gestire magistralmente la pressione di una Final Eight come quella di Firenze, portando i suoi a giocare una grande gara anche nell’atto finale della manifestazione, dopo le due precedenti con Varese e Bologna. Difficile quindi premiare UN MVP, quindi meglio riconoscere i meriti di questo coach sempre festante e contento ma con toni sempre misurati, figlio di quella generazione d’oro che fece innamorare gli italiani alla pallacanestro.

In Finale comunque questa sera i migliori realizzatori in maglia blu sono stati Wes Saunders e Drew Crawford con 18 p.ti a testa, con quest’ultimo votato MVP di questa Final Eight. Però Wes Saunders aggiunge 9 rimbalzi per il 26 di valutazione finale, quindi il migliore della Vanoli. Michele Ruzzier ne mette 12 punti con 3/6 da tre griffa una grande gara mentre Peyton Aldridge dice 11 punti con 5 rimbalzi. Makong Mathiang 8 punti + 8 rimbalzi, così come Travis Diener che serve sei assist ai compagni. Giampaolo Ricci ne segna 6, importantissimi, con 9 rimbalzi di cui 3 offensivi.
La coraggiosa e tenace Happy Casa Brindisi ha il suo miglior giocatore in John Brown con 21 punti e 8 rimbalzi e un inizio di partita praticamente perfetto. Tony Gaffney con 19 e Devondrick Walker con 11 sono gli ultimo ad arrendersi. Per Adrian Banks ci sono 13 punti. Ma aldilà dei numeri, alla fine la sensazione è che Brindisi abbia finito la benzina dopo le due battaglie, di cuore e di testa, prima vs Avellino e
dopo vs Sassari,
chiusa nella morsa di un eccellente difesa lombarda che, come anticipato prima, oltre ad essere più fisica e più possente, ha escluso dal gioco Adrian Banks e Jeremy Chappell i quali han avuto poche chances sia per brillare che per mettersi in luce.
Una vittoria che anche oggi è stata costruita, come contro Bologna, nel secondo quarto che ha scavato il primo solco per la Vanoli che però risulta consistente lungo tutto l’incontro perdendo il solo ultimo quarto di due punti (21-23) dopo aver vinto tutti i primi tre quarti (23-18, 22-19 e 17-14). La tripla in punta di Aldridge a due dal termine chiude i discorsi e permette a Cremona di festeggiare.

Primo periodo, si parte con grande equilibrio, come è giusto che sia in una finale, con Cremona che ritrova immediatamente il Diener della semifinale (2/3 da tre) e Brindisi che si appoggia a John Brown (11 punti nel periodo). La tripla di Crawford indirizza il quarto verso Cremona (23-18).
Secondo periodo, Cremona anche nella seconda frazione continua a martellare da fuori con Saunders, Ruzzier e Crawford che danno il +10 al 16’ (37-27). Ancora Crawford e Aldridge portano a 9 le triple segnate nel primo tempo dalla Vanoli su 15 tentativi. Walker sul finale riavvicina i suoi per il 45-37 dell’intervallo.
Terzo periodo, alla ripresa del gioco la Vanoli mantiene fin da subito il vantaggio grazie ai canestri di Saunders ma Brindisi sfrutta bene il bonus falli raggiunto molto presto dalla Vanoli e segna 8 punti a gioco fermo per il 62-51 a 10 dal termine.
Quarto periodo si apre con il canestro di Ricci, ma Gaffney non ne vuole sapere di mollare e con due triple riavvicina Brindisi sul 66-57. Gli rispondono immediatamente Saunders e Ruzzier da oltre l’arco per il +15 Vanoli al 35’ (72-57). A tre dal termine sembra di nuovo finita ma l’Happy Casa trova nuova linfa dai canestri di Walker e si riavvicina sul 76-67. La tripla di Aldridge manda i titoli di coda a 120 secondi dalla sirena. A nulla servono gli ultimi tre punti di Gaffney.
Per Cremona è festa grande e Travis Diener può alzare la coppa.
Sala Stampa
Parziali: 23-18; 22-19; 17-14; 21-23
Fabrizio Noto/FRED